CALLINICO
Vera von Falkenhausen
Fu esarcabizantino d'Italia, con sede a Ravenna, dal 597 al 602-603. Paolo Diacono lo chiama Gallicinus, e Agnello, che a quanto pare fraintende le sue fonti, ne fa [...] Franchi - nel 585 Childeberto II era stato sconfitto in modo decisivo dal re longobardo Autari - in tutto l'esarcato i Bizantini si erano posti sulla difensiva. Sotto il predecessore di C., Romano, il re Agilulfo era riuscito persino ad interrompere ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] raggiunto un accordo fra il re longobardo Liutprando e l'esarcabizantino Eutichio, consistente nel reciproco riconoscimento delle due sfere di sovranità longobarda e bizantina in Italia; in particolare al re Liutprando dovette essere riconosciuta ...
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SISINNIO, papa
Vera von Falkenhausen
SISINNIO, papa. – Secondo il Liber pontificalis, l’unica fonte che lo menziona, Sisinnio era di origine sira, figlio di un certo Giovanni. Il suo luogo di nascita [...] proprio l’età avanzata di Sisinnio e la sua salute cagionevole a farlo considerare un candidato adatto: all’esarcabizantino, che doveva confermare il candidato eletto, poteva sembrare un pontefice arrendevole, mentre gli elettori romani non dovevano ...
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GRIMOALDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
La prima testimonianza relativa a G. è contenuta nella più ricca fonte su di lui, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (l. IV, cap. 37). L'episodio descritto, [...] dell'incarico ducale e a respingere non poche incursioni slave ai confini orientali ma, tratti in inganno dall'esarcabizantino Gregorio (I), vennero attirati a Oderzo e uccisi. I due sfortunati duchi, nei loro anni friulani, erano probabilmente ...
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LIUTPRANDO, re dei Longobardi
Luigi Andrea Berto
Nacque in data ignota da Ansprando e da Teoderada. In base a un'osservazione di Paolo Diacono, secondo il quale verso il 701 L. fu ritenuto troppo giovane [...] . Verso il 724 le truppe longobarde, schierate a protezione di Roma, fecero fallire la spedizione punitiva dell'esarcabizantino Paolo contro il pontefice Gregorio II, oppostosi all'autorità imperiale. Poco dopo, L. trasse vantaggio dalla confusione ...
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DROCTULFO (Drocton, Droctulfus)
Stefano Gasparri
Svevo o alamanno di stirpe, crebbe, secondo quanto afferma Paolo Diacono, presso i Longobardi e, poiché era "fórma idoneus", aveva ottenuto da loro la [...] a D.) contenuta in una lettera di Gregorio Magno del settembre-ottobre 598, scritta all'esarcabizantino d'Africa, Gennadio. In essa il papa raccomanda all'esarca un certo Droctulfò, latore dello scritto, "de hostibus ad rempublicam veniens".
Non è ...
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GISULFO
Andrea Bedina
Duca del Friuli (circa 590-circa 610), secondo di questo nome: l'estrema povertà di notizie offerte dalle poche fonti disponibili non consente che supposizioni, specie per quanto [...] il destino degli altri due figli maschi di G., Grimoaldo e Radualdo: dopo l'assassinio dei fratelli da parte dell'esarcabizantino Gregorio I e una volta insediatosi al potere (625) in Friuli Grasulfo (II), fratello del defunto G., dovettero riparare ...
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SABINIANO, papa
Antonio Sennis
SABINIANO, papa. – Nato a Blera, in Tuscia, in data imprecisata da Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie [...] concerne il trattato di pace con i longobardi stipulato nel 605, non facendo alcun cenno al ruolo avuto dall’esarcabizantino di Ravenna. Risulta quindi palese lo sforzo propagandistico di collegare, con una certa enfasi, il sia pur breve pontificato ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Arcivescovo di Ravenna di cui non si hanno notizie precedenti la sua ascesa alla cattedra arcivescovile come successore di Felice, ma sulla data di inizio del suo episcopato gli [...] rifugiandosi probabilmente nella laguna veneta. Tuttavia, grazie ai preesistenti accordi diplomatici stipulati tra Gregorio III e l'abile esarcabizantino, la situazione ben presto si capovolse. Ma il pericolo non si esaurì; pochi anni dopo, nel 739 ...
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ROTARI
Claudio Azzara
– Duca longobardo di Brescia, verosimilmente nato agli inizi del VII secolo come si legge nel prologo dell’Editto delle leggi della sua stirpe (da lui stesso fatte codificare per [...] tratto di frontiera fra il Regno longobardo e l’esarcato appare esser stato assai meno consolidato di quello più settentrionale, lungo il Po, protetto da una linea di castelli bizantini appositamente eretti, e ciò spiega sia gli interventi nell ...
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esarcato
eṡarcato s. m. [dal lat. mediev. exarchatus, der. di exarchus: v. esarca]. – 1. In senso ampio, territorio sottoposto alla giurisdizione di un esarca; fu in partic. nome del governatorato militare che dalla fine del sec. 6° alla metà...
esarca
eṡarca s. m. [dal lat. tardo exarchus, gr. ἔξαρχος «comandante, capo»] (pl. -chi). – 1. Titolo dei dignitarî che, dalla fine del 6° alla metà dell’8° sec., governarono le province d’Italia e d’Africa per conto degli imperatori bizantini...