BRESCIANI BORSA, Antonio
Anna Coviello Leuzzi
Nacque ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798 da Leonardo, discendente dei Bresciani di Verona e dei Borsa conti palatini stabilitisi nel Tirolo, dalla Lombardia, [...] della "Vergine cuccia" vi era praticamente trasposto in prosa, cfr. ibid., p. 304), il manzoniano coro della morte di Ermengarda veniva citato come un esempio di nobile ispirazione romantica (cfr. ibid., pp. 301 s.). Il successo di questi volumi ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] letto e imitato, come par probabile, la Pucelle volteriana) è la sostanziale satira o parodia della tragedia di Ermengarda e delle correlative vicissitudini coniugali di Carlomagno.
Né la stessa attività culturalistica del C., oltre l'efficacia ...
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FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] due studi in particolare si fa riferimento per le altre opere citate in seguito).
Agli anni Settanta appartengono pure una Ermengarda del 1874, uno Iacopo Ortis, con il quale ottenne una menzione d'onore all'Esposizione nazionale di belle arti di ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] soppressione di una parte consistente della narrazione; un capitolo di carattere critico-estetico sull'interpretazione del personaggio Ermengarda, nel quale sviluppa una tesi in aperto dissenso da quella formulata dal De Sanctis; ed alcuni contributi ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] avrebbe sposato una figlia di D., il cui nome è ignoto (arbitrariamente infatti il Manzoni le attribuì quello di Ermengarda; una fonte carolingia posteriore di alcuni decenni alle vicende ha trasmesso invece il nome di Desiderata, che però contrasta ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] una delegazione cui Ludovico II aveva affidato l'incarico di riallacciare le trattative per il matrimonio di sua figlia Ermengarda con il primogenito del basileus; insieme con lui Partirono il conte Suppone, cugino della moglie dell'imperatore, e il ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] , che li sconfisse e li sostituì nel dominio. La vicenda è inscenata quale storia dei figli di Desiderio, Adelchi ed Ermengarda, protagonisti-vittime: uno che vede con lucidità la logica di forza impersonata dai re, e muore, patendo un torto che ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] come prima opera del carnevale 1670 nel teatro veneziano di SS. Giovanni e Paolo: così risulta dal libretto dell'Ermengarda regina de' Longobardi, prevista come seconda opera della stagione ma allestita al posto di quella del C., venuta a mancare ...
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nozze
nòzze s. f. pl. [lat. nŭptiae -arum, der. del tema di nubĕre «prendere marito», che prob. in origine significava «velarsi» (dalla stessa radice di nubes «nube»); la -o- aperta è forse dovuta a un incrocio con nox nŏctis «notte»]. – 1....