Sanscritista e linguista (Pietroburgo 1815 - Lipsia 1904), discepolo a Berlino di F. Bopp, a Bonn di A. W. Schlegel e di Chr. Lassen; nel 1842, rientrato a Pietroburgo, fu nominato membro dell'Accademia [...] , perfezionandolo, il Sanskrit-Wörterbuch in kürzerer Fassung (1879-89). L'indologia gli è inoltre debitrice di edizioni e versioni di testi letterari, di un'ampia raccolta di sentenze e di un'edizione ed esegesi dell'opera del grammatico Pāṇini. ...
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VALCKENAER, Ludwig Caspar
Filologo olandese, nato a Leeuwarden il 7 giugno 1715, morto a Leida il 14 marzo 1785, professore dal 1741 a Praneker, dal 1766 a Leida. Fu uno dei maggiori grecisti del sec. [...] di filologia e storia (raccolte negli Opuscula philologica critica et oratoria, Lipsia 1808-1809, voll. 2) costituiscono, per acume critico e finezza di esegesi, uno dei punti più alti raggiunti dalla erudizione e filologia classica nel sec. XVIII. ...
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Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, [...] altri scritti minori: sulla derivazione dei numeri romani da quelli greci; sui metri delle commedie di Terenzio; l'esegesi grammaticale del primo verso di ciascuno dei dodici libri dell'Eneide; il Panegirico dell'imperatore Anastasio; una traduzione ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] ‒ a interessare il linguaggio: si può anzi dire che ogni branca degli studi islamici ‒ la critica testuale e l'esegesi del Corano, la teologia, la logica, la giurisprudenza e la semantica elaborata dai giuristi ‒ coinvolga, sotto diversi aspetti, lo ...
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Famiglia di teologi e letterati inglesi. Christopher (Cockermouth, Cumberland, 1774 - Buxted 1846), fratello minore del poeta William (v.), a Cambridge fu master del Trinity College dal 1820 al 1841. Suo [...] Harrow 1843 - Salisbury 1911), dal 1877 supplente di J. B. Mozley a Oxford, nel 1883 ottenne la cattedra "Oriel" di esegesi, fondata per lui; fin dal 1878 propose un'edizione critica della Vulgata del Nuovo Testamento alla quale si dedicò insieme a H ...
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VELIO Longo (Velius Longus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Grammatico latino che fiorì nell'età di Adriano.
Compose varie opere di contenuto grammaticale, e cioè uno scritto De usu antiquae lectionis, [...] Rufo, Niso). Di Velio Longo usò largamente Cassiodoro nel suo libro De orthographia (Keil, Grammatici Latini, VII, p. 154).
Bibl.: P. G. Goidanich, Note di esegesi e di critica di testi grammaticali latini, in Riv. di filologia, XXXIV (1906), p. 44. ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] nel suo duplice aspetto di figura letteraria e canone ermeneutico, l’a. ha continuato ad avere valore nell’esegesi biblica, condotta in seguito attraverso la lettura allegorica e tipologica della Bibbia secondo moduli già delineati dalla patristica. ...
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BENCINI, Giuseppe
Armando Petrucci
Di questo giurista e filologo nato e vissuto a Roma nella prima metà del sec. XVIII non resta alcuna notizia biografica, ove si escludano gli scarsi e indiretti accenni [...] fu mai stampata e che non si è conservata, il B. allargò il campo dei suoi interessi dalla storia ed esegesi giuridica all'erudizione e, soprattutto, alla filologia, da lui definita "ars critica" ed intesa come metodo universale per il raggiungimento ...
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CALONGHI, Ferruccio
Gerardo Bianco
Nacque a Cremona il 1º marzo 1866 da Bartolomeo e Annalena Mora. Si iscrisse alla facoltà di lettere e filosofia dell'università di Torino, dedicandosi allo studio [...] l'università di Torino e quindi di Genova, insegnò in questa università, per circa otto anni, dal 1913, anche esegesi delle fonti del diritto romano e, per un anno, storia del diritto romano, svolgendo apprezzati corsi sulle Institutiones di Gaio ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] ricerca di s. diversi: letterale, storico, spirituale, mistico, tipico, dogmatico, allegorico, morale, anagogico, figurato ecc.; ma l’esegesi moderna cerca di porre un ordine in questi s., orientandosi su una fondamentale distinzione tra s. letterale ...
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esegesi
eṡegèṡi (alla greca eṡègeṡi) s. f. [dal gr. ἐξήγησις, der. di ἐξηγέομαι «guidare, spiegare, interpretare»]. – Propriam., l’esposizione dichiarativa di un testo, in cui si compendia e si conclude l’attività critica dell’interprete;...
esegetico
eṡegètico agg. [dal lat. tardo exegetĭcus, gr. ἐξηγητικός] (pl. m. -ci). – Di esegesi, espositivo, esplicativo: note e., commento e., lezioni e.; che concerne l’esegesi: studî, lavori esegetici. ◆ Avv. eṡegeticaménte, con riguardo...