CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] con la testimonianza di Ez. 9, 4ss., completata da Ap. 14, 1; 22, 13-14, la visione definitiva dell'agnello sull'escatologico monte Sion, insieme ai centoquarantaquattromila che portano sulla fronte il suo nome e quello del Padre suo; l'agnello è l ...
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ascesi
Giorgio Petrocchi
Sembra esser assente, nella Commedia, un esplicito impegno ad applicare al pellegrino D. tutte quelle forme di a. interiore (come l'orazione mentale, la meditazione sistematica [...] .), il completo resoconto di un'esperienza terrena, simboleggiata o ipotizzata nelle particolari e ben graduate esperienze del pellegrino escatologico.
È probabile che la fonte dell'a. dantesca sia nello schema ascetico di s. Tommaso (Sum. theol. II ...
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ineffabile
Sebastiano Aglianò
Oltre che nelle occorrenze sicure, è presente nella tradizione manoscritta come variante perfino alternativa, comunque costante, di ‛ infallibile ': cfr. Vn XXIX 3 (Barbi, [...] e D. torna più volte, nel corso della Commedia e soprattutto nel Paradiso, sulla grande difficoltà di riferire ciò che ha veduto nel suo viaggio escatologico (Pd I 4-6 Nel ciel che più de la sua luce prende / fu' io, e vidi cose che ridire / né sa né ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] indulgenze.
Lo scambio di idee con i monaci da lui tanto apprezzati lo indusse ad aprirsi sempre più al pensiero escatologico, il quale - sotto l'immediata influenza di Gioacchino da Fiore - aveva incontrato grande favore e fatto proseliti proprio in ...
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viaggio
Bruno Basile
Ricorre due volte nelle Rime e sette volte nella Commedia. In Rime LX 5 Certo il vïaggio ne parrà minore / prendendo un così dolze tranquillare, e CVI 36 [Vertute] lieta va e soggiorna, [...] : Allegoria).
Il campo semantico della parola è quindi polisemo, contiene in quest'accezione tutta dantesca la categoria dell'iter escatologico, del cammino morale che può conoscere un iter rectum e un iter devium e il cui ultimo obiettivo resta la ...
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Junger Deutscher Film
Giovanni Spagnoletti
Movimento cinematografico tedesco, nato negli anni Sessanta del Novecento nella Bundesrepublik Deutschland sulla scia della Nouvelle vague francese, con l'intento [...] attinto in varia e difforme misura tutti gli 'Oberhausener'. Senza sopravvalutarne l'importanza e malgrado il suo linguaggio escatologico, il Manifesto di Oberhausen non è stato solo un vuoto documento per almeno due motivi: perché identifica l ...
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metempsicosi
Dal gr. μετεμψύχωσις, comp. da μετά (prep. che indica il trasferimento), ἐν («dentro») e ψυχή («anima»). Credenza propria di alcune dottrine religiose secondo cui, dopo la morte, l’anima [...] all’uomo, la m. si inserisce nell’orfismo nel ciclo cosmico della generazione e del rinnovamento e in quello escatologico-soteriologico nella tradizione che va da Pitagora a Platone, passando per Empedocle (fr. 115, 117, 119). Nel Fedone (➔) (70 ...
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Genericamente, persona che, parlando per ispirazione divina, predice il futuro o rivela cose ignote alla mente umana; che ha cioè il dono della profezia. Questo appartenne anche alle donne (profetesse), [...] in parte irredentistico, ha il profetismo che si è sviluppato nella Polinesia e nella Melanesia, sempre con il motivo escatologico di una futura età aurea senza i Bianchi.
La mescolanza di istanze politiche, sociali, morali e religiose, che è ...
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Biblista e storico delle religioni francese (Ambrières, Marna, 1857 - Ceffonds 1940). Fu uno dei promotori del modernismo francese; entrò in conflitto con le autorità ecclesiastiche soprattutto dopo la [...] in quanto sviluppo, concretizzatosi in formulazioni dogmatiche, prassi liturgiche e organizzazione ecclesiastica, del primitivo messaggio escatologico di salvezza (l'annuncio dell'imminente regno di Dio è considerato da L. il nucleo essenziale ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] sedici capitoli, e si può dividere in tre parti: morale (I-VI), liturgica (VII-X) e disciplinare (XI-XV); il c. XVI è escatologico. La prima parte, che si inizia con la constatazione che "due sono le vie, una della vita e una della morte; e vi è gran ...
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escatologico
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina e.; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi e., che riguardano o prospettano soluzioni...
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...