LINGUISTICA TIPOLOGICA
Giuliano Bernini
La l.t. s'interessa soprattutto della ricerca di principi di organizzazione dei sistemi linguistici che rendano conto della variazione strutturale delle lingue, [...] più recenti hanno messo in evidenza reti molto più complesse di implicazioni tra diverse proprietà di ordine dei costituenti (per es., se una lingua ha preposizioni e verbo iniziale o finale di frase, allora avrà anche la sequenza nome-aggettivo che ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] . Maiden & Parry 1997). In molti dialetti, per es., la formazione del ➔ plurale dei nomi e degli aggettivi maschili varianti, il confine fra italiano e dialetto potrebbe essere situato, per es., fra (6) e (7), se si assume la palatalizzazione di ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] più calorosa e amichevole di quanto non mi aspettassi
Il non espletivo nelle frasi comparative è usato anche in altre lingue europee (per es., ted. ich bin kränker, als du nicht denkst «sono più malato di quel che tu non pensi», fr. Il est plus riche ...
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Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] e internazionali). Questo sistema nel tempo si è andato via via arricchendo di ‘nuovi entranti’ sia dal lato dell’offerta (per es., paesi emergenti, quali il Brasile e l’India), sia da quello della domanda (soprattutto i paesi dell’Est europeo), sia ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] dell'Io proprio, oppure per la riduzione di quello dell'altro, per ragioni di tipo sia strettamente psicodinamico sia sociale. Per es. si può voler stabilire sull'altro un controllo di tipo psicologico o di natura sociale, in termini cioè di potere o ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] fonema si realizza come variante debole [v] in posizione iniziale assoluta, tra vocali e, all’interno di parola, dopo r (per es. la vocca «la bocca»; la voce; erva «erba») e come variante forte [b] e [bː] rispettivamente dopo consonante diversa da r ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] potresti chiedere a Maria se va a prendere il caffè?
– Non ti preoccupare: più tardi ci andrò io
Nella seconda battuta dell’es. (14) il parlante manifesta la propria volontà di assumersi un compito.
3.1.3Il futuro iussivo. Si può ricorrere al futuro ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] a) è meno forte; è interessante, però, che la grafia non fusa appaia in diversi esempi dell’uso contemporaneo, per es. in rete, probabile segno, però, di distrazione o di incultura piuttosto che di attenzione etimologica:
(10) Ragazzi i mezzi cuori ...
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Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] commedia che si rispetti ha il suo lieto fine
In tali impieghi è frequente la presenza di un aggettivo, come, ad es., bello o bravo, che ha la funzione di intensificare il valore acquisito dall’oggetto o dalla persona coinvolti nella valutazione:
(16 ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] s. extracontabili, rappresentate da rilevazioni molto diversificate sia per la forma sia per il metodo di raccolta dei dati (per es., le rappresentazioni statistiche in forma grafica). Fra le s. è da ricordare la prima nota (la quale può avere forma ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...