WIMPFELING, Jacob
Teologo e umanista tedesco, nato a Schlettstadt nel 1450, ivi morto nel 1528. Studiò a Friburgo, Erfurt e Heidelberg umanità, teologia e diritto, e di retorica e poetica divenne dal [...] 1498 professore a Heidelberg. Si occupò, come tutti gli spiriti migliori in quel tempo, della riforma della Chiesa: tanto che a lui l'imperatore Massimiliano fece sottoporre per l'approvazione un suo progetto ...
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Teologo e filosofo, nato a Usingen (Nassau) nel 1465. Addottoratosi all'università di Erfurt nel 1491, ivi stesso fu presto maestro, e nel 1501-05 ebbe fra i discepoli Martin Lutero, il quale si rallegrò [...] grandemente quando, nel 1512, l'A. si fece pur egli agostiniano. Lutero tentò in seguito di averlo sostenitore e seguace, anche dopo la disputa di Heidelberg (1518); ma l'A. dal pulpito, dalla cattedra, ...
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Ecclesiastico tedesco (Breslavia 1933 - Bad Füssing, Baviera, 2017); sacerdote dal 1962, è stato vescovo ausiliare dell'amministratore apostolico di Erfurt-Meiningen (1975-80) e vescovo di Berlino (1980-88). [...] Creato cardinale nel 1983, dal 1988 al 2014 è stato arcivescovo di Colonia ...
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Psichiatra (Düsseldorf 1775 - Siegburg 1858). Studiò a Jena, dove ebbe amicizia con Goethe, a Gottinga, a Edimburgo e a Erfurt. Seguì un indirizzo nettamente materialistico, e, assieme a J. E. Esquirol, [...] Ph. Pinel e V. Chiarugi, fu assertore di una riorganizzazione degli asili per i malati di mente ...
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HARTUNG, Johannes
Filologo classico, nato il 25 gennaio 1801 a Berneck in Baviera, morto il 20 settembre 1867 a Erfurt, dove fu direttore di quel ginnasio. Allievo del Döderlein a Erlangen, si dedicò [...] soprattutto agli studî della grammatica delle lingue classiche, dove produsse apprezzati lavori (Lehre von den Partikeln der griech. Sprache, 1832-33, ecc.). Notevole il suo Euripides Restitutus (voll. ...
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Teologo protestante (Kaufbeuren 1524 - Heidelberg 1569); allievo di Melantone a Wittenberg (1542), insegnò in quella stessa università passando poi a Erfurt e infine a Jena (1548), ove iniziò (1558 circa) [...] un'accanita polemica contro M. Flacio Illirico in difesa del sinergismo del suo maestro, riuscendo a ottenere dal duca di Weimar l'espulsione dei seguaci di Flacio (1562). Recatosi subito dopo a Lipsia, ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] . Il segno di questa preminenza teorica fu il progetto di programma che K. presentò nel 1891 al Congresso di Erfurt e che divenne la piattaforma ufficiale della socialdemocrazia tedesca per molti anni. La sua autorità toccò il culmine al volgere ...
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RUCHRAT, Johann (Johann von Wesel)
Teologo, nato a Oberwesel sul Reno, morto a Magonza nel 1479 o 1480. Studiò e insegnò a Erfurt, fu canonico a Worms (1460), professore a Basilea (1461), predicatore [...] Wessel Gansfort (col quale fu anche confuso), quale un precursore e un lontano ispiratore di Lutero. Ma nell'università di Erfurt, dove questi studiò, non pare che il R. lasciasse grandi ricordi; e al tempo del suo insegnamento colà, probabilmente ...
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GOLDSCHMID
. Andreas (1514-1559), Johannes (Breslavia 30 gennaio 1517-ivi 19 ottobre 1568), fratello del primo, e un altro Johannes (Weimar 1519-Erfurt 18 novembre 1575), più conosciuti col cognome latinizzato [...] di Aurifaber, sono noti nella storia della Riforma in Germania, i primi due come seguaci di Andrea Osiandro (v., XXV, p. 662), del quale Andreas era genero, il terzo come avversario di Melantone e, soprattutto, ...
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Uomo di stato prussiano (Breslavia 1797 - Koschentin, Lublinitz, 1873), figlio del generale Friedrich Ludwig (1746-1818). Generale di cavalleria, fu membro del parlamento di Erfurt (1850). Presidente della [...] Camera dei Signori prussiana (1853), ebbe la presidenza del Consiglio dei ministri (1862) immediatamente prima di Bismarck ...
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