Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] dà una coloritura positiva, vale a dire associata al piacere, a numerose situazioni, anche se molto diverse tra loro. Per es., situazioni come il soddisfacimento sessuale, l'assunzione di droghe, una vincita al gioco d'azzardo, hanno qualcosa che le ...
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SPECIE (XXXII, p. 323)
Giuseppe Montalenti
Oltre al criterio morfologico e a quello genetico, un altro cui i sistematici dànno grande valore nella definizione della specie è quello ecologico-geografico. [...] , ma differenti per ecologia e distribuzione, e sterili (ES). In questi casi è questione d'opportunità il considerare per via sessuata; in quelli che si riproducono asessualmente (per es., batterî ed altri microrganismi) non si dovrebbe parlare di " ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] contribuire allo schema complessivo che si è osservato. Nel caso di un cambiamento nella composizione di un tessuto (per es., le proporzioni relative dei tipi cellulari), questo sarà accompagnato da profili di espressione alterati, ma molte di queste ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] impugnata. A seconda che il bifacciale fosse più o meno lavorato, esso poteva essere utilizzato in modi diversi, per es. come coltello per squartare carcasse o scarnificare le ossa, oppure come raschiatoio per ripulire pelli, radici e tuberi. Inoltre ...
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leggi di Mendel
Leggi fondamentali dell’ereditarietà genetica, formulate dal monaco agostiniano Gregor Mendel (1822-1884) in seguito a esperimenti realizzati a partire dal 1856 su piante di pisello (Pisum [...] , quella della segregazione e quella dell’indipendenza dei caratteri. Mendel notò che se si incrociano due varietà di piselli, per es., una con semi lisci e l’altra con semi rugosi, gli ibridi della prima generazione (F1) presentano soltanto uno dei ...
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riproduzione asessuata
Saverio Forestiero
Tipica dei Procarioti, della maggior parte degli Eucarioti unicellulari e di molti invertebrati, tipo di riproduzione in cui un singolo individuo genera (se [...] gemme che staccandosi danno origine a nuovi individui (per es., nel celenterato Hydra); talora le gemme possono restare unite e da ognuna di esse si genererà un organismo completo (per es., in alcune planarie). La margotta e la talea sono tecniche ...
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mutagenesi
Processo di cambiamento dei geni di un organismo attraverso le mutazioni. Cambiamenti nel genotipo possono essere causati da mutazioni spontanee (mutazioni casuali) o provocate da agenti mutageni [...] che avvenga spontaneamente una mutazione è piuttosto elevata, anche con tassi molto bassi di mutazione per ciascuna generazione. Per es., il 2÷3% degli individui di ciascuna generazione del moscerino della frutta (Drosofila) è rappresentato da forme ...
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sovradominanza
Saverio Forestiero
Condizione in cui la fitness dell’eterozigote è superiore a quella di entrambi gli omozigoti. Una ragione di questo vantaggio dell’eterozigote sugli omozigoti potrebbe [...] di malattie anche gravi non risultano eliminati. La frequenza dell’allele responsabile dell’anemia falciforme, per es., in territori malarici africani, si spiega osservando che gli individui eterozigoti falcemici sono effettivamente più resistenti ...
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flusso dorsale
Serie di aree cerebrali e fibre nervose che hanno origine nella corteccia visiva primaria del lobo occipitale e terminano nel lobo parietale del cervello. Questo sistema è deputato all’analisi [...] del lobo parietale e frontale; comporta quindi disturbi della percezione spaziale e della coordinazione visuo-motoria come, per es., l’aprassia costruttiva, il disorientamento topografico e il neglet unilaterale sinistro. Il motivo è che le aree ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] queste forme i caratteri neandertaliani sono meno marcati e nel complesso la morfologia è più moderna: il cranio, per es., è più arrotondato e la squama dell’occipitale è verticalizzata avvicinandosi alla forma tipicamente globosa del cranio umano. I ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...