TEOGNOSTO
Silvio Giuseppe Mercati
. Grammatico bizantino del sec. IX. Scrisse un'opera (non pervenutaci) sulla sollevazione di Eufemio e sulla conquista araba di Sicilia e compilò un trattato di ortografia, [...] consistente di oltre mille regole. La fonte principale è Erodiano, le cui regole prosodiche vengono rifuse ai fini dell'ortografia.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Literatur, 2a ed., Monaco 1897, p. 585; C. Wendel, in Pauly- ...
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Filologo classico (Königsberg 1802 - ivi 1878), prof. nell'univ. di Königsberg dal 1845. È ricordato soprattutto per varî studî su Omero (in particolare: De Aristarchi studiis homericis, 1833; 2a ed., [...] a cura di A. Ludwich, 1882) ed Esiodo, per le edizioni di Erodiano (1848) e degli scolî a Pindaro (1873) e per il Q. Horatius Flaccus (1869) in cui esalta in Orazio il poeta satirico, respingendone invece il valore come poeta lirico. ...
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TOLOMEO di Ascalona
Nicola Festa
Retore, visse a Roma come insegnante di grammatica, sul principio, a quanto pare, dell'era nostra. Dedicò la sua attenzione a problemi di lingua e di metrica. In materia [...] di prosodia e di ortografia, si può considerare precursore di Erodiano, che spesso a lui risale e volentieri lo cita. Scrisse un'opera di metrica generale (Περὶ μέτρων), uno studio sulla purezza della lingua greca (Περὶ ‛Ελλενισμοῦ) e tra varî altri ...
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Sorta di lessico analitico e grammaticale esplicativo di qualche opera classica venuto in uso presso i Greci dal 2° sec. d.C. Già i grammatici ellenistici (per es., Tirannione) chiamavano merismo (μερισμός) [...] la classificazione delle otto parti del discorso. Il più antico scrittore di e. pare fosse Erodiano: particolarmente interessanti gli e. diretti al commento dei poemi omerici. La forma degli e. fu applicata anche per la spiegazione grammaticale del ...
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CARANI, Lelio
Marco Palma
Di questo letterato nato a Reggio Emilia probabilmente nel primo quarto del sec. XVI si hanno pochissime notizie. Quasi tutto quello che sappiamo di lui deriva dalle dediche [...] da far pensare che almeno alcune delle versioni attendessero da tempo di essere stampate (nel caso della traduzione di Erodiano questo fatto è confermato dallo stesso C. nella dedica a Giovanni Naldini). Le dediche, anche nelle edizioni veneziane ...
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Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, [...] ) la vera e propria grammatica, gli ultimi 2 (Priscianus minor) la sintassi. P. traduce e riduce da grammatici greci (Erodiano e Apollonio Discolo), compila da latini (da Varrone a Flavio Cafro) con abbondanti citazioni di autori. La fortuna dell ...
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Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] edizioni critiche, commenti, opere speciali, che noi conosciamo dagli scolî e attraverso le opere di Aristonico, Didimo ed Erodiano. Ma soprattutto si dedicò ai poemi omerici, di cui diede due edizioni critiche, emendandoli in base ai manoscritti di ...
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LEHRS, Karl
Filologo tedesco, nato a Königsberg il 2 giugno 1802, professore ordinario in quell'università dal 1845 sino alla morte (9 giugno 1878).
I suoi lavori di critica ed esegesi omerica (De Aristarchi [...] 1837) sono notevoli per la valorizzazione del materiale, e la finezza filologica dell'analisi. Le sue edizioni di scritti di Erodiano (1848) e degli scolî a Pindaro (1873), gli studî su poeti e filosofi greci (molti raccolti in Populäre Aufsätze aus ...
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Divinità minori dell'antica religione greca, ma d'origine frigia: costituivano infatti il seguito della dea Cibele e di Attis, così come i Cureti di Rea. Incerto rimane il rapporto fra le due forme del [...] originario; ipotesi sono state proposte dagli antichi (ad esempio Strab., X, 473, 21; Apollon. Rod., I, 1134 e scolî; Erodiano, II, 386,3, ecc.) e dai moderni (v. Bibl.).
Nella mitologia greca non entrarono molto presto: Omero non li conosce ...
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. Piccolo villaggio del Veneto, attualmente frazione del comune di S. Michele del Quarto (prov. di Venezia), con soli 69 abitanti nel 1921, ma importante nell'antichità. Ché l'umile villaggio di pescatori [...] (Treviso), in mezzo alle paludi intorno alle bocche del Po (Septem maria: Plinio, in Nat. hist., III, 16, 19; Erodiano, 8, 7) acquistò rapidamente importanza strategica e commerciale quando, nel secondo secolo a. C., il dominio romano si estese nella ...
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erodiano1
erodiano1 agg. – Sistema e.: presso gli antichi Greci, sistema di scrittura dei numeri cardinali che prendeva a simbolo dei varî numeri fondamentali la prima lettera con cui essi si scrivevano in parole; così chiamato dal nome di...
erodiano2
erodiano2 agg. e s. m. [dal lat. Herodianus, gr. ῾Ηρωδιανός]. – Relativo a Erode il Grande, re di Giudea (che tra l’altro ordinò la strage degli innocenti), o a suo figlio Erode Antipa (che fece decapitare Giovanni Battista, e che...