FORTEGUERRI (Carteromaco), Scipione
Francesco Piovan
Nacque il 4 febbr. 1466 a Pistoia, in cappella di S. Paolo, da Domenico e da Angiolina di Piero. Era nipote del cardinale Niccolò Forteguerri, il [...] della Biblioteca Vaticana (Vat. lat. 3964, f. 32v) si apprende infatti che egli ebbe dal bibliotecario un manoscritto delle tragedie di Eschilo il 27 apr. 1485 e che lo restituì il 20 giugno. Il 26 maggio 1484 aveva intanto preso la prima tonsura e i ...
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ARGONAUTI
P. E. Arias
Sono designati con questo nome gli eroi che, secondo il mito, nella sua forma letteraria, parteciparono alla spedizione di Giasone per ricuperare il vello d'oro dell'ariete di [...] poeti ne trattarono, a partire da Pindaro nella IV Pitica fino ad Apollodoro, Apollonio Rodio, Callimaco, ai tragici (Eschilo nella trilogia di Argo, Ipsipile e Cabirii; Sofocle nelle Lemnie, Coichidi, Scizie, nel Fineo e nel dramma satiresco Amykos ...
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KER (Κήρ, Κῆρες)
G. Becatti
Genio malefico di morte. In Omero è un genio nero, odioso che uccide i mortali (μελαίνη, στυγερή, ὀλοή), ma vi compaiono anche schiere di Keres oscure le quali, come le Erinni [...] di Aristias era appunto intitolato Keres. Talvolta divengono anche genî benefici e finiscono inoltre per personificare l'anima dei morti; in Eschilo (fr. 279, p. 98 ss.) si ha la psychostasìa, la pesatura delle anime di Achille e Memnone da parte di ...
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OCEANO (᾿Ωκεανός)
H. Sichtermann
È in Omero (Il., xiv, 201) ancora l'origine non personificata di tutte le cose, rappresentato come un grande fiume (Il., xvi, 151) che scorre attorno alla terra. Questo [...] lì al sicuro (Il., xiv, 200 ss.) e ciò mette in luce un tratto caratteristico della sua natura. Nel Prometeo di Eschilo egli tenta di fare da intermediario tra Prometeo e Zeus, ma il suo ruolo non è chiaramente manifesto; una poesia ellenistica dice ...
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IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] con l'altro tema ciclico, anch'esso argivo, di Danao e delle Danaidi, a cui si sovrappone la versione dei tragici ateniesi Eschilo e Sofocle nelle cui opere I. ritorna di scorcio o in veste di protagonista (v. Aesch., Prom., 589 ss., Suppl.; Sophocl ...
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SIBILLA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
*
. La Sibilla (l'etimologia del nome è sconosciuta) è una vergine, giovane ma talora pensata anche come decrepita, la quale quando viene ispirata e quasi posseduta [...] a un sacerdozio.
Quanto alla qualità degli oracoli, la Sibilla è una profetessa di sciagure e sotto questo aspetto la Cassandra di Eschilo ne riproduce assai bene il tipo. Ciò si spiega tenendo conto del suo carattere popolare, in quanto il popolo è ...
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MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] attici rappresentavano M. in primo luogo, come grande maga, secondo l'antica tradizione epica. Nei drammi perduti di Eschilo, Sofocle e del giovane Euripide, M. appariva come una maga che rende giovani. Molto popolare era soprattutto l'insidia ...
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FINEO (Φινεύς, Phineus)
G. Cressedi*
2°. - Mitico re di Salmidesso in Tracia.
Avrebbe sposato dapprima, secondo una tradizione, una Cleopatra, figlia di Borea ed Orizia; però nella kỳlix di Würzburg [...] sul Trono di Amicle e nell'Arca di Cipselo (Paus., iii, 18, 15; V, 17, 11); una simile rappresentazione figurata Eschilo immagina nelle Eumenidi (50 s.). Un epigramma dell'Anth. Pal. (iii, 4) ricorda una raffigurazione in rilievo connessa con F. su ...
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Musicista italiano (Parma 1880 - Roma 1968). Si formò a Parma ed esordì nel 1908 con le musiche di scena per La nave di G. D'Annunzio. Fin dai primi anni di attività operò nella direzione di un rinnovamento [...] (1965). Scrisse anche le musiche di scena per La nave (1908) e La Pisanella (1913) di D'Annunzio, l'Agamennone di Eschilo (1930), Le Trachinie (1932) e l'Edipo a Colono (1936) di Sofocle, La festa delle Panatenee (1937); il mistero La sacra ...
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VETTORI, Pietro (Pier)
Giulio Reichenbach
Letterato, nato il 3 luglio 1499, da nobile e antica famiglia, a Firenze, dove mori il 19 dicembre 1585. Partecipò in gioventù alle vicende politiche della sua [...] . A lui erudito si debbono edizioni e commenti di Cicerone, di Terenzio, di Sallustio, di Aristotele, di Platone, di Eschilo, di Euripide, di Senofonte, di numerosissimi altri greci e latini; mentre ira gli scritti suoi di carattere non filologico ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...