Modificazione patologica dei tessuti indotta dall’azione di radiazioni ionizzanti in genere. Le lesioni più diffuse e più note sono quelle a carico dei tegumenti esterni (radiodermite, radioepitelite, [...] è particolarmente dura, le ulcerazioni, che si formano con relativa rapidità, hanno bordi ispessiti e il fondo ricoperto da un’escara dura, e sono più o meno profonde, potendo coinvolgere nei casi gravi il piano osseo. Si associa una sintomatologia ...
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Posizione che certi infermi assumono spontaneamente nel letto in determinate malattie. Il decubito è indifferente in condizioni normali, obbligato e quasi costante in certe affezioni. Ha allora valore [...] essudativi e pustolosi, a cui seguono i tipici fatti della cancrena con formazione di flittene a contenuto emorragico, dell'escara tipica.
3. Decubito acuto, o necrotico, o cancrenoso, che segue a lesioni gravi del sistema nervoso (paralisi di Landry ...
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Contusione
Giancarlo Urbinati
Si definisce contusione una lesione delle parti molli dell'organismo, provocata dalla compressione violenta, generalmente brutale e raramente prolungata, esercitata da [...] intensa e prolungata, tale da comprometterne definitivamente la vitalità, va incontro a necrosi con formazione di un'escara, che successivamente cade ed è sostituita da tessuto cicatriziale. Le contusioni profonde possono dar luogo a emorragie ...
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CINISELLI, Luigi
Renato G. Mazzolini
Nipote del chirurgo G. A. Brambilla, nacque nel 1803, da Gaspare ed Eleonora Brambilla, a Pavia. Qui compì i primi studi e si iscrissepòi all'università tra gli [...] quella positiva, e tale proprietà egli denominò "cauterizzazione per l'azione chimica dell'elettrico": ritenne infatti acida l'escara che si forma al polo positivo, alcalina quella che si forma al polo negativo. Distinse pertanto la galvanocaustica ...
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Ulcera
Mariapaola Lanti
Il termine ulcera (dal latino ulcus, affine al greco ἕλκος, "piaga") indica una soluzione di continuo, di forma rotondeggiante od ovale, della cute o delle mucose di rivestimento [...] di bolle che si rompono o di piccole ulcere con tendenza a confluire. Nella sede della lesione si evidenzia un'escara che, dopo essere caduta, lascia il posto a un'ulcerazione torpida, la quale può approfondirsi fino a raggiungere e coinvolgere ...
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TENUE, INTESTINO (intestinum tenue)
Mario Donati
È la porzione più lunga del canale intestinale; nell'uomo misura la lunghezza di circa 6-8 metri; il suo diametro, di circa 40 mm. nella parte iniziale, [...] e un osso dello scheletro addominale e quindi si perfora immediatamente o in secondo tempo per caduta dell'escara da contusione, o perché la compressione addominale esterna ha provocato lo scoppio di qualche ansa molto distesa da contenuto ...
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TIFO (dal gr. τῦϕος "torpore")
Cesare Frugoni
Il tifo o ileotifo o febbre tifoide è una malattia infettiva acuta a sintomi generali e locali (intestino) provocata da un germe che le è specifico, il bacillo [...] sono frequentemente infette. Le placche del Peyer presentano prima infiltrazione, poi necrosi con formazione di escare, e infine eliminazione delle escare e ulcerazione. Questa suole di solito guarire senza inconvenienti, ma a seconda del modo e ...
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Data la vastità attuale del concetto di infiammazione e la complessità delle infiammazioni cutanee, la parola ha assunto un significato molto esteso, in quanto nel gruppo delle dermiti entrano numerosi [...] , tubercolosi, lebbra, ecc.).
b) Dermatiti cancrenose in cui s'ha mortificazione di parti di cute con produzione d'escara (v. cancrena).
7) Dermatiti reattive riparative, nelle quali s'ha la così detta neoproduzione infiammatoria, con formazione del ...
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MERCURIALE, Girolamo
Giuseppe Ongaro
MERCURIALE, Girolamo. – Nacque a Forlì il 30 sett. 1530 da Giovanni e da Camilla Pungetti.
Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, conseguì il dottorato [...] possibilità di diagnosticare la malattia in base a sintomi specifici, come i bubboni, i carboni e l’antrace (l’escara che si forma intorno alle punture delle pulci). Anche se aspramente contestata dai medici veneziani e dai provveditori alla Sanità ...
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Infettive, malattie
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Si definiscono infettive le malattie determinate dalla penetrazione di un microrganismo patogeno all'interno di un organismo ospite. Il concetto [...] ormai quasi scomparsa nei nostri paesi che si manifesta, nella sede di inoculazione, con la tipica papula evolvente in escara e con segni generali. Tra i batteri anaerobi, Clostridium tetani è l'agente responsabile del tetano (v.). Le malattie ...
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escara
èscara s. f. [dal lat. tardo eschăra, gr. ἐσχάρα]. – In medicina, parte morta di un tessuto, separata dai tessuti sani circostanti, e destinata a essere eliminata e sostituita da una cicatrice.
escara
escàra s. f. [adattam. del gr. ἐσχάρα, da cui anche (attrav. il lat.) la voce prec.]. – In archeologia, il focolare domestico e l’altare per i sacrifici (il termine è già in Omero).