teoria dei processi opponenti
Modello dinamico della motivazione e del comportamento, e dei rispettivi correlati biologici, elaborato originariamente da Leo Hurvich e Dorothea Jameson nel 1957 e successivamente [...] verrà esperita dal soggetto in maniera molto maggiore che di solito. Solomon e John D. Corbit per es., nel 1974, studiando il comportamento dei paracadutisti, osservarono che i principianti sperimentavano livelli di paura molto maggiori rispetto ...
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asimmetria emisferica
Insieme delle differenze anatomiche e funzionali tra i due emisferi cerebrali riscontrabili non soltanto in molte specie di Primati non umani e nell’uomo, ma anche in alcune specie [...] dominanza manuale, con la preferenza in genere accordata alla mano destra (controllata dall’emisfero sinistro). Così, per es., esiste una correlazione significativa tra dominanza manuale e funzione linguistica, da un lato, ed entità dell’asimmetria ...
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gene selettore
Saverio Forestiero
Qualsiasi gene omeotico dello sviluppo che, dopo essere stato attivato nei territori appropriati, seleziona (codificando le proteine cellulari necessarie ai processi [...] nel 1978 da Edward B. Lewis, che per questi studi ha ottenuto il Nobel nel 1995. Antennapedia, per es., è un complesso di geni selettori necessari per specificare l’identità segmentale di Drosophila. Mutazioni dominanti che esprimono ectopicamente ...
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Biologia
Condizione, innata o acquisita, in base alla quale un organismo è in grado di neutralizzare tutto ciò che gli è estraneo. Il sistema immunitario è un complesso organizzato di cellule e molecole [...] persistenza di attivazione del sistema immune a seguito di una risposta immunitaria nei confronti di un antigene ignoto (per es. un virus). Lo spettro clinico delle malattie autoimmuni è molto vasto, variando da malattie localizzate in un solo organo ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] Come si è detto, un insieme può possedere simultaneamente più s. diverse, che però di solito saranno legate tra loro (s. compatibili); per es., un gruppo ordinato è un insieme dotato della s. d’ordine e della s. di gruppo, in modo tale che se a<c ...
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In chimica, la trasformazione demolitiva operata da microrganismi su sostanze organiche, con formazione di composti stabili, quali l’anidride carbonica e l’acqua, non ulteriormente suscettibili di fermentazione [...] artificialmente non esiste in natura un enzima degradatore come accade per le molecole naturali. Le materie plastiche per es., benché formate da carbonio, idrogeno e ossigeno, spesso non sono biodegradabili. Ancora più pericolose sono le molecole che ...
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Sostanza di natura proteica (immunoglobulina) che si sviluppa nel corso di una risposta immunitaria provocata da una molecola estranea (antigene) a cui si lega specificamente (➔ immunità).
A. catalitici [...] attività catalitica può in tal caso essere sfruttata per effettuare una selezione dei numerosissimi a. così espressi; per es., è possibile selezionare direttamente gli a. agendo sulla loro capacità di idrolizzare un legame chimico: una library fagica ...
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In microbiologia, il fenomeno con cui un batteriofago (temperato) stabilisce rapporti continuativi con l’ospite batterico senza lisi cellulare. Il ciclo dei batteriofagi temperati è detto lisogenico (o [...] difterite, l’enterotossina A dello stafilococco), o dall’inattivazione dei geni batterici, causata dall’inserzione del batteriofago: per es., l’attività lipasica dello Staphylococcus aureus viene persa dopo infezione del batteriofago L54 a causa dell ...
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Biochimico francese naturalizzato argentino (Parigi 1906 - Buenos Aires 1987); direttore dell'Istituto per le ricerche biochimiche di Buenos Aires e del dipartimento di biochimica dell'univ. di Buenos [...] alla sintesi sia alle trasformazioni dei carboidrati, hanno notevole importanza per il metabolismo di questi; così, per es., l'incapacità di certi organismi di assimilare galattosio deriverebbe dall'assenza in essi del nucleotide isolato da Leloir ...
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L'Ottocento: biologia. Le scienze della Terra
David Oldroyd
Le scienze della Terra
La geologia si affermò come disciplina scientifica autonoma verso l'inizio del XIX sec.; nonostante il termine fosse [...] una soluzione si trovino a gradi diversi di temperatura, il solvente proveniente dalla parte più fredda e diluita (per es., dal margine di una camera magmatica) con ogni probabilità doveva spostarsi per osmosi verso la parte più calda e concentrata ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...