GREGORIO I papa, detto Magno, santo
Ottorino BERTOLINI
Giampiero PUCCI
Nacque intorno al 535 in Roma. La madre Silvia era di nobile stirpe, discendente dall'illustre gens Anicia; il padre, Gordiano, [...] , da Orte a Todi. Ma nel 593 lo stesso re dei Longobardi, Agilulfo, piombava su Roma col suo esercito. Non l'esarca, di nuovo lontano, o i suoi ufficiali salvarono la città dagli orrori di un assedio, ma il papa. G. incontrò animosamente Agilulfo ...
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TASONE, duca del Friuli
Marco Stoffella
TASONE (Taso), duca del Friuli. – Figlio maggiore di Gisulfo (II), duca del Friuli, e di Romilde, succedette al padre insieme al fratello secondogenito Cacco.
Le [...] definitiva scomparsa di Tasone dalla scena politica; Paolo Diacono la fa coincidere con l’alleanza da lui stretta con l’esarca di Ravenna Gregorio (619-625), tradizionalmente datata a poco prima del 625. L’adozione dei due duchi friulani tramite la ...
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SAN LEO (Mons Fereter; anche Feretrus, Feretratus)
G. Annibaldi
Centro abitato da cui il nome si estese a tutto il territorio circostante. Situato nella regione VI augustea, ed identificato comunemente [...] vi pose un forte presidio, nel 536, per difendersi dai Greci, dai quali fu infine conquistata e inclusa nella Pentapoli dipendente dall'esarca di Ravenna.
Bibl.: C.I.L., XI, p. 974, n. 6481-6488; H. Nissen, Ital. Landsk., Berlino 1883, p. 379; H ...
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L'anno 749 successe nel trono al fratello Rachi, il quale, stretto fra le necessità di una lotta a fondo con i Bizantini, reclamata da quello che si potrebbe chiamare il partito nazionale dei Longobardi, [...] che non si curasse dei patti stipulati, sia che credesse di poter esercitare, pur restando nei patti, i diritti dell'esarca, di cui egli doveva considerarsi, per il possesso di Ravenna, successore ed erede, esigeva dai Romani il gravoso tributo annuo ...
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DEUSDEDIT
Gherardo Ortalli
Appare per la prima volta nelle fonti note menzionato quale "magister militum" della Venetia nel quarto decennio del sec. VIII. Eracleese, figlio di Orso, che era stato duca [...] Ravenna quando questa era stata occupata dai Longobardi di Liutprando, non menzionino affatto le vicende che portarono alla fine dell'esarcato bizantino in Italia. Bisogna anzi aggiungere che a quel giro d'anni deve attribuirsi la largitio con cui il ...
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Città della provincia di Pesaro e sede vescovile; è sulla Via Flaminia, alla confluenza del Bosso e del Burano (bac. del Metauro), a 276 m. s. m., nel tratto N. della sinclinale camertina.
La popolazione [...] della città. I Longobardi distrussero questo fortilizio nel 571, ma nel 620 la strada era di nuovo libera per l'esercito dell'Esarca di Ravenna. Da allora, Cagli fece parte della Pentapoli e con essa, nel 751, passò ai Longobardi. Sconfitti questi da ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] à la fin du Xe siècle, Byzantion 61, 1991, pp. 340-364; P. Porta, Il centro del potere: il problema del palazzo dell'esarco, in Storia di Ravenna, II, 1, Dall'età bizantina all'età ottoniana, a cura di A. Carile, Ravenna-Venezia 1991, pp. 269-283 ...
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ORTONA
A. R. Staffa
Cittadina costiera abruzzese, in provincia di Chieti. Le frane succedutesi ai margini settentrionali dell'abitato medievale, con il crollo di quasi metà del Castello Aragonese, hanno [...] trasferimento a Ravenna del vescovo Blando, di cui nel 591 papa Gregorio Magno sollecitava la liberazione in una lettera all'Esarca.
La città era all'epoca divenuta un caposaldo bizantino ed era stata munita di fortificazioni nell'area del Castello ...
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Città della provincia di Frosinone, nel Lazio meridionale, posta a 460 metri di altezza, alla sommità di uno sprone tufaceo che domina il fondo della valle ove scorre il Sacco, ivi assai ampio: da ciò [...] la Porta Principe Umberto, e un terzo per la via Dante.
Nell'alto Medioevo fu governata, fino al sec. VIII, da tribuni eletti dall'esarca di Ravenna; sulla fine dell'VIII e per tutto il sec. IX, da duchi eletti dai papi; infine, a quanto pare, da ...
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BENEDETTO II, papa
Ottorino Bertolini
Figlio di un Giovanni, appartenente a famiglia romana, aveva percorso nel clero cittadino tutta la carriera ecclesiastica, dalla Schola cantorum sino all'ordinazione [...] 2 ag. 640) di condurre immediatamente l'eletto, in solenne corteo, ad insediarsi nel palazzo del Laterano.
La delega all'esarca d'Italia consentiva di abbreviare di molto la durata delle vacanze della sede pontificia; e da allora nessun imperatore l ...
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esarca
eṡarca s. m. [dal lat. tardo exarchus, gr. ἔξαρχος «comandante, capo»] (pl. -chi). – 1. Titolo dei dignitarî che, dalla fine del 6° alla metà dell’8° sec., governarono le province d’Italia e d’Africa per conto degli imperatori bizantini...
esarcato
eṡarcato s. m. [dal lat. mediev. exarchatus, der. di exarchus: v. esarca]. – 1. In senso ampio, territorio sottoposto alla giurisdizione di un esarca; fu in partic. nome del governatorato militare che dalla fine del sec. 6° alla metà...