Filologo (East Ruston, Norfolk, 1759 - Londra 1808), dal 1792 prof. di greco nell'univ. di Cambridge. Le sue note agli emendamenti al lessico Suida di J. Toup (1790) mostrano una profonda conoscenza dei [...] classici e l'acume della critica testuale. Opere principali: l'edizione di Eschilo (1795 e 1806) e di alcune tragedie di Euripide (Ecuba, 1797; Oreste, 1798; Fenicie, 1799; Medea, 1801). I suoi contributi furono riuniti in raccolte postume: ...
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Poeta tedesco (Stoccarda 1878 - Los Angeles 1948). Fece parte dapprima del cenacolo di Stefan George, poi subì l'influsso di Hofmannsthal, fornendo continuità alla sua opera lungo la linea di un'aspirazione [...] estetizzante; e difatti, coerentemente, tradusse in tedesco, oltre a opere di Gaspare Gozzi, Eschilo e Molière, la Francesca da Rimini (1903) e Forse che sì forse che no (1910) di D'Annunzio. Fu quasi esclusivamente autore di drammi storici dall' ...
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Filologo classico tedesco (Lubecca 1906 - Monaco 1986), prof. all'univ. di Amburgo dal 1954. Si è occupato di varî aspetti della cultura e della letteratura greca: il pensiero di Cratete di Pergamo; le [...] esperienze di viaggio di Pitea di Marsiglia; momenti del teatro tragico (in particolare Eschilo ed Euripide) e comico (Menandro); Omero. Tra le opere: Sphairopoiia. Untersuchungen zur Kosmologie des Krates von Pergamon (1936), Parateresis. ...
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Poeta e critico catalano (Barcellona 1893 - ivi 1959). Prof. di greco all'univ. di Barcellona (1934-39), membro dell'Institut d'estudis catalans, collaborò alla redazione del dizionario catalano di P. [...] Fabra i Poch; dal 1939 al 1946 visse in esilio in Francia. Traduttore (da Omero, Eschilo, Sofocle, Virgilio, Hölderlin, Rilke, Kavafis, ecc.), critico e saggista (Escolis i altres articles, 1921; Per comprendre, 1937), come poeta, dopo l' ...
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Filologo classico tedesco (Berlino 1888 - Oxford 1970); prof. a Kiel (1923), Gottinga (1928), Friburgo in Brisgovia (1931), Oxford (1935-1953). Delle sue numerose opere si ricordano: Plautinisches im Plautus [...] Iktus und Akzent im lateinischen Sprechvers (1928); Rome and Greek culture (1935); l'ed. dell'Agamennone di Eschilo (1950); Horace (1957); Beobachtungen zu Aristophanes (1962); Kleine Beiträge zur klassischen Philologie (2 voll., 1964), raccolta di ...
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Letterato (Udine 1516 - Padova 1567). Professò eloquenza a Lucca, Pisa, Venezia, Bologna e Padova, pubblicò classici antichi con note, compose dissertazioni di antichità romane, per alcune delle quali [...] ebbe una fiera polemica con C. Sigonio che aveva trattato gli stessi argomenti. Vanno ricordati la sua edizione di Eschilo (1552) e un trattatello sulla critica testuale (1557). La sua opera più famosa è però il trattato In librum Aristotelis de arte ...
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Scrittore romeno (Verria, Macedonia, 1868 - Bucarest 1957). Autore di uno Studiu asupra elementului grec antefanariot în limba română ("Studio sull'elemento greco pre-fanariota nella lingua romena", 1894) [...] e di varî volumi di versi, si è imposto soprattutto come eccellente traduttore dal greco: Iliade (1916), Odissea (1924), tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide. ...
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Letterato greco di Eraclea sul Mar Nero (fine del 4º sec.-3º sec. a. C.), concittadino e rivale di Eraclide Pontico, detto peripatetico; ma dei peripatetici egli sviluppò soprattutto la tendenza agli studî [...] di storia letteraria e di biografia; con i suoi lavori storico-letterarî sui principali poeti da Omero a Eschilo (se ne hanno scarsi frammenti soprattutto in Ateneo), C. fu il fondatore delle leggende biografiche sui grandi poeti della letteratura ...
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Grecista francese (Chartres 1913 - Parigi 2010), prof. di lingua e letteratura greca all'univ. di Parigi (1957-73), quindi (1973-84) docente al Collège de France; membro dell'Académie des inscriptions [...] lettres (1975) e dal 1988 dell'Académie Française. Di particolare interesse i suoi studi su Tucidide, il teatro di Eschilo e di Euripide, la storia delle idee in Grecia, tutti caratterizzati da un'accurata ricerca critico-filosofica. Tra le sue ...
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Secondogenito di Dinomene, dopo essere stato posto al governo di Gela dal fratello Gelone, gli succedette nel 478-77 a. C. nella signoria di Siracusa. Venuto in conflitto con il fratello minore Polizelo, [...] il successore di Terone, Trasideo. Morì nel 466 e fu sepolto in Etna. Ebbe una corte splendida ove convennero Eschilo, Pindaro, Simonide, Bacchilide, Epicarmo. Partecipò ai giochi di Delfi e d'Olimpia, in cui i suoi cavalli riportarono vittorie ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...