BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] 'antichità, b. diventano i nemici della Grecia e della civiltà e la parola prende perciò un significato spregiativo: Eschilo e Sofocle sono gli energici assertori del concetto della superiorità degli Elleni sui b., considerati come razza inferiore ...
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Vedi CANONE dell'anno: 1959 - 1994
CANONE (v. vol. II, p. 311)
A. H. Borbein
La parola greca κανών designa in origine un'asta diritta, in particolare un utensile dei muratori: il regolo (o squadra), [...] vengono scherzosamente portati in scena fra gli altri anche κανόνες che servivano come strumenti di misura nella disputa fra Eschilo ed Euripide (Aristoph., Ran., 799). Lo stesso Euripide parla di κανών a proposito di scelte etiche (Eurip., Elect ...
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pena
Con riferimento alla giustizia umana, sanzione afflittiva comminata dall’autorità giudiziaria nel rispetto di precise disposizioni processuali a chi abbia commesso un reato.
Il concetto di pena [...] in quest’intreccio tra cosmologia, psicologia collettiva e sfera normativa, anzitutto, le rappresentazioni tragiche dell’antica Grecia: Eschilo, Sofocle ed Euripide, seppur con sfumature diverse, mettono in scena quel rapporto, non lineare e mai ...
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ELETTRA (᾿Ηλέκτα)
A. Comotti
Divinità in origine della luce, fu poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante, madre di Iride e delle Arpie, oppure una delle Pleiadi. Nella poesia, ma non nell'epos [...] vicenda di E. che, nell'opera dei tre grandi tragici, si colorisce via via di sfumature diverse (cfr. Le Coefore di Eschilo e l'Elettra di Sofocle). Singolare è il racconto di Euripide: dopo l'uccisione di Agamennone, per evitare che E. possa avere ...
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SIKINOS (ἡ Σίκινος)
Red.
Piccola e selvaggia isola delle Cicladi meridionali, tra Pholegandros ad O e Ios ad E; misura 14 miglia quadrate e mezzo. Sappiamo che nel 425-4 a. C. pagava 1000 dracme di tributo; [...] di Apollo Pizio in base ad un'iscrizione, inserita in tarde costruzioni vicine e che consiste in un decreto di prossenia in onore di Eschilo di Paro, posta nel santuario di Apollo Pizio, datandola con il tempio verso la fine del III o l'inizio del II ...
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Nascita della tragedia, La (Die Geburt der Tragodie aus dem Geiste der Musik)
Nascita della tragedia, La
(Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik) Opera (1872) di Fr. Nietzsche. L’autore, [...] ‘simbolici’: «l’unità con l’intima essenza del mondo si rivela in un’immagine di sogno simbolica» (2). Se in Eschilo il coro dionisiaco esprime il dissidio, la duplicità delle «passioni roventi», in Euripide, come in Socrate, si impone invece un ...
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Storico greco (Alicarnasso tra 490 e 480 a. C. - Atene 424 circa). Fu esule a Samo, poi tornò in patria quando cadde la tirannide, e di lì si recò ad Atene, dove conobbe e ammirò Pericle e fu amico di [...] ; ma riporta in parecchie occasioni informazioni orali. Per la battaglia di Salamina influirono certamente i Persiani di Eschilo. Inoltre documenti epigrafici, epigrammi, oracoli furono certo usati da E. che in complesso attinse soprattutto alla ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Egidio Bellorini
Letterato, nato ai Bagni di San Giuliano (Lucca) il 29 ottobre 1782, morto a Firenze il 20 settembre 1861. Si laureò in leggi a Pisa e visse poi a Firenze, [...] .
Buon conoscitore delle lingue classiche, tradusse fra l'altro l'epistola ovidiana di Saffo a Faone e alcune tragedie di Eschilo; ammiratore del Metastasio e del Monti, amico, in gioventù, di Giovanni Fantoni e del Foscolo (che dopo averlo forse ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] mancanza d'intimità, di unità nella popolazione. I tempi nei quali la poesia non solo di un Solone ma anche di un Eschilo si rivolgeva a tutto il popolo sono ormai passati. Per intendere e sentire la poesia ellenistica già del sec. III, diciamo pure ...
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Nacque a Pesaro da genitori libertini l'anno 170 a. C., passò la vita a Roma e giunse all'estrema vecchiezza. Era di piccola statura, ma d'animo fiero e superbo, e sentiva altamente di sé e dell'arte sua. [...] , Bacchae, Andromeda. Circa la metà delle tragedie di Accio deriva, quasi in egual misura, da Sofocle e da Euripide; ma anche Eschilo fu da lui imitato, come pure i poeti minori o dell'età ellenistica. Accio trattò con molta libertà i suoi esemplari ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...