Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] ➔ sinonimi differenziati per registro: nelle coppie, per es., mangiare e cibarsi, morire e decedere, andare una sua sufficiente caratterizzazione o specializzazione sociale e culturale (ad es., la coltivazione dei campi, la medicina, la meteorologia, ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] [r]otto, a [r]oma, più [r]icco, osservabili, ad es., nel romanesco, o nella forma i [r]ospi «i rospi» del preposizioni articolate preconsonantiche, con [l], da quelle prevocaliche, con [lː]; ad es.: co[l]o stecco, ne[l]a stalla, ne[l]e case, ...
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Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] . Quando l’aggettivo che fa da base di derivazione termina in -io (con i ultimo elemento radicale e o desinenza, ad es. bonari-o), il suffisso -ità si trasforma in -età per dissimilazione, ovvero per differenziare la i radicale dalla i del suffisso ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; [...] ordinario, o più in generale di uno spazio topologico) quando ogni punto di A possiede un intorno tutto contenuto in A. Così, per es., è a. l’insieme dei punti di ascissa maggiore di 0 e minore di 1 sull’asse reale; l’insieme dei punti interni a ...
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WOLOF
Carlo Tagliavini
. La lingua wolof rientrerebbe, secondo la classificazione del Delafosse, nel gruppo senegalo-guineense delle lingue centroafricane (cfr. sudanesi: Lingue, XXXII, p. 953). È parlata [...] Il plurale viene indicato con gli indici di classe posposti, la cui consonante deve concordare con quella iniziale della parola (p. es., gür "uomo" pl. gür ga; daba "leone" pl. daba dhya; bāye "padre" pl. bāye ba, ecc.). La costruzione del genitivo è ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] d’oggi», 2007, 4, pp. 321-44) – mirano a una maggiore brevità o rapidità di esecuzione. Ciò vale per gli acronimi (per es., inglese AFK away from keyboard, BRT be right there, NP no problem; francese ASV âge sexe ville, PLV pour la vie; tedesco DNF ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] equivalgono a complementi del verbo. Un uso molto frequente della preposizione di è per esprimere vari complementi di specificazione, ad es. una relazione di possesso:
(41) Poco distante c’era il camion della nettezza urbana che va la notte a vuotare ...
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Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] origine estranea e/o di lunghezza formale considerevole (cfr., ad es., Bernhard 2004: 91). Oltre a ciò, c’è da *ves- «monte», il quale sin dall’epoca latina (ad. es. in Plinio Mons Vesulus) è sottoposto a motivazioni paretimologiche (Gasca Queirazza ...
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I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] Spesso alle persone vengono imposti dai genitori più nomi (per es., Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica e senatore vado in Norvegia (con la preposizione di si può avere, ad es., sia il re di Svezia sia il re della Svezia). Nondimeno, ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] convenzionalmente si indica una grandezza fisica o un’unità di misura: per es., l è s. di lunghezza, t di tempo; m di metro che indichi o ricordi qualcosa di più complesso e sottinteso (per es., il cantaro s. del dio Dioniso o del suo culto, ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...