Regina dei Massageti (metà sec. 6º a. C.), contro cui combatté Ciro il Vecchio, distruggendo una parte dell'esercito. A sua volta Ciro fu sconfitto e ucciso e T., secondo la versione di Erodoto, ne immerse [...] la testa nel sangue umano, come aveva promesso ...
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Figlio (sec. 6º a. C.) di Ciro il Vecchio e fratello legittimo di Cambise, il cui nome persiano era Bàrdiya. Prima della spedizione d'Egitto secondo l'iscrizione di Bīsutūn, o durante essa secondo il racconto [...] di Erodoto, fu ucciso per ordine del fratello, per motivi e in circostanze ignote. Più di questo è famoso il falso S., il medo Gaumata. ...
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Cheope
Faraone egiziano della IV dinastia (2589-2566 a.C. ca.). Figlio di Snefru, a lui si deve la più grande delle piramidi di Giza. Il vero nome di C., che è la forma tramandata da Erodoto, era Khnum-khufu [...] («Khnum mi protegge»). La fama di sovrano crudele che ebbe nell’antichità non sembra basata su fatti reali; ben poco sappiamo della sua attività come faraone, a parte la vittoria da lui ottenuta sui nomadi ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] storica del poeta può essere intravista solo attraverso l'analisi del poema e che i risultati di questa analisi non sono sicuri. Erodoto calcolava che O. fosse vissuto intorno alla metà del 9° sec. a. C.: ma la sua era soltanto un'ipotesi.
Sfondo ...
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Nitocri
Ultima sovrana della VI dinastia egizia (regno 2184-2181 a.C.). Salì al trono dopo la morte di Pepi II. Le leggende di epoca greca la confondevano con la cortigiana Rodopi e le attribuivano la [...] costruzione di una delle piramidi di Giza. Erodoto confuta questa credenza ma confonde N. con la regina babilonese madre di Nabonedo. ...
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Micerino
Faraone della IV dinastia egiziana (2532-2503 a.C.). Per lui fu costruita la più piccola delle piramidi del complesso di Giza. Questa doveva essere, tuttavia, anche la più preziosa, essendo [...] rivestita di lastre di granito e di calcare. Il nome M. è la trascrizione di Erodoto dell’egiziano Menkaura. ...
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Uomo politico e letterato francese (Versailles 1762 - Parigi 1841). Incaricato di affari a Firenze da parte del Direttorio, dopo aver svolto nel 1796 una missione in Corsica, ritornò nel 1798 a Parigi. [...] di stato dopo il 18 brumaio, poi tribuno, seguì Giuseppe Bonaparte a Napoli (1806) e in Spagna (1808). Traduttore di Erodoto e di Diodoro Siculo, autore di interessanti Mémoires (post., 1858), divenne nel 1835 membro dell'Istituto di Francia. ...
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Geografo latino (n. Tingentera, Calpe, Spagna Betica; 1º sec. d. C.). Compose intorno al 44 d. C. la più antica geografia latina a noi giunta (De chorographia, in 3 libri), descrizione del mondo allora [...] conosciuto. M. mirò a comporre opere di eloquenza, inserendo miti strani e descrizioni meravigliose; subì l'influsso degli Ionici, di Erodoto, di Eratostene, di Strabone; molto controversa è la questione delle sue fonti dirette. ...
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Nome latino con cui è noto il lessicografo greco Ireneo (gr. Εἰρηναῖος) di Alessandria (sec. 1º d. C.); scolaro di Eliodoro il Metrico, trattò in una serie di scritti l'uso della lingua attica e la sua [...] ortografia cosicché può essere considerato un precursore degli atticisti del 2º sec.; fece anche commenti ad Apollonio Rodio, Euripide, Erodoto. ...
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Retore greco della Macedonia e scrittore di cose militari (sec. 2 d. C.); è giunta a noi, oltre a notizia di varie opere minori, una raccolta quasi intera di 900 stratagemmi in 8 libri (Στρατηγήματα), [...] cronologica nei primi 3 libri e per categorie nei rimanenti; ricavata da fonti greche di varia natura (Eforo, Erodoto, storie dei Diadochi, altre raccolte di stratagemmi), che P. saccheggia talvolta senza discernimento. Per la parte romana vi ...
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pletro
plètro s. m. [dal gr. πλέϑρον]. – Nell’antica Grecia, unità di misura di lunghezza equivalente a 35 m nel sistema usato da Erodoto, e a 29,6 m nel sistema attico.