PAOLO Veneto
Bruno Nardi
Paolo Nicoletti, detto Paolo Veneto o Paolo di Venezia, nacque a Udine intorno al 1372. Monaco eremitano, ebbe gran fama, nel sec. XV e nella prima metà del XVI, come commentatore [...] a Perugia, insegnando negli studî di queste città. A Siena sostenne un'aspra lotta contro Francesco Porcari, arso vivo come eretico. Nel 1428 ottenne di ritornare a Padova, dove morì il 15 giugno 1429.
Opere principali: l'Expositio super octo libros ...
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NŪR ad-DĪN
Giorgio Levi Della Vida
N Epiteto onorifico (laqab), significante letteralmente "luce della religione", col quale viene comunemente designato sia presso gli storici musulmani sia presso quelli [...] un immenso prestigio morale, apparendo egli come il restitutore dell'unità islamica in oriente, spezzata dal sussistere del califfato eretico. N. non riuscì tuttavia ad assicurare la continuità della propria dinastia: dopo la sua morte (569 eg., 1174 ...
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BURLAMACCHI, Michele
Michele Luzzati
Nacque a Lucca nel 1531 da Francesco di Michele (poi giustiziato nel 1548 in conseguenza della congiura antimedicea) e Caterina di Federico Trenta. Secondogenito [...] , insieme con altri concittadini, di presentarsi a Lucca entro il termine di quattro mesi e il 28 febbr. 1570 fu dichiarato eretico e ribelle.
È probabile - a quanto suggeriscono i pochi dati a disposizione - che il legame con la Calandrini sia stato ...
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FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] conoscenza della lingua e della letteratura inglese: ne ricavò, come scrisse irritato e sorpreso, "l'infame e obbrobrioso titolo di eretico e di deista", un processo interno all'Ordine ed una temporanea carcerazione nel fondo di una torre, da cui si ...
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FONTANA, Bartolomeo
Lucia Antonelli
Nacque a Venezia intorno al 1510 da Luigi, commerciante. Gran parte delle notizie sulla sua vita ci sono giunte grazie a un fascicolo conservato nell'archivio del [...] il F., che era stato messo sull'avviso ben due volte: la prima nel 1567, quando era venuto a sapere che "Erasmo era eretico", e la seconda quando un prete gli aveva detto che l'immagine del ritratto era la figura di Erasmo ed era quindi proibito ...
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Filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968). Insegnò storia della filosofia nell’univ. di Messina dal 1939. Partito da un ripensamento critico dell’attualismo gentiliano (L’idealismo dell’atto e il problema [...] 2 voll., 1933-35; Logica come scienza positiva, 1950), è un marxismo che è stato opportunamente definito «eretico». Suoi tratti principali sono il rifiuto di ogni contaminazione idealistica e hegeliana – compreso il materialismo dialettico sovietico ...
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(ted. Konstanz) Città della Germania (81.511 ab. nel 2007), nel Baden-Württemberg, a 407 m s.l.m., sulla sponda occidentale del lago omonimo e sulle rive del fiume Reno, presso il confine svizzero. Alla [...] Martino V, eletto nel 1417, era il pontefice di tutta la cattolicità. Il concilio inoltre condannò al rogo come eretico Giovanni Hus (1415).
Pace di C. Conclusa nel 1183, tra Federico Barbarossa e i rappresentanti di città dell’Italia settentrionale ...
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Nato a Modena, probabilmente nel 1505, da Iacopo e da Bartolommea della Porta, studiò legge a Bologna, Ferrara, Padova, e sì addottorò a Siena, dove si diede anche a studî letterarî e dove fece rappresentare, [...] , fuggì dal convento di S. Maria in Via, dove era ospitato, mentre il tribunale dell'Inquisizione lo condannava, come eretico impenitente, "a tutte le censure e pene inflitte dalle sacre costituzioni e alla confisca dei beni" (26 novembre 1560 ...
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LUDOVICO IV il Bavaro, imperatore
Giovanni Battista Picotti
Nato nel 1287 da Ludovico II, duca della Baviera Superiore e conte palatino del Reno, e da Matilde, figlia di Rodolfo d'Asburgo, fu, dopo [...] dovuta ai chierici, ma sulla fede e sull'obbligo di residenza del pontefice in Roma. Anzi, comminata pena di morte "all'eretica pravità e alla lesa maestà" (14 aprile 1328), dichiarò innanzi al popolo, raccolto davanti S. Pietro, in forza della sua ...
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ZEFFIRINO papa, santo
Romano di nascita, fu eletto papa alla morte di Vittore I (v.) - circa il 198 - come rappresentante, probabilmente, di quello stesso gruppo latino-africano che si era affermato [...] del millenarismo (durante il suo pontificato il prete romano Caio giunse ad affermare che l'Apocalissi era opera di un eretico) a lui risale la condanna del montanismo, se, come pare probabile, va riferito a lui un famaso accenno di Tertulliano ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.