BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] a quella del Bartolini. A Milano, anche se non diretta, esercitò una forte influenza, specialmente con G. Strazza, P. Magni, , pp. 61-100 e passim; P.Marmottan, Les arts en Toscane sous Napoléon, Paris 1901, pp. 33-43, 254-257 e passim; C. Morfini, ...
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BERNETTI, Tommaso
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fermo il 29 dic. 1779 dal conte Salvatore e da Giuditta Brancadoro, dopo aver compiuto nella città natale gli studi di giurisprudenza si recò nel 1800 a [...] da V. Bartolucci, perché giudicato una copia di quello napoleonico. Nel 1820 subentrò a mons. Tiberio Pacca nella carica . A. D. Gamberini, riservando al B. gli Affari esteri, l'esercito e l'alta polizia. Comunque, la necessità di una riforma in tal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Botta
Gian Paolo Romagnani
Scienziato, medico militare, militante giacobino impegnato come amministratore pubblico nel ‘triennio democratico’, poi notabile napoleonico, infine esule volontario [...] a Milano e poi in Piemonte, sempre al seguito dell’esercito francese. Nel dicembre del 1798, caduta la monarchia sabauda, nel dissenso. Il duro e spesso severo giudizio che Botta dà di Napoleone non è mai, in realtà, ingeneroso e il senso del suo ...
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COLLEGNO, Giacinto Ottavio Provana di
Guido Ratti
Terzogenito di Giuseppe Francesco e di Anna Morand di Saint-Sulpice, nacque a Torino il 4 giugno 1794. A sette anni, secondo una consuetudine abbastanza [...] ed a Lipsia. Notato nel corso di un'azione dallo stesso Napoleone, ne ricevette l'encomio unitamente alle insegne della Legion d'onore .
Al crollo dell'Impero il C. si dimise dall'esercito francese e rientrò in patria, ove venne ammesso nell'armata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo interprete della sensibilità contemporanea della generazione successiva alla [...] Giambattista Vico. Intanto, riammesso al servizio attivo nell’esercito, nell’aprile del 1804 Foscolo raggiunge la divisione Saint-Cloud, che regolamenta la legislazione igienico-sanitaria napoleonica sui cimiteri, offre all’autore un riferimento per ...
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BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] suo sonetto ammonitorio e ad un proclama al popolo ed all'esercito.
A questo impulso all'azione politica il B. univa.la a un avvicinamento e a un'intesa con la Francia di Napoleone III. Ma furono soltanto gli ultimi sprazzi di una vena polemica ...
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FORESTI, Felice Eleuterio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Biagio, frazione d'Argenta (nell'odierna provincia di Ferrara), il 20 febbr. 1789, da Bonafede, possidente, e da Angelica Zucchini. Compiuti [...] austriaco o francese che fosse. Perciò la fine dell'epoca napoleonica non destò in lui particolare rimpianto, e il ritorno degli aveva per lui solo il merito di disporre di un forte esercito. Allo stesso modo la pensavano molti dei genovesi che, ...
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SARACCO, Giuseppe
Gian Luca Fruci
– Nacque a Bistagno, nell’Alto Monferrato, il 9 ottobre 1821 da Francesco Antonio e da Vittoria Fontana.
Il padre era notaio e segretario comunale del municipio natio, [...] all’Università di Torino. Seguendo il percorso paterno, esercitò la professione forense e divenne poi vicesegretario comunale Battista Lupi di Moriano, maire nel periodo imperiale napoleonico e poi sindaco all’inizio della Restaurazione.
Seguace ...
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FANELLI, Lelio Maria
Mario Castellana
Nacque a Martina Franca (Taranto) nel 1793, da Angelo Martino e Cecilia Grazia Alò.
Appartenente a una famiglia agiata con diversi componenti che ebbero incarichi [...] a Napoli sul finire del 1819, per quasi solo un anno esercitò la professione di avvocato, attività che gli permise di recarsi in risentivano dell’effetto apportato nel periodo napoleonico dai cambiamenti apportati nell’ordinamento dello Stato ...
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PORRO LAMBERTENGHI, Luigi
Livio Antonielli
PORRO LAMBERTENGHI, Luigi. – Nacque a Como il 12 luglio 1780 dal marchese Giorgio Porro Carcano, decurione patrizio della città e ciambellano dell’imperatore, [...] cui rifiuto da parte dell’assemblea determinò la scelta di Napoleone di non convocarla più.
Porro era dunque uomo sensibile alle governo provvisorio, governatore di Atene e intendente generale dell’Esercito. Colpito da tifo, con grave rischio per la ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...