Grecista (Reading, Berkshire, 1908 - Tarset, Northumberland, 1978), prof. univ. a Cambridge (1950-73), autore di numerosi e pregevoli studî sul mondo omerico, sulla poesia greca arcaica (Alcmane, poeti [...] eolici), su Eschilo, di cui dette una edizione (1972). Nell'ultimo decennio della vita pubblicò e commentò parecchi epigrammi della Antologia palatina. ...
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Poeta tragico greco della fine del 6º sec. a. C., principio del 5º, di cui sappiamo poco. Era ricordata una sua tragedia (o dramma satiresco): Alope. Concorse con Frinico, Pratina, Eschilo. In un verso [...] di un comico posteriore era detto re dei drammi satireschi. Ci resta qualche frammento ...
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MURRAY, Gilbert (XXIV, p. 73)
Filologo inglese, morto a Oxford il 20 maggio 1957.
Tra le sue ultime opere: Aristophanes, a study (Oxford 1933), l'edizione critica oxoniense di Eschilo (Aeschyli septem [...] quae supersunt tragoediae, Oxford 1937; 2ª ed. 1955), e Aeschylus, the creator of tragedy (Oxford 1951); aveva inoltre raccolto varî saggi in Greek Studies (Oxford 1946).
Bibl.: Necrologi di E. R. Dodds, ...
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Scrittore inglese (Bredfield, presso Woodbridge, Suffolk, 1809 - Merton, Norfolk, 1883). Pubblicò anonimi: Euphranor, a dialogue on youth (1851); Polonius, a collection of wise saws and modern instances [...] (1852); tradusse Calderón, Eschilo, Sofocle; ma l'opera cui resta affidata specialmente la sua fama è l'adattamento delle Rubā῾iyyāt di ‛Omar Khayyām (1859), elegante mescolanza di edonismo e di scetticismo, espressi in immagini e aforismi ricchi di ...
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(gr. Κράτος) Presso i Greci, mitica personificazione della forza. Secondo il mito riportato da Esiodo, nacque dal Titano Pallante e da Stige. Compare con Bia nel prologo del Prometeo legato di Eschilo. ...
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FILOTTETE (Φιλοκτήτης, Philoctetes)
A. Andrén
Eroe greco che ispiro piu volte gli artisti antichi.
Secondo il mito accennato già nell'Iliade ed elaborato poi specialmente nelle tragedie di Eschilo, Sofocle [...] ed Euripide, F. venne abbandonato dagli Achei nell'isola di Lemno durante la spedizione ellenica contro Troia, a causa di una piaga nauseabonda prodotta dal morso di un serpente; dopo aver vissuto per ...
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(gr. ᾿Αμυμώνη) Nella mitologia greca, nome di una delle Danaidi; insidiata da un satiro, fu salvata da Posidone che da lei poi ebbe il figlio Nauplio. Il mito fu trattato da Eschilo in un dramma satiresco [...] di cui restano frammenti ...
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ORESTE (῾Ορέστης, Orestes)
L. Guerrini
La figura di O., già nota in Omero come l'eroico vendicatore della morte del padre, assume una grandissima importanza con i grandi tragici, specialmente con Eschilo, [...] il terribile atto del matricidio e l'uccisione di Egisto, vendica il padre: "è la giustizia divina che trionfa" proclama Eschilo (Choeph., 9495). Ma immediatamente inizia per O. la persecuzione delle Erinni, che contro Apollo si contendono il destino ...
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Filologo classico (n. Varsavia 1900 - m. 1981); trasferitosi negli USA nel 1941 e naturalizzato nel 1946, insegnò nell'univ. di Urbana (Illinois) dal 1945. Si occupò della tradizione manoscritta di Pindaro, [...] Eschilo, Sofocle, Euripide. Tra le opere: De codicibus Pindaricis (1932); Pindari carmina cum fragmentis (1948; 2a ed. 1952); Studies in the manuscript tradition of Sophocles (1952); The byzantine manuscript tradition of the tragedies of Euripides ( ...
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PHOIBE (Φοίβη)
C. Gonnelli
3°. - Titana, figlia di Urano e di Gaia (Hesiod., Theog., 136).
Amata da Koios, fu madre di Latona e di Asteria (Hesiod., Theog., 404 ss.). Secondo Eschilo (Eum., 1 ss.) era [...] la proprietaria dell'oracolo delfico che dette in dono ad Apollo il giorno della sua nascita.
È rappresentata nell'ara di Pergamo, mentre con una fiaccola nella destra lotta contro un gigante. Dell'iscrizione ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...