Pseudonimo del regista cinematografico francese Jean-Marie-Maurice Schérer (Tulle, Corrèze, 1920 - Parigi 2010). Personalità tra le più ricche e originali del cinema francese del dopoguerra, fu protagonista della stagione della Nouvelle vague, dapprima come critico, poi come regista. Autore nel senso pieno della parola ha scritto, sceneggiato, diretto e coprodotto pressoché tutti i suoi film sostenendo ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] il cinema francese del tempo. Si pensi a François Truffaut, a Jean-Luc Godard, a Claude Chabrol, a Jacques Rivette, a EricRohmer - tutti critici dei ‟Cahiers du cinéma" -, ad Alain Resnais e al suo ‛cinema della memoria', e a molti altri. Tutti, in ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] è donna), più austere e ammirevolmente rigorose nei Contes moraux e nel panorama sentimentale che di film in film dipinse EricRohmer. Senza contare che alla c. si è dedicato, a partire da certi risvolti dell'affascinante Mon oncle d'Amérique (1980 ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] , poi, nel 1969 importanti mutamenti redazionali, dopo la morte del fondatore e la direzione di qualche anno di EricRohmer (pseudonimo di Maurice Schérer). A quell'ambiente si possono attribuire quasi tutti gli aspetti già menzionati del nuovo corso ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] est une femme, 1961, La donna è donna; Le mépris, 1963, Il disprezzo; Pierrot le fou, 1965, Il bandito delle undici). EricRohmer, dopo il fallimento del primo film Le signe du lion (Il segno del leone, realizzato nel 1959 e uscito nel 1962), si ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] le cui opere furono prontamente riconosciute dalle giurie del Festival. Ma anche cineasti francesi come Jean Eustache ed EricRohmer, il cui lavoro si era col tempo emancipato dalle 'regole' della Nouvelle vague per assumere una fisionomia personale ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] dei suoni si sono rivelati registi come Michelangelo Antonioni, Ingmar Bergman, R. Bresson, Luis Buñuel, Andrej A. Tarkovskij, EricRohmer), e sono quindi entrate a buon diritto nel territorio della musica da film la musica pop (soprattutto il rock ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] a una teoria generale dell'arte (e del cinema).La riflessione sui rapporti tra cinema e p. gioca un ruolo importante anche in EricRohmer, il quale oltre a film in cui riferimenti pittorici sono essenziali, da La Marquise d'O...(1976; La marchesa von ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] mezzi poveri e a un linguaggio diretto e scarno; ne sono stati esempi i film del polacco Krzysztof Kieślowski, del francese EricRohmer, del russo Andrej Tarkovskij, del danese Lars von Trier e quelli dei cineasti che si sono richiamati al suo stile ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] a pratiche di regia 'moderne' come quelle di Renoir o di Jean Rouch, di Rivette, Jean Eustache, Philippe Garrel, EricRohmer, Bernardo Bertolucci, ci si accorge che la relazione al t., ben oltre le forme dell'inclusione territoriale che possono ...
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