Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] , il primo periodo ellenistico fu caratterizzato anche da un acceso interesse per il passato: per la storia della medicina, per l’esegesi delle opere di Ippocrate e per le teorie e le pratiche di molti altri precursori. La proliferazione di testi di ...
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Scritti d'arte del Cinquecento – Introduzione
Paola Barocchi
L'interesse sempre più vivo per la «retorica», stimolato dalle riflessioni strutturali, ha avuto anche in campo figurativo un'eco sensibile. [...] , oltre il Doni, il Lollio (1544), il Della Porta (1592) ecc.
Ma il raro e l'inedito non mirano in questa esegesi a preziosità marginali; essi collaborano ad un contrappunto più largo e il più possibile articolato. Ad ogni sezione, seguendo l'esempio ...
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Girolamo (lat. Hieronlamus) Padre della Chiesa (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 ca
Betlemme 419), santo.
La formazione letteraria
Di un’agiata famiglia cristiana, G. si recò a Roma giovanissimo, [...] su Geremia ed Ezechiele (ne tradurrà in seguito due sul Cantico dei Cantici e 32 su Luca), e si appassionò all’esegesi origeniana.
L’esegesi biblica
Nel 382, con Paolino ed Epifanio di Salamina, G. si recò a Roma e partecipò al concilio indetto da ...
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CAPONSACCHI DI PANTANETO, Piero
Roberto Ricciardi
Nacque ad Arezzo da nobile famiglia nella prima metà del XVI sec. e giovanissimo entrò a far parte dell'Ordine francescano. Si orientò prevalentemente [...] sillogismi sono ancora rigidamente normative e scolastiche. Il C. comunque dedicò in prevalenza i suoi studi all'esegesi biblica e neotestamentaria, pubblicando a Firenze, nel 1571, un'opera intitolata Observationes in Cantica Canticorum, e curandone ...
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Fubini, Mario
Luciana Martinelli
Critico letterario (n. a Torino nel 1900), professore alla Scuola Normale di Pisa. Anche nel campo dantesco è venuto sperimentando le indicazioni del suo importante [...] considera nei loro " tragici effetti ", nei loro " movimenti remoti ". Così, attraverso lo stesso tipo d'indagine, il F., nell'esegesi del canto XXVI dell'Inferno, può sottrarre Ulisse al romantico mito dell'eroe ammirato da D. poeta in contrasto col ...
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GIOACCHINO da Fiore
Mario Niccoli
Profeta calabrese, una delle figure più notevoli della spiritualità cristiana durante il Medioevo.
Scarsissimi i dati biografici che si possono ricavare dagli scritti [...] di Lione (sec. V), l'originalità di G. è nella visione arditissima di rinnovamento religioso cui asserve la sua esegesi.
G. non è un teologo: mentre Abelardo, i Vittorini e Pier Lombardo, prospettavano il mistero trinitario come esempio tipico ...
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BRUGI, Biagio
Alessandro Coletti
Nacque a Orbetello il 13 ag. 1855 da antica famiglia di magistrati e giuristi originaria di Bruges. Nel 1875 si laureò in giurisprudenza a Pisa, dove nei corsi di diritto [...] e filosofico, che prelude alla tesi della "continuità del diritto romano" nel Medioevo, e la riproposta dell'esegesi romanistica come esegesi "pandettistica". Gli studi del B. sboccarono per questa via in opere di vasto impegno civilistico come le ...
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Dionisi, Gian Giacomo
Steno Vazzana
Scrittore (Verona 1734-1808). Nel gruppo degli studiosi veronesi, che primi in Italia nella seconda metà del Settecento applicarono al problema del testo dantesco [...] il testo e a definire il significato delle parole, la conoscenza storica è la base a indagini di carattere generale, a un' esegesi che scenda alle idee e a una visione coerente del mondo dantesco. Tali i saggi rivolti a fissare la datazione delle ...
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Speroni, Sperone
Michele Messina
Medico, filosofo, letterato (Padova 1500-1588), una delle figure di maggior spicco del fervido aristotelismo padovano, che si mescola e succede alla corrente platonico-fiorentina [...] sec. XIV al XVI, Firenze 1958; A. Vallone, L'interpretazione di D. nel Cinquecento, ibid. 1969, 135 ss.; ID., Aspetti dell'esegesi dantesca nei secoli XVI e XVII attraverso testi inediti, Lecce 1966, 61-127; M. Marti, S. S. retore e pensatore, in Dal ...
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Poeta e scrittore mistico spagnolo (Belmonte, Cuenca, 1527 - Madrigal de las Altas Torres, Ávila, 1591). Ripensò la dottrina mistica e fu poeta delle solitudini e dei silenzi, ricercando nelle sue Poesie [...] rimase in prigione sino al 1576. Tenne l'insegnamento di filosofia morale e, dal 1579 sino alla morte, quello di esegesi biblica.
Opere
Alle sue interpretazioni dei libri sacri (Exposición del libro de Job del 1565, pubbl. nel 1779) vanno affiancate ...
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esegesi
eṡegèṡi (alla greca eṡègeṡi) s. f. [dal gr. ἐξήγησις, der. di ἐξηγέομαι «guidare, spiegare, interpretare»]. – Propriam., l’esposizione dichiarativa di un testo, in cui si compendia e si conclude l’attività critica dell’interprete;...
esegetico
eṡegètico agg. [dal lat. tardo exegetĭcus, gr. ἐξηγητικός] (pl. m. -ci). – Di esegesi, espositivo, esplicativo: note e., commento e., lezioni e.; che concerne l’esegesi: studî, lavori esegetici. ◆ Avv. eṡegeticaménte, con riguardo...