GIACOMELLI, Michelangelo
Laura Asor Rosa
, Figlio di Sebastiano e di Camilla Jacopetti, nacque a Pistoia l'11 sett. 1695. Fin da piccolo fu instradato nello studio dei classici latini e greci dallo [...] e di Calliroe, libri ottotradotti dal greco, Roma 1752 e 1756, Venezia 1755; Prometeo legato. Tragedia d'Eschilo volgarizzata e con annotazioni sul testo greco illustrata, Roma 1754), giudicate con favore dai critici contemporanei. Tradusse inoltre ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] latini: In grammaticos (in Opere, XXXI)e In homerolatras (ibid., XXXIII).
Sono di questi anni anche la traduzione del Prometeo di Eschilo, eseguita per conto di Paolo Brazzolo, un mecenate di Padova, e di sette Odi di Pindaro, entrambe edite (s. l ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] uscirono presso Laterza, su indicazione di Luigi Russo, la traduzione Le Donne di Trachis e I tragici greci. Eschilo, Sofocle, Euripide (Bari); del 1935 è la notevole monografia Sofocle (Messina-Milano), nella prefazione della quale dichiarava: «Il ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] umanistica del L.: tra l'altro, egli si riferisce a "emendationi de Luciano" richieste a Calliergi, a un Eschilo manoscritto procuratogli da Vettori (sarebbe stato invece Cola Bruno a fargli avere "due Xenophonti"), ai contatti con personaggi quali ...
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PONTANI, Filippo Maria
Anna Meschini Pontani
PONTANI, Filippo Maria. – Nacque a Roma il 17 giugno 1913, primogenito di Guido e di Maria Capello.
Guido (1881-1964), impiegato postale, con la distinzione [...] neoellenista Giorgio Zoras, e discusse con Festa, il 2 luglio 1935, una tesi dal titolo Studi sul pensiero religioso di Eschilo nei drammi precedenti all’Orestea, ottenendo il massimo dei voti. Determinante fu il rapporto con Zoras, che dette forma e ...
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MANCINI, Augusto
Filippo Maria Pontani
Nacque a Livorno il 2 marzo 1875 da Natale, negoziante in cappelli, e da Angiola Benvenuto.
Dopo gli studi liceali a Livorno, dove ebbe come insegnante di lettere [...] vivaci traduzioni (non scevre di toscanismi) da Persio e da Aristofane, e di diversi commenti scolastici di opere classiche (Eschilo, Euripide, Orazio, Virgilio; il più noto e riuscito è senz'altro quello alle Georgiche [Palermo 1908]). Pure per la ...
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LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] del politeismo in Grecia; la Congettura intorno all'alfabeto greco; Dell'istituzione della vera tragedia greca per opera di Eschilo, poi edite nel terzo volume delle Opere, e soprattutto il Saggio d'osservazioni sopra un'opera recentemente pubblicata ...
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PENNISI, Francesco
Graziella Seminara
PENNISI, Francesco. – Nacque ad Acireale (Catania) l’11 febbraio 1934 da Agostino e da Agata Francica-Nava, in una famiglia aristocratica.
La formazione intellettuale [...] citazioni da Baudelaire e Ferdinando Gravina di Palagonia), Roma 1982. Musiche di scena per le Orestiadi di Gibellina (Eschilo): Agamennone, 1983; Le Coefore, 1984; Le Eumenidi, 1985; musiche di scena per La foresta-radice-labirinto (Italo Calvino ...
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CANTARELLA, Raffaele
Piero Treves
Nato a Mistretta (Messina) il 25 apr. 1898 da Francesco e da Eva Rebeck, trascorse la giovinezza a Salerno, ove il padre fu a lungo insegnante di lettere classiche [...] "i primordi della tragedia", ma nega vi sia un rapporto, se non esterno e formale, fra tragedia preeschilea ed Eschilo, in virtù del suo genio poetico vero creatore della tragedia. Né vede alcuna continuità fra commedia "anticas, o aristofanesca ...
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FAVARA, Alberto
Nicola Balata
Nacque a Salemi (Trapani) il 1º marzo 1863, quinto di sei figli, da Simone e Francesca Maria Mistretta Verderame, cugini di primo grado appartenenti ad una famiglia di [...] di analogie non trascurabili fra ritmi popolari siciliani ed esametro omerico, fra danze popolari dell'isola e ritmi di Eschilo, Saffò, Aristofane. Si trattava insomma di quella ipotesi circa la diretta fifiazione dei canti popolari siciliani dalla ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...