Mistica (Flamske, Vestfalia, 1772 - Dülmen 1824); monaca agostiniana (1802), ebbe visioni mistiche ed estasi, e alla fine del 1812 le stimmate. È nota per le numerose opere di mistica, composte da C. Brentano, [...] esegeta dei suoi rapimenti. ...
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VITTORINO di Petovione (Pettau)
Alberto Pincherle
Vescovo di questa città (ora Ptuj; v.) ricordato da S. Girolamo come martirizzato nella persecuzione dioclezianea (probabilmente nel 304, con il vescovo [...] Ireneo di Sirmio) e come esegeta, autore di commenti a numerosi libri dell'Antico Testamento e all'Apocalisse. Di essi, è giunto a noi soltanto l'ultimo, ìn più forme: l'originale, contenuta nel codice ottoboniano lat. 3288 A sec. XV; una ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] di un bios: in questo modo il martire che Panfilo era stato puntellava e valorizzava il Panfilo uomo di cultura, esegeta e teologo che nell’Apologia per Origene ci appare invece in difficoltà nella sua stessa Chiesa.
Eusebio, mezzo secolo prima ...
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Teologo benedettino (n. presso Soissons 790 circa - m. Corbie 865 circa). Discepolo di Adalardo a Corbie, dove divenne poi abate, partecipò alla vita e alle polemiche ecclesiastiche del suo tempo, per [...] St.-Riquier, poi di nuovo a Corbie. È una delle figure più rappresentative del rinnovamento dell'età carolingia: esegeta, commentò varî libri biblici, utilizzando ampiamente la tradizione patristica; teologo, scrisse i trattati De partu Virginis (ove ...
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Nome latino umanistico (dal gr. πολιός "grigio", ted. "grau", e ἀνήρ ἀνδρός "uomo", ted. "Mann") del riformatore luterano Johann Graumann (Neustadt sul Meno 1487 - Königsberg 1541). A Lipsia divenne rettore [...] causa della Riforma che egli contribuì largamente a diffondere, soprattutto nella Prussia (onde Lutero lo chiamò Prussorum evangelista). Predicatore ed esegeta, fu anche autore di inni sacri tuttora famosi. Fedele luterano, combatté gli anabattisti. ...
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ATTONE di Vercelli
Arsenio Frugoni
Di famiglia longobarda (dichiara egli stesso: "professus sum ex natione mea lege vivere Langobardorum"); che fosse figlio di un signore Aldigerio e discendente dal [...] pensa che si recasse "fuori d'Italia a farvi studi di esegesi biblica e probabilmente in Francia, dove fioriva il famoso esegeta Remigio di Auxerre" (p. 34); ma la frase di A., su cui tale affermazione è basata, potrebbe riferirsi soltanto alla ...
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Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] commento al De nuptiis di Marciano Capella e alla Consolatio philosophiae nonché agli Opuscola sacra di Boezio. Della sua attività di esegeta si ricordano l'Expositio super Genesim e le Enarrationes in psalmos, e dodici omelie sul Vangelo di Matteo. ...
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Nome con cui, nelle fonti patristiche, sono ricordati varî personaggi cristiani: 1. Uno scrittore del sec. 3º, cui Eusebio, pur confondendolo con A. Sacca, attribuisce un'opera Sull'accordo di Mosè e Gesù, [...] ed economo di Alessandria (detto talvolta A. il Giovane); sottoscrisse (458) la lettera dei vescovi egiziani all'imperatore Leone in favore del concilio di Calcedonia, ed è probabilmente l'esegeta di cui le "catene" conservano diversi frammenti. ...
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ZINDĪQ
Francesco Gabrieli
. Con questo vocabolo i musulmani fino dal sec. II dell'ègira (sec. VIII-IX d. C.) indicarono l'"eretico", dapprima applicandolo in un senso più specifico ai seguaci delle [...] probabilmente dal medio persiano zandīk, usato in ambiente iranico (e già colà applicato al manicheismo) nel senso di "esegeta" (da zand "esegesi"), interprete innovatore e quindi eterodosso del testo sacro.
Bibl.: H. H. schaeder, Iranische Beiträge ...
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Teologo, filosofo e scrittore spirituale (Sérignan, Béziers, 1248 - Narbona 1298). Si impose presto come uno fra i teologi più apprezzati e discussi dell'ordine: egli sostenne infatti una interpretazione [...] i più importanti problemi della conoscenza, dell'unione dell'anima al corpo e delle teorie del moto. Come esegeta, P. commentò molti libri della Bibbia: famosa la Lectura super Apocalypsim (nota come Postilla super Apocalypsim), tuttora inedita ...
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esegeta
eṡegèta (anche eṡegète) s. m. e f. [dal gr. ἐξηγητής; v. esegesi] (pl. m. -i). – Chi si occupa in modo diretto di esegesi, interprete di testi spec. giuridici o sacri; per estens., interprete di cose d’arte, critico: un esegete delle...
esegetica
eṡegètica s. f. [femm. sostantivato di esegetico; cfr. lat. tardo exegetĭce]. – L’esegesi, intesa non come attività, ma come arte o scienza della interpretazione e spiegazione critica dei testi.