visibile
Riccardo Ambrosini
Dell'aggettivo v. - usato, ad es. da Guittone d'Arezzo Con più m'allungo 6 " me par visibil ch'eo con ella sia ", e 11 " visibel mi par e incarnat'ella ", in un sintagma [...] interpretabile come " mi sembra che si possa vedere " - 10 attestazioni su 12 del Convivio sono accolte in III IX 6 (tre volte), 7 (due volte), 8, 9 (due volte), 10 (due volte; le restanti in II XIII 4 ...
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acqua
Domenico Consoli
. Frequentemente nel significato proprio: per es., L'acqua era buia assai più che persa, If VII 103; analogamente in If VII 118, 119, VIII 16, 30, IX 77,XIV 134, XV 3, XVI 2, [...] 92, 104, XVII 20, XX 66, 76, XXII 25, XXIII 46, XXIV 51, XXVI 139, XXX 63, XXXII 24, 32; Pg I 131, II 42, 101, V 110, 118, VII 98, XV 16, XVII 33, XXII 146, XXIII 36, 62, XXVI 21, 135, XXVIII 28, 85, 98, ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] dorso della lingua e l’ugola ([ʀ], la vibrante tipica del francese, realizzata anche come variante libera della vibrante alveolare in italiano; es. ca[r]o e ca[ʀ]o). Nel luogo faringale, il diaframma si realizza tra la radice della lingua e la parete ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] impiantato nelle vicinanze di una grande c., a essa legato per le attività commerciali o industriali. In Inghilterra, per es., fu tentata nel secondo dopoguerra la costruzione di vere e proprie c. (new towns) come organismi produttivi e residenziali ...
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In anatomia apertura nell’ambito di un organo (per es. b. dello stiloioideo) o delimitata da più formazioni (per es. b. dello Juvara, situata dietro il condilo della mandibola e attraversata dall’arteria [...] sfenopalatina e dal nervo auricolotemporale) ...
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polarità Genericamente, orientazione privilegiata che in un ente (per es., una cellula, un corpo elettrizzato ecc.) può derivare sia da particolari relazioni (di simmetria, di antitesi ecc.) con altri [...] usato per indicare la proprietà di un corpo, di un apparecchio ecc. di avere cariche elettriche di un determinato segno: per es., presenta p. positiva quella delle due armature di un condensatore carico su cui si trova carica elettrica positiva; così ...
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In anatomia, ogni estroflessione cava di organi cavitari (per es., l’appendice vermiforme dell’intestino). In anatomia patologica, estroflessione a fondo cieco, congenita o acquisita (per es., d. esofageo, [...] intestinale ecc.). In caso di ristagno di materiali si può assistere a fenomeni infiammatori ( diverticolite). D. esofageo Frequente nel tratto iniziale dell’esofago, può provocare disfagia; si diagnostica ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto [...] negli strumenti e apparecchi elettrici; con tanti segni meno quante sono le loro cariche vengono contrassegnati gli ioni negativi (anioni): per es., il solfato di rame (CuSO4) dà luogo agli ioni Cu++ e SO4−− (oggi si preferisce indicare Cu2+ e SO42 ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...