Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] di Cristo a livello di società, a sua volta strutturata in varî ministeri (cfr. I Cor. 12, 4-30). Anche l'attesa escatologica è da lui concepita non più soltanto con le antiche categorie profetiche del "giorno di Dio" (e della sua ira), ma anche con ...
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(gr. Θράκη) Regione della Penisola Balcanica ripartita tra la Grecia e la Turchia, in gran parte, e la Bulgaria, per un breve tratto. Si affaccia sul Mar Nero, sul Mar di Marmara e sull’Egeo. A O si considera [...] , suscettibile di un’ampia gamma di identificazioni. La sua natura è tuttora oggetto di discussione.
Circa le credenze escatologiche, i Traci, accanto alla concezione della morte come caduta in una condizione umbratile propria di molti popoli antichi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre la produzione didattica in versi non è riconducibile a un modello letterario [...] milanese Bonvesin de la Riva, autore di poemetti in quartine di alessandrini dedicati a racconti esemplari, descrizioni escatologiche (Libro delle Tre Scritture) e contrasti (ovvero dispute drammatizzate tra concetti opposti, come anima e corpo, Dio ...
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TOMMASUCCIO da Foligno
Antonio Montefusco
TOMMASUCCIO da Foligno (Tomasuccio). – Nacque nel 1319 nei pressi di Nocera Umbra da un padre di cui non si conosce il nome e da una certa Bona.
Senza fondamento [...] di poesie in volgare che lo rendono un’auctoritas di un vasto gruppo di produzioni in versi di stampo politico-escatologico, sviluppate e diffuse in particolare nell’epoca del grande scisma (Rusconi, 1979, pp. 143-184).
Gli sono attribuiti molti ...
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RUGGERO da Torrecuso
Francesco Surdich
RUGGERO da Torrecuso (Ruggero di Puglia o Ruggero Apulo). – Nacque fra il 1201 e il 1205 probabilmente nella cittadina di Torremaggiore, nella Capitanata, a circa [...] loro nell’immediato.
Naturalmente il racconto di Ruggero, in ossequio alle convinzioni riconducibili alle teorie apocalittiche, escatologiche e millenaristiche, allora largamente diffuse, che tendevano a considerare i mongoli un popolo satanico, non ...
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SIBILLA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
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. La Sibilla (l'etimologia del nome è sconosciuta) è una vergine, giovane ma talora pensata anche come decrepita, la quale quando viene ispirata e quasi posseduta [...] 531) non si ha l'incendio cosmico seguito dalla risurrezione, dal giudizio e dalla beatitudine dei pii sulla Terra (escatologia giudaica), bensì una battaglia tra le stelle, da alcuni qualificata come gnostica (Geffcken), ma che non è senza riscontri ...
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Nicola, figlio di Lorenzo taverniere e di Maddalena, lavandaia e acquaiola, nacque in Roma nel rione della Regola nel 1313 o nel 1314. Orfano di madre, visse presso parenti in Anagni, sino a venti anni, [...] 1348, quando, deluso, si rifugiò nelle solitudini dell'Appennino abruzzese, fra gli eremiti della Maiella. Là le vaghe tendenze escatologiche, ond'era stata animata l'opera sua, la cruda esperienza delle sue relazioni con la Chiesa, si alimentarono e ...
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MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] , che dalla fine del sec. 9° è attestata come istituzione ecclesiastica. In immediata connessione con l'ambito tematico escatologico del Paradies sono le raffigurazioni del leone e dell'agnello, che vennero separate l'una dall'altra in seguito agli ...
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BEATO di Liébana, Santo
J. Williams
Monaco ed esegeta, vissuto nella seconda metà dell'8° secolo. Si possiedono scarse informazioni sulla vita di B. e le notizie che è possibile trarre dalla sua opera [...] monastico dell'opera di B. per la lectio divina. B. scrisse probabilmente i Commentari spinto da motivazioni escatologiche, poiché secondo calcoli diffusi nella tradizione popolare relativi alla cronologia universale, la sesta età, l'ultima età ...
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LUDOVICO d'Angiò (Ludovico di Tolosa), santo
Andrè Vauchez
Secondogenito di Carlo d'Angiò, futuro re di Sicilia, e di Maria d'Ungheria, L. nacque a Brignoles nel febbraio del 1274 e trascorse l'infanzia [...] principi presuppone che esistevano reali affinità fra loro, anche se in L. non si trova alcuna eco delle concezioni escatologiche dell'Olivi. Sarebbe pertanto eccessivo fare di L. l'incarnazione dello "spirituale" francescano e si può pensare che, se ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
escatologico
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina e.; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi e., che riguardano o prospettano soluzioni...