In chimica inorganica, composto binario dell’ossigeno. Gli o. metallici (per es., CaO, o. di calcio; FeO, o. di ferro) hanno comportamento basico e sono anche detti o. basici, quelli non metallici (per [...] , allo stato solido, struttura di tipo ionico, gli altri o. sono di tipo covalente (come, per es., l’acqua), altri ancora hanno struttura polimerica (come, per es., l’o. di silicio, SiO2, che forma la silice). Oltre agli o. propriamente detti, si ...
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Sisma di lieve entità di origine naturale o artificiale (per es., provocato da veicoli in moto, macchine in azione ecc.) e registrato solo da sismografi di grande sensibilità. Con significato più specifico, [...] oscillazione del suolo registrata dai sismografi come un fondo continuo, avente periodo da frazioni di secondo a una decina di secondi e ampiezza dell’ordine del μm. Una parte di tali oscillazioni ha origine ...
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serenare
Per " divenire sereno " è in una variante tarda (ad es. nel Laurenziano Conventi soppressi 204) in Pg VIII 49 serenava (l'aere) in luogo di s'annevava; cfr. Petrocchi, ad locum. ...
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mioglobinuria
Patologica presenza di mioglobina nelle urine. Può verificarsi, ad es., in seguito a violenti sforzi fisici come marce prolungate (m. da marcia), o in caso di schiacciamento e gravi traumi [...] delle masse muscolari (m. traumatica) ...
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In elettronica, circuito a elementi passivi (per es., un filtro) o attivi (per es., un circuito che utilizza un amplificatore operazionale) che fornisce in uscita un segnale (per es., una tensione variabile) [...] vu(t), rappresentabile mediante una funzione che, a parte eventuali costanti additive o moltiplicative, è l’integrale rispetto al tempo della funzione che rappresenta il segnale vi(t) applicato all’ingresso. ...
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papillomatosi
Presenza di numerosi papillomi in uno stesso organo, per es. nella vescica urinaria (p. vescicale). P. vestibolare: condizione caratterizzata dal reperto di papille ipertrofiche rivestite [...] da epitelio squamoso a livello del vestibolo della vagina, che rappresentano una variante fisiologica dell’architettuta vestibolare. La diagnosi differenziale si pone con i condilomi ...
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anococcigeo, formazione
struttura che connette l’ano al coccige: per es., rafe a., intreccio tendineo delle fibre dei due muscoli elevatori dell’ano; legamento a., o sospensore dell’ano, che unisce le [...] ultime vertebre coccigee allo sfintere esterno dell’ano e al pavimento pelvico; nervo a., ramo del plesso sacrococcigeo ...
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mixosarcoma
Tumore connettivale maligno a carico di diversi organi (per es., lo stomaco), derivante da germi embrionali di tessuto mucoideo; il termine è usato anche a proposito di formazione di abbondante [...] mucina nel contesto di un sarcoma (evenienza, questa, non infrequente). La terapia è chirurgica ...
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lavanda
Pratica terapeutica di irrigazione e lavaggio di cavità (per es., l. gastrica), mediante acqua sterile o soluzioni medicate, per la detersione di prodotti patologici, l’asportazione di corpi [...] estranei, la neutralizzazione e la rimozione di veleni introdotti dall’esterno, il decongestionamento e la disinfezione locale. Per antonomasia, l. nel linguaggio comune è l’irrigazione vaginale medicata ...
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Orcus
Nome latino che designa tanto gl'Inferi (come per es. in Virgilio Aen. VI 273 e sempre altrove nel poema) quanto, per metonimia, Plutone o anche la morte. La parola è usata da Giovanni del Virgilio [...] (Eg I 4) come equivalente del volgare " Inferno "; nelle opere di D., invece, non s'incontra mai ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...