PEDIASIMO, Giovanni
Silvio Giuseppe Mercati
Filologo bizantino del sec. XIII-XIV. Diacono e cartofilace di Achrida, compose, in relazione col suo insegnamento, numerosi trattati in parte ancora inediti.
Sono [...] da ricordare: scolî parafrastici e grammaticali allo Scudo di Eracle (le allegorie alla Teogonia sono di Giovanni Galeno); esegesi alla Siringa di Teocrito; uno scritto sulle dodici fatiche di Ercole e sulle nove Muse; scolî ai due primi libri degli ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] tendenze si manifestano sia negli aspetti generali che connotano la filosofia nei secoli IV-VI d.C., ossia esegesi scolastica e approccio teologico, sia sul piano dottrinale, specificamente nell’articolazione del quadro metafisico e dei principi che ...
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Giambullari, Pier Francesco
Giancarlo Mallacurati
Il letterato e storico fiorentino (1495 - 1555) inaugurò, con il suo programma di un commento alla Commedia (di cui parla già nel 1538, tre anni prima [...] dell'esordio dell'Accademia Fiorentina), una stagione tra le più dense che l'esegesi dantesca abbia avuto: quella che si sviluppò nei circoli accademici fiorentini dal 1540 al 1580 circa, ed ebbe per carattere primo un totale abbandono alla lezione ...
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Scrittore e teologo nato il 25 aprile 1819 a Rottum (presso Biberach in Svevia), morto il 3 novembre 1875. Fu ordinato prete il 29 agosto 1842, e due anni più tardi destinato all'insegnamento. Fu professore [...] ordinario di teologia morale e di esegesi del Nuovo Testamento alla università di Tubinga dal 1850 fino alla sua morte. Dal 1851 collaborò attivamente alla rivista Theologische Quartalschrift di Tubinga e ad altre del genere. In morale, fu seguace e ...
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Filologo greco della Misia, allievo a quanto pare di Aristarco, anzi, secondo una tradizione, detto appunto Issione per l'ingratitudine dimostrata verso il maestro. Giacché contro di lui scrisse due libri: [...] Πρὸς τὰς ἐξηγησεις 'Αριστάρχου τοὺς ἠϑετεμε0νους στίχους: sull'esegesi omerica il primo, e forse è la stessa opera che la 'Εξήγησις εἰς "Ομηρον citata da Suida; sulle atetesi omeriche il secondo. Di fatto, dove egli è citato, interpreta o legge di ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. ι, p. 893 e S, p. 99)
P. E. Arias
Gli studi recenti sui vasi a., oltre a operare una revisione critica delle attribuzioni, esaminano [...] . E. Arias, Problemi stilistici ..., cit., p. 157 ss.; Boardman, I, pp. 12-15; M. Prange, op. cit., pp. 21-25. - Sulla esegesi del cratere orvietano del Louvre: E. Simon, Polygnotan Painting and the Niobid Painter, in AJA, LXVII, 1963, pp. 46 ss., 61 ...
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Mazzoni, Francesco
, Studioso di D., nato a Firenze nel 1925, professore di filologia dantesca nell'università di Firenze (dal 1967), presidente della Società Dantesca Italiana (dal 1968). Allievo di [...] M. Casella e di G. Contini, ha al suo attivo numerosi importanti studi e ricerche di filologia ed esegesi dantesca: sull'autenticità dell'epistola a Cangrande e della Quaestio, sui primi commenti trecenteschi alla Commedia, sul testo delle epistole, ...
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castellano
Luigi Vanossi
. Il vocabolo è in Fiore CI 12 e castellan mi fo e forestiere, che riproduce " Or sui chastelains, or forestiers ", Roman de la Rose 11193. Il termine designava sia il " feudatario [...] ", il signore di un castello, che il " governatore militate " di una fortezza. Contro l'esegesi più diffusa (Petronio; Dizion. del Battaglia), pare preferibile il secondo valore, per mantenere il parallelismo con forestiere: sia che a quest'ultimo si ...
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Ārāṇyaka Grande raccolta della letteratura vedica («libri delle selve»), successiva ai quattro Veda. Come i Brāhmaṇa, dei quali possono essere considerati la parte esoterica (il nome si riferisce al fatto [...] alla letteratura anacoretica nelle selve), prendono le mosse dal sacrificio vedico, ma in luogo di esaurirsi nella pura esegesi, impostano le prime linee di un’interpretazione a carattere mistico e simbolico dei fatti liturgici, secondo una tendenza ...
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Orientalista (Stoccarda 1821 - Tubinga 1895), prof. nell'univ. di Tubinga (1848); aveva studiato lingue orientali in quella università, dedicandosi poi più specialmente al sanscrito, da lui approfondito [...] durante successive permanenze a Parigi, Londra e Oxford. La sua produzione scientifica concerne quasi esclusivamente l'antica letteratura vedica e annovera opere importanti per l'esegesi del Ṛgveda e dell'Atharvaveda. ...
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esegesi
eṡegèṡi (alla greca eṡègeṡi) s. f. [dal gr. ἐξήγησις, der. di ἐξηγέομαι «guidare, spiegare, interpretare»]. – Propriam., l’esposizione dichiarativa di un testo, in cui si compendia e si conclude l’attività critica dell’interprete;...
esegetico
eṡegètico agg. [dal lat. tardo exegetĭcus, gr. ἐξηγητικός] (pl. m. -ci). – Di esegesi, espositivo, esplicativo: note e., commento e., lezioni e.; che concerne l’esegesi: studî, lavori esegetici. ◆ Avv. eṡegeticaménte, con riguardo...