Gesuita (Xaronval, Lorena, 1589 - Pont-à-Mousson 1655); insegnò all'univ. di Pont-à-Mousson di cui scrisse la storia rimasta però incompleta; pubblicò la Parafrasi del Vangelo di Giovanni di Nonno di Panopoli [...] (1623); scrisse commenti a Virgilio e il Pharus Veteris Testamenti sive sacrarum quaestionum libri XV (1648), che è la sua più notevole opera di esegesi. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi secoli dell’alto Medioevo la prosa sacra si era limitata quasi esclusivamente alla produzione [...] di tutti gli aspetti della complessa vicenda intellettuale, spirituale e operativa di Gregorio Magno, per il quale essa è oggetto di esegesi, fonte e sostegno di ogni discorso su Dio e base stessa della vita monastica (la vita del monaco può essere ...
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LUZZATTO, Samuel David
Umberto Cassuto
Ebraista, nato a Trieste il 22 agosto 1800. Nel 1829 si trasferì a Padova come insegnante nel Collegio rabbinico lombardo-veneto, nel quale ufficio rimase fino [...] 1865. Fu uno dei fondatori della moderna scienza del giudaismo. I suoi meriti principali sono nel campo dell'esegesi biblica, dove, nonostante il suo atteggiamento troppo rigidamente conservatore, la sua magistrale padronanza della lingua e il suo ...
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Orientalista ed esegeta biblico tedesco, nato a Dörrenzimmern il 16 ottobre 1752, morto a Gottinga il 27 giugno 1827. Insegnò dal 1775 lingue orientali a Jena, quindi nel 1788 passò all'università di Gottinga. [...] Fu uno dei primi studiosi protestanti a richiamare l'attenzione sull'importanza dei libri deuterocanonici; nell'esegesi, specialmente neotestamentaria, instaurò il metodo della spiegazione naturalistica dei miracoli.
Scritti: Fra le molte sue opere ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] grandi e in quelli quotidiani. La legge biblica è il terreno sul quale si cimenta l'arte del commento, dell'esegesi, dell'illustrazione, laddove essa sembra oscura. L'ebraismo si configura pertanto come una tradizione di testi e una successione di ...
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Esegeta luterano (Gotha 1800 - Hannover 1873). Dal 1841 al 1865 ebbe importanti incarichi ufficiali nella chiesa luterana di Hannover. La sua fama scientifica è affidata al Kritisch-exegetischer Kommentar [...] paoline: opera che si raccomandava per la ricchezza e la felice scelta del materiale, specie nella storia della esegesi (compariva nel 1873-85 una traduzione inglese); continuamente rielaborata nelle sue parti da nuovi studiosi tedeschi, è rimasta ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] inni del Ṛgveda; un s. classico, il s. per eccellenza, nella forma regolata e codificata dagli stessi brahmani in funzione dell’esegesi religiosa, ma anche dall’opera di grammatici, primo per importanza Pāṇini (5°-4° sec. a.C. ca.); un s. ieratico ...
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GODET, Frédéric-Louis
Joseph Engert
Teologo protestante svizzero, nato il 25 ottobre 1812 a Neuchâtel, morto ivi il 29 ottobre 1900. Nel 1837 fu vicario a Valangin; negli anni 1838-44 professore di [...] III, con cui fino alla morte mantenne amichevole corrispondenza; negli anni 1850-66 pastore a Neuchâtel e professore d'esegesi del Nuovo Testamento all'Accademia di stato. Passò a far parte dell'Église indépendante costituitasi nel 1873, che pareva ...
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PASCHETTO, Paolo Antonio
Silvia Silvestri
– Nacque a Torre Pellice (Torino) il 12 febbraio 1885, terzogenito di Enrico, pastore valdese originario di Prarostino, e di Luigia Oggioni, milanese, di famiglia [...] libera italiana.
Il padre, diplomatosi in teologia a Ginevra, fu chiamato nel 1889 a Roma per insegnare ebraico ed esegesi biblica nella facoltà teologica metodista e poi in quella battista (cfr. Paschetto, in Paolo Paschetto. 1885-1963, 1985, p ...
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sovrasenso
Andrea Mariani
Unica occorrenza in Cv II I 6, in contesto poco chiaro, e corrotto: D. spiega quali siano i quattro sensi secondo i quali le scritture si possono intendere e deonsi esponere; [...] (litterale, allegorico, morale) ne esiste un quarto, che D. chiama, con parola greca, anagogico (termine tecnico dell'esegesi biblica), aggiungendo, a mo' di spiegazione: cioè sovrasenso; e questo è quando spiritualmente si sporse una scrittura, la ...
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esegesi
eṡegèṡi (alla greca eṡègeṡi) s. f. [dal gr. ἐξήγησις, der. di ἐξηγέομαι «guidare, spiegare, interpretare»]. – Propriam., l’esposizione dichiarativa di un testo, in cui si compendia e si conclude l’attività critica dell’interprete;...
esegetico
eṡegètico agg. [dal lat. tardo exegetĭcus, gr. ἐξηγητικός] (pl. m. -ci). – Di esegesi, espositivo, esplicativo: note e., commento e., lezioni e.; che concerne l’esegesi: studî, lavori esegetici. ◆ Avv. eṡegeticaménte, con riguardo...