ALBACINI (Albaccini, Albagini), Filippo
Mario Pepe
Scultore, indicato spesso erroneamente (per es. Thieme-Becker) come Carlo il Giovane. Figlio di Carlo A., nacque a Roma il 14 febbr. 1777. Apprese [...] l'arte della scultura dal padre, ma guardò anche alle opere del Canova; questi si adoperò per farlo accogliere tra gli Accademici di S. Luca, come infatti avvenne il 7 apr. 1811. Svolse la sua prima attività ...
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AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] coeve e tale si affermò più volte egli stesso, così, per es., sottoscrivendo alcune tra le sue opere di maggior impegno come anche stilando, trasfigurati o addirittura scomparsi: come è il caso, per es., del Banco Mediceo a Milano, per cui è stata ...
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BERNARDINO di Martino
Gian Giorgio Zorzi
Architetto e scultore attivo a Vicenza nel sec. XV, da non confondere con altri artisti dallo stesso nome, ma dei quali è taciuta o non è accertata la paternità, [...] attivi a Milano e in Lombardia: per es. con Bernardino da Zenale di Treviglio. Dato che ha sempre operato a Vicenza è errato anche l'appellativo "da Milano".
B. si trasferì a Vicenza dalla natia Lombardia (forse da Como) per seguire il cognato ...
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BOLZONI, Alessandro
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza probabilmente nel 1547-48: fu cartografo, architetto della Comunità di Piacenza e soprintendente all'edilizia; si occupò di statistica, di topografia [...] bussola topografica allora in uso), realizzò lavori imponenti di sistemazione del corso del Po, restaurò alcuni castelli (per es. quello di Podenzano). Una personalità di rilievo, se nel 1572, quando operavano nella sua città ingegneri e architetti ...
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ALBERINI, Giorgio
Anna Maria Brizio
Pittore, nato ad Alessandria intorno al 1576, dimorante e attivo, in prevalenza, a Casale. Apprese probabilmente l'arte a Vercelli, e del pittore vercellese Amedeo [...] la figlia Barbara. Il Lanzi lo dice allievo del Moncalvo, di cui invece è da considerarsi piuttosto collaboratore (nel 1607, per es., lavorava con lui alla Galleria del Palazzo Reale di Torino). È ricordato in vari documenti fra il 1595 e il 1625 ...
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COSSICH, Matteo, detto il Cremonese
Donatella Biagi
Di origine tedesca (Masini, 1666; Oretti, sec. XVIII; Calindri, 1782) 0 più probabilmente istriana (Supino, 1938; Raule, 1961), fu scultore e intagliatore [...] secolo. A da identificare con lo scultore chiamato Matteo (o Marco) Tedesco (o Tedeschi) in alcune guide e biografie (per es. Guida, 1782; De Brosses, 1739-40; Thieme-Becker); l'equivoco deriva dall'opera del Masini, nella quale l'aggettivo "tedesco ...
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AMADEI, Amadio, detto Amadio da Milano
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Figlio di Antonio di Castronago nel Milanese, lavorò molto come medaglista e orefice per la corte estense tra il 1437 e il 1482; era già morto nel 1484 (il [...] il 6 ag. 1483). Della sua attività come orefice, smaltatore e incisore di sigilli, di cui ci parlano i documenti (per es. ornamenti per un libro per Cecilia Gonzaga nel 1469), nulla ci è rimasto. Sono invece note sue medaglie: due, firmate, di ...
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PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] p. 247).
Del 1541 è il primo documento bresciano che cita Piantavigna, assieme al fratello Girolamo, entrambi «intaliator [es] lignaminum» (ibid., pp. 247 s.). Nelle carte degli anni Quaranta Piantavigna è detto «bononiensis» (1545) o «mediolanensis ...
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DAL DITO, Nicolò
Concetta Bianca
Nacque a Rimini da Pietro intorno al 1416, come si deduce dal suo curriculum studii.
Il padre, "Petrus quondam Didi", era originario di Corpolò (prov. di Forli), ma [...] alcune pergamene che vanno dal 1383 al 1433 conservate presso la Biblioteca civica Gambalunga di Rimini. Il patronimico dell'avo, usato ad es. nel 1436 ("Nicolaus quondam ser Didi"), divenne poi cognome, tanto è vero che nel 1474 il D. si firma "Ego ...
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GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] del Quattrocento e l'inizio del terzo del Cinquecento.
La provenienza lodigiana è certificata da una firma autentica ("Ioh[ann]es Augustinis laudesis") presente in un piccolo dipinto con i Ss. Pietro e Giovanni (Milano, Pinacoteca di Brera; Malaguzzi ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...