autosoma
Stefania Azzolini
Cromosoma che non partecipa alla determinazione del sesso. Nella specie umana, in cui il numero dei cromosomi è 46, 44 sono autosomi e sono uguali nel maschio e nella femmina [...] e nella struttura, a volte così gravi da essere rivelate nel cariotipo e da causare malattie genetiche. Può verificarsi, per es., che durante la mitosi o la meiosi, i cromosomi omologhi o i loro cromatidi possano non separarsi. Questo fenomeno è ...
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rizobio
Roberto Ligrone
Batteri del suolo, gram-negativi e flagellati, capaci di fissare azoto elementare dopo aver stabilito una simbiosi intracellulare con le radici di leguminose (Febaceae). Sono [...] nod comprendono geni comuni a tutti i rizobi (nodA, nodB, nodC) e geni specifici di determinate specie o ceppi (per es. nodP, nodQ, nodH); questi ultimi determinano la capacità del rizobio di infettare determinate specie di piante ospiti. La simbiosi ...
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basofilo
Gianni Marone
Caterina Detoraki
Granulocita derivante da un precursore midollare che dopo differenziazione circola nel sangue periferico costituendo ca. lo 0,2% dei leucociti totali. Queste [...] immediata che caratterizza la flogosi allergica. Queste cellule svolgono un ruolo significativo in alcune infezioni batteriche (per es., da Helicobacter pylori), virali (infezioni da HIV-1) e parassitarie. Indagini recenti indicano che i basofili ...
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strategia La tecnica di individuare gli obiettivi generali di un’attività, nonché i modi e i mezzi più opportuni per raggiungerli
Ecologia
S. r e K Il complesso delle caratteristiche del ciclo biologico [...] management per mettere a punto s. efficaci hanno subito una notevole evoluzione. Questo grazie a diversi fattori quali, per es., la disponibilità di dati e informazioni dettagliate in tempo reale sull’impresa e sull’ambiente in cui opera, la capacità ...
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transgenico Si dice di organismo nel quale sono stati inseriti, per mezzo di tecniche di biologia molecolare, geni provenienti da un altro organismo di specie diversa, o eterologo. Il materiale genetico [...] gene, o un gene mutante, in una linea speciale di cellule staminali di topo derivate da un embrione, chiamate ES (embryonic stem), coltivate in vitro. Dopo un periodo di proliferazione cellulare, circa nell’1% delle colonie si verifica ricombinazione ...
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Biologia
Enzimi o molecole più semplici in grado di contrastare l’azione lesiva dei radicali liberi contenenti ossigeno, e di esercitare pertanto un’azione protettiva sull’integrità cellulare. Si distinguono [...] in forme radicaliche (quali i radicali perossile e alcossile); convertire i perossidi in forme non radicaliche, come, per es., gli alcoli; interrompere la catena ossidativa rimuovendo radicali intermedi come i radicali perossili o gli alcossili e ...
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Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
L’origine della y è la stessa delle lettere u, v, w, da una lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯. La lettera che da questa [...] fonetico latino, fu adattato di solito nella pronuncia in una semplice i, partecipando ai successivi sviluppi di questo suono (per es., gyrus, dal gr. γῦρος; it. giro, cigno).
Nella maggior parte delle lingue moderne che usano l’alfabeto latino, la ...
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membrane biològiche Strutture complesse che delimitano sia la cellula (membrana cellulare o plasmatica, o plasmalemma) sia i suoi componenti interni, quali il nucleo (membrana nucleare o carioteca), i [...] tra componenti cellulari o tra la cellula e l'ambiente esterno. Acqua, gas (O2 e CO2) e piccole molecole (per es. glicerolo, ammoniaca) passano attraverso le m.b. per diffusione, osmosi e filtrazione (trasporto passivo), mentre le molecole più grandi ...
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Conteggio al microscopio delle cellule contenute in un liquido organico: si ottiene con apparecchiature elettroniche che registrano le variazioni di conduttività al passaggio di singole cellule in soluzione [...] computerizzato permette di distinguere le varie caratteristiche, per ogni cellula indagata. Rappresentando in modo opportuno (per es., un piano cartesiano) i parametri che interessano, risulta possibile ottenere una buona descrizione dei caratteri ...
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Proteina (peso molecolare ca. 70.000) che guida il corretto ripiegamento tridimensionale di altre proteine, il loro eventuale inserimento in una membrana e, in alcuni casi, la loro organizzazione in strutture [...] corretta conformazione, utilizzando l’energia derivata dall’idrolisi dell’ATP. Subito dopo la sintesi proteica, per es., le c. determinano la stabilizzazione della conformazione finale delle proteine, legandosi alle catene polipeptidiche parzialmente ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...