Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] le analisi sincroniche di strutture morfologiche come quelle di faccio - feci - fatto, scrivo - scrissi - scritto, metto - di un componimento, e può essere spinta fino all'esamedell'organizzazione di particolari estremamente minuti. Gli esempi più ...
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Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico e globale i cui elementi non hanno valore funzionale autonomo ma lo assumono nelle relazioni oppositive e distintive ... ...
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Orientamento metodologico, affermatosi dapprima in linguistica, alla fine degli anni Venti, e poi estesosi via via a tutte le altre scienze umane, secondo cui gli elementi di un sistema culturale (lingua, poetica, mitologia, ecc.) non sono definiti in sé stessi prima della loro entrata in un sistema; ... ...
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Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire l'importanza assunta in vari ambiti dalla nozione di 'struttura', e un altro conto è invece indagare i significati ... ...
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Giulio Lepschy
Nella III Appendice dell'Enciclopedia Italiana (1961; cfr. 11, p. 860) lo s. veniva presentato come una tendenza degli studi linguistici articolata in tre correnti principali: il Circolo linguistico di Praga con N.S. Trubeckoj e R. Jakobson, la Scuola danese di L. Hjelmslev, e la Scuola ... ...
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Rita D'AVINO
. Si suol dare il nome di "strutturalismo" ad un vasto orientamento dell'indagine linguistica contemporanea, che, nonostante la molteplicità delle scuole, caratterizzate da divergenze talora notevoli, riceve la sua fondamentale unità di presupposti teorici e metodologici dall'applicazione ... ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] 2001, p. 57), si proponga non un esame generale della lingua, bensì ‒ obiettivo apparentemente più modesto ma (ed. R. Gualdo), 21 misi : 23 apresi; 36 fosse : 38 condusse; 65 feci : 70 amici;
Anonimo, Per ciò non dico ciò c'ò in volglienza (ed. A ...
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CHERUBINI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano il 5 marzo 1789 da Giuseppe, compositore di stamperia, e da Maria Repossi. Come si legge nella Vita mea - scritta tra l'estate del 1848 e il febbraio [...] giubba di panno verde; e feci tutto da per me". "Alunno presso i dirigenti della Reale stamperia" nel 1805, l dello spoglio di alcune opere, generalmente poetiche, del dialetto preso in esame, un dialetto che quindi non è l'esatta riproduzione della ...
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feci
fèci s. f. pl. [dal lat. faex faecis, pl. faeces; cfr. feccia]. – Gli escrementi umani, cioè il materiale di rifiuto eliminato dall’intestino (spec. in quanto considerato sotto l’aspetto fisiologico e medico), di varia consistenza, forma...
materia
matèria (ant. matèra) s. f. [dal lat. materia]. – 1. a. Nell’accezione più generica, ciò che costituisce tutti i corpi, la sostanza fisica che, assumendo forme diverse nello spazio, può essere oggetto di esperienza sensibile, ed è...