ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] partire dal 1778 e poi, più intensamente, nel periodo napoleonico e a varie riprese durante la restaurazione), sulla via Appia concreta e controllata.
La influenza del Winckelmann si esercitò largamente sugli archeologi della fine del Settecento e ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] ’invasione francese del 1798, nel 1808, con l’espandersi dell’impero napoleonico, e nel 1848, dopo la fuga di Pio IX a Gaeta, del capo della Chiesa in quanto tale; cioè in quanto esercita l’ufficio di Pastore supremo di tutto il gregge cattolico. ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Medicina e societa
William F. Bynum
Medicina e società
La medicina è "una scienza sociale, e la politica non è altro che medicina su vasta scala", scriveva Rudolf Virchow [...] stessa legge impediva la libertà di ricerca e di scelta.
Napoleone esportò sia la legge sia l'ostilità nei confronti delle civile, sulla scia degli ottimi esiti ottenuti nell'esercito prussiano dalla vaccinazione contro il vaiolo effettuata negli ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] i contraccolpi della rivoluzione francese e del dominio napoleonico a favorire la formazione di una coscienza frequentazioni culturali, venne improvvisamente arruolato tra le avanguardie dell'esercito di riscossa nazionale.
Se già nel Settecento era ...
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L'Ottocento: chimica. La formazione e la professione del chimico
Alan J. Rocke
Robin Mackie
Gerrylynn K. Roberts
La formazione e la professione del chimico
Lo sviluppo dell'insegnamento della chimica [...] Gay-Lussac, Louis-Jacques Thenard e altri.
Nel 1808 Napoleone Bonaparte istituì nuovamente l'Université de France, un sistema approvata dall'Institute, escludendo in questo modo il folto esercito tardo-vittoriano degli studenti di chimica part time o ...
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MAZZINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico e poi professore di patologia e di anatomia nell’ateneo cittadino, e da Maria Drago.
Unico maschio e terzo [...] la vittoria del 30 aprile servisse a convincere Luigi Napoleone ad adottare verso la Repubblica una politica che non venne a trovare il movimento repubblicano cercando nuovi adepti nell’esercito regio, non potevano che essere volte a rinfoltire le ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] di organismi culturali nuovi che durante il periodo napoleonico influenzarono gli altri paesi europei. Nel continente, complicati, che tutte le operazioni militari suppongono nell’esercito e nella flotta una grandissima forza industriale». ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] in quel di Pisa: all’arrivo dell’esercito garibaldino si era spogliato della mozzetta nera di canonico regolare lateranense e flotta inglese, i Borboni e i Savoia, ma la sconfitta di Napoleone prima in Russia e poi a Lipsia fece immaginare il ritorno ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] accordi di Plombières del 1858 tra Cavour e Napoleone III delineavano una prospettiva di rafforzamento dei Savoia, nazione, e quindi era necessario mettere in campo un nuovo adeguato esercito.
La «Dichiarazione», presentata il 12 giugno del 1874 al ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] a un teatro pubblico ufficiale la città comincia ad averlo in età napoleonica, con la costruzione della Fenice, che pure viene promossa e sistema di spionaggio e vessazioni politiche che la polizia esercita sui caffè, le osterie e i pochi circoli ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...