(gr. αἱ Μοῖραι) Le dee del destino nella mitologia greca. In Omero la M. è una sola, ma già in Esiodo sono tre: Cloto, la ‘filatrice’ della vita; Lachesi, la ‘fissatrice della sorte’ toccata all’uomo; [...] è come una forza che frena il potere degli dei, espressione della fissità delle leggi fisiche e morali, come appare in Eschilo, soprattutto nell’Orestea, e anche in Sofocle. Successivamente i Greci concepirono il destino come placabile per mezzo dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il teatro greco
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro è uno dei centri della vita collettiva della polis greca, [...] svolgimento di rappresentazioni teatrali nella Sicilia greca; verosimilmente è qui che va per la prima volta in scena la tragedia che Eschilo (che a Siracusa risiede tra il 472 e il 468 a.C.) compone per celebrare la rifondazione di Catania ad opera ...
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BALDACCHINI GARGANO, Michele
Mario Quattrucci
Fratello di Francesco Saverio, nacque a Barletta l'11 febbr. 1803; morto dopo pochi anni il padre, si trasferì con il resto della famiglia a Napoli. La [...] della scuola purista, come si può rilevare sin dai suoi primi componimenti giovanili (alcuni versi e traduzioni da Eschilo) pubblicati su riviste dell'epoca. Pur mantenendosi lontano dalle polemiche letterarie, il B. fu sostenitore e collaboratore ...
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MACNEICE, Lewis
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato a Belfast il 12 settembre 1907. Laureatosi a Oxford, vi subì, in parte, l'influenza di W. H. Auden che ebbe compagno di studî. Fu poi (1936-40) [...] di liriche originali (Blind Fireworks, 1929; Poems, 1935; Out of the picture, 1937) con una pregevole traduzione dell'Agamennone di Eschilo. Nel 1938 pubblicò un nuovo volume di versi, The Earth compels, e un primo libro di critica, Modern poetry, in ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] come dimostrano i richiami già fatti sopra alle stoài ed alle case signorili del V-IV sec. a. C. A Siracusa il t. di Eschilo, con tipo di scena identico a quello di Atene, è preceduto da quello dei tempi di Epicarmo e di Formide, cioè della fine del ...
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scenografìa Insieme degli elementi, dipinti o plastici, presenti in uno spazio scenico.
Origini e sviluppo
Le origini della s. risalgono alla nascita del teatro. Aristotele considerò l'apparato scenico [...] o di azzurro; ma fu Sofocle che ebbe l'idea dello scenario dipinto, verso il 465 a.C., usato anche da Eschilo. La scena romana, derivata da quella greca ellenistica, raggiunse forme raffinate, soprattutto in funzione ornamentale. Dopo la scomparsa di ...
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(gr. Θυέστης) Mitico figlio di Pelope e di Ippodamia. Per aver insidiato il trono di Argo al fratello Atreo (della cui moglie, la cretese Aerope, era amante), visse a lungo in esilio. Al suo ritorno ad [...] dell’inganno, fuggì inorridito lanciando una maledizione sulla stirpe del fratello e tornò in esilio con il figlio Egisto, che poi riuscì a uccidere Atreo e a porre T. sul trono.
Il nucleo centrale della leggenda è narrato nell’Agamennone di Eschilo. ...
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Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, [...] 'Europe.
Opere
Fedele alla poetica del frammento e dell'incompiuto, oltre a testi di autori come Shakespeare, Brecht, Pirandello, Eschilo, e di contemporanei come Denis Roche, Jean-Christophe Bailly, J.-M. Le Clézio, ha messo in scena anche collages ...
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JORDAN, Wilhelm
Emma Mezzomonti
Scrittore tedesco, nato l'8 febbraio 1819 a Insterburg nella Prussia orientale, morto il 25 giugno 1904 a Francoforte sul Meno. Da studî teologici e naturalistici passò [...] 1852 al'54 il mistero Demiurgos, lungo poema filosofico in forma epico-drammatica, nella cui "annunciazione" sono chiamati Eschilo e Goethe a compiacersi con l'autore "loro erede".
Numerose allusioni alla sua fede evoluzionistica, ch'egli si vanta ...
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QUASIMODO, Salvatore (App. II, 11, p. 635)
Poeta; nel 1959 gli è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura.
Dopo il 1948 ha pubblicato le seguenti raccolte di liriche: La vita non è sogno, Milano [...] e con prefaz. di R. Sanesi, Parma 1960). Intensa è stata in questo periodo la sua attività di traduttore: da Eschilo (Le Coefore, Milano 1949); da Shakespeare (Romeo e Giulietta, ivi 1949; Riccardo III. Torino 1952; Macbeth, ivi 1952; La tempesta ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...