DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] al D. un'espressione più originale, probabilmente occasionata da una trama inedita per il genere tragico rinascimentale (la folle gelosia di Erode per la moglie); nella dedica a Marcantonio Molino, del 25 maggio 1565, il D. ricorda la prova della ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] Nigeria e Biafra, è stato un orrore che lo scrittore ha affrontato e superato. Ogni esperienza strappa un pezzo di carne, erode la pelle. Eppure, acquistare esperienza del mondo e dell’umano valore è parte nobile della vita, l’unica che consenta a ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] espandersi del lirismo. I suoi disegni a carboncino e a matita per l’Apparizione, Salomè che danza davanti a Erode, mostrano che egli parte da un'immagine resa spontaneamente con modulazioni di chiaroscuro. Questi delicati abbozzi metteran capo nell ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] di massa e come il poeta non possa che esserne consapevole ("Lingua - scriveva D. Levertov - ti erodono come la guerra erode noi"). O basterà pensare come il tentativo d'interiorizzazione poetica dei processi storici abbia spesso cozzato contro un ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] e d'interesse comune, che poi i capi applicavano alle proprie tribù, e nel cap. XII del II libro l'esempio di Erode, avente autorità limitata, in quanto re di un regno singolo, e Pilato, avente autorità universale, in quanto vicario dell'imperatore ...
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erodiano1
erodiano1 agg. – Sistema e.: presso gli antichi Greci, sistema di scrittura dei numeri cardinali che prendeva a simbolo dei varî numeri fondamentali la prima lettera con cui essi si scrivevano in parole; così chiamato dal nome di...
erodiano2
erodiano2 agg. e s. m. [dal lat. Herodianus, gr. ῾Ηρωδιανός]. – Relativo a Erode il Grande, re di Giudea (che tra l’altro ordinò la strage degli innocenti), o a suo figlio Erode Antipa (che fece decapitare Giovanni Battista, e che...