Ravasi, Gianfranco. – Ecclesiastico italiano (n. Merate, Lecco, 1942). Ordinato sacerdote nel 1966, ha perfezionato gli studi biblici alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico. [...] Esperto biblista ed ebraista, è stato prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Attualmente è presidente del Pontificio Consiglio della ...
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Nome dell'ebraista Giuda Mordechai (Carpentras 1575 circa - Parigi 1650), dopo la conversione dal giudaismo e il battesimo ad Aquino. Tornato in Francia nel 1610 circa, si dedicò, a Parigi, all'insegnamento [...] della lingua ebraica e all'attività scientifica: assisté M. Le Jay nell'edizione della Bibbia poliglotta parigina, pubblicò un grande dizionario ebraico e aramaico, tradusse in ebraico il Nuovo Testamento e scrisse sull'esegesi rabbinica dell'Antico. ...
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GAUO (Γαῖος, Gaius)
Guido Calogero
Filosofo platonico della prima metà del sec. II d. C. Fu uno dei rappresentanti più notevoli del cosiddetto medio platonismo e dalla sua scuola uscirono Albino (v.), [...] le scarsissime notizie che ci restano circa il suo pensiero.
Frutto delle sue lezioni, rivolte principalmente all'esegesi platonica, furono le ‛Υποτυπωσεις Πλατωνικών δογμάτων (Lineamenti della dottrina di Platone), pubblicate in nove libri da Albino ...
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SANDAY, William
Teologo anglicano, nato a Holrne Pierrepont, presso Nottingham, il 10 agosto 1843, morto a Oxford il 16 settembre 1920. Studiò a Oxford, dove nel 1866 divenne fellow del Trinity College, [...] di attività pastorale in varî luoghi, divenne principal della Bishop Hatfield's Hall a Durham (1876-83), poi professore di esegesi a Exeter (1883-95), quindi di teologia (Lady Margaret professor of divinity; 1895-1919) nell'università di Oxford.
Si ...
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Ebraista ungherese, nato il 12 gennaio 1850 a Liptó-Szent-Miklós (ora Liptovsky Sväty Mikulàš), morto il 25 dicembre 1913 a Budapest. Dal 1877 fino alla morte fu insegnante nel seminario rabbinico di Budapest, [...] ne fu direttore. Fu uno dei più insigni e dei più fecondi scienziati dell'ebraismo moderno. Sulla storia dell'esegesi biblica, sulla storia degli studi linguistici ebraici nel Medioevo e sulla Haggādāh scrisse opere fondamentali. Monumentale è la ...
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La donazione di Costantino nel dibattito politico ed ecclesiastico (secoli XIII-XVII)
Riccardo Fubini
Un presupposto sussisteva nelle dotte disquisizioni otto e novecentesche sulla credenza medievale [...] per le quali si richiama all’autorità di san Tommaso e di Aristotele62. Ma, al di là dei singoli punti dell’esegesi, il Panormitano rappresenta in sé medesimo il punto di crisi della vecchia scuola nel divario fra il magistero giuridico-canonistico e ...
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ALBERTI (Alberto, De Albertis), Alberto
Pietro Pirri
Nacque a Pergine (Valsugana nel Trentino) il 29 luglio 1593 da Giuseppe, patrizio goriziano, e da Maddalena Ontertolera, trentina. Conseguito a Padova [...] il 15 sett. 1615. Fece la professione di quattro voti il 28 ott. 1630. Insegnò per molti anni retorica, matematica ed esegesi biblica al collegio Brera di Milano. Dal 1651 lo si trova alla Casa professa di S. Fedele, impiegato in ministeri spirituali ...
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L'archeologia dell'Asia Centrale. Introduzione
Ciro Lo Muzio
Sebbene i progressi della ricerca archeologica rendano evidente la sua specificità culturale, l'Asia Centrale rimane una regione dai contorni [...] geografico. È una terra di mezzo che ha richiesto agli specialisti lo sforzo di rinunciare a modelli interpretativi consolidati dall'esegesi di altre civiltà del mondo antico. La storia dell'Asia Centrale preislamica, per lo meno di una sua ampia ...
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Filosofo italiano (Belgirate, Novara, 1915 - ivi 2008), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia (1962-63) e quindi (dal 1964) di storia della filosofia nell'univ. di Roma. Studioso dell'esistenzialismo, [...] rielab. col titolo Storia dell'esistenzialismo, 1971), è pervenuto alla teorizzazione di una "ontologia semantica", come esegesi di grandi esperienze artistiche, morali, religiose, creatrici del linguaggio di nuove civiltà (Verso una nuova ontologia ...
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Nato verso il 330 ad Antiochia o a Tarso, fu vescovo di Tarso dal 378 fino alla morte, avvenuta verso il 392. S. Girolamo nel De viris illustribus lo accusa d'essere restato estraneo alla cultura classica, [...] mentre sappiamo che studiò nelle scuole di Antiochia e d'Atene. Tuttavia si dedicò specialmente alla teologia e all'esegesi della Scrittura, in cui divenne eccellente. L'oscurità di certe sue espressioni dogmatiche circa la divinità di Cristo si può ...
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esegesi
eṡegèṡi (alla greca eṡègeṡi) s. f. [dal gr. ἐξήγησις, der. di ἐξηγέομαι «guidare, spiegare, interpretare»]. – Propriam., l’esposizione dichiarativa di un testo, in cui si compendia e si conclude l’attività critica dell’interprete;...
esegetico
eṡegètico agg. [dal lat. tardo exegetĭcus, gr. ἐξηγητικός] (pl. m. -ci). – Di esegesi, espositivo, esplicativo: note e., commento e., lezioni e.; che concerne l’esegesi: studî, lavori esegetici. ◆ Avv. eṡegeticaménte, con riguardo...