IPERBOREI (‛Υπερβόρειοι, Hyperborēi)
Angelo TACCONE
Roberto ALMAGIA
Di questo popolo, non menzionato da Omero, s'incomincia a parlare nella tradizione religiosa di Delfi e di Delo. Ma anche alla tradizione [...] privilegiato, particolarmente diletto a Diana e Apollo. Ma questa concezione si arricchisce poi ad opera di lirici e di tragici (Eschilo, ad es., e Pindaro), che giungono a presentarci il paese degl'Iperborei come una specie di doppio dell'isola dei ...
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Calzatura usata dagli attori, specie dai tragici, consistente in una specie di sandalo di legno dalla spessa suola, allacciato al piede o alla parte inferiore della gamba. La forma di questa suola, la [...] del coturno. Con l'andar del tempo, diminuì notevolmente. Secondo la tradizione l'uso del coturno fu una delle innovazioni introdotte da Eschilo.
La parola coturno nel sec. V a. C. è usata così da Erodoto (I, 155, VI, 125) come da Aristofane (Lysistr ...
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POLINICE (Πολυνείκης, Polynices)
Figlio, secondo la versione più nota della leggenda, di Edipo e di Giocasta, maledetto col fratello Eteocle dal padre nell'orrore del proprio riconosciuto incesto. Avendo [...] Tebe, P. scontratosi con Eteocle, lo uccide, e a un tempo ne riceve il colpo mortale (Sette a Tebe di Eschilo). Anche dopo morto, egli è causa di sciagura, ché la sorella Antigone, per avergli generosamente resi gli onori funebri, contravvenendo ...
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SCENOGRAFIA
P. E. Arias
Parola di derivazione greca (σκηνή = scena; γραϕία = pittura) che sta ad indicare tutti quegli accorgimenti destinati a dare l'illusione dell'ambiente nel quale si svolge l'azione [...] , come Zeus che tiene sulla bilancia le vite di Achille e Memnone avendo Teti ed Eos ai lati nella Psichostasìa di Eschilo. Sembra ad ogni modo che il theologèion fosse collocato sul tetto della scena e, a differenza della mechanè, avesse carattere ...
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KERKYON (Κερκυών)
E. Joly
Gigante figlio di Posidone o di Efesto (Hygin., 38, 158, 238) e di una figlia di Anfizione, fratellastro di Trittolemo (Paus., 1, 14, 2), padre di Alope. Per alcuni (Paus., [...] Atene presso suo padre. Le imprese di K. erano, probabilmente, argomento delle Παλασταί di Pratina e di un dramma di Eschilo. Tra le rappresentazioni del mito di K. oltre ad una metopa del cosiddetto Theseion, ricordiamo un sarcofago che si trova a ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] in quanto innovatore, accusato di avere avvilito la tragedia in confronto alla dignità artistica e alla solennità religiosa di Eschilo (a una "misoginia" di Euripide alludono in particolare le Tesmoforiazuse); e non è facile dire quanto in ciò A ...
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Scrittore e operatore artistico italiano (n. Barcellona Pozzo di Gotto 1937). Dopo le prime opere di poesia, in cui ancora si avvertono gli echi della tradizione illustre (Fiere del sud, 1956, e L'anteguerra, [...] di Emilio Isgrò (1975) e Marta de Rogatiis Johnson (1977), diversi testi drammatici, tra cui l'Orestea di Gibellina da Eschilo (Agamènnuni, 1983; I Cuèfuri, 1984; Villa Eumènidi, 1985), il romanzo Polifemo (1989). Nel 2017 l'artista ha pubblicato il ...
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REIZIANO
Giorgio Pasquali
Il maestro di G. Hermann, F. W. Reiz, osservò per primo che tutta una scena di Plauto, Aulul., III, 2, consta esclusivamente di versi formati da un dimetro giambico acataletto [...] anche quale elemento costitutivo, in poesia ben più severa, in odi di Pindaro e Bacchilide e in cantica di Eschilo, di Aristofane, e particolarmente di Euripide. Le forme predilette sono --⌣⌣-⌣̲ e ⌣⌣-⌣⌣-⌣̲; ancor maggior fortuna ha avuto la forma di ...
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Storico dell'antichità, morto a Roma il 9 aprile 1957. Dopo la caduta del fascismo che lo aveva rimosso dalla cattedra universitaria (1931) per essersi rifiutato di prestare giuramento di fedeltà al regime, [...] voll., Firenze 1939), seppe mirabilmente fondere la storia politica con quella culturale del popolo greco (e perciò vi sono capitoli su Eschilo, Pindaro, ecc., e persino su Fidia). L'opera giunge fino alla morte di Socrate (399 a. C.) quando, con la ...
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Figlio del Sole e di Merope o dell'oceanina Climene, o di Rhode figlia di Asopo, o di Prote (Proto) figlia di Neleo (o piuttosto Nereo). La forma più antica della leggenda è in Esiodo: F., a insaputa del [...] la morte, sono mutate in pioppi, le loro lacrime in ambra; Eridano diventa la costellazione del Fiume.
Non pare che Eschilo nel suo dramma Le Eliadi cambiasse di molto la materia esiodea; piuttosto egli trasportava Eridano nell'Iberia e lo chiamava ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...