servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] dei nullatenenti, creando così il primo esercitodi mestiere. Rimanendo pur sempre l’obbligo di leva, e cioè ai cittadini validi dai 20 ai 25 anni. Tale sistema durò con Napoleone I fino alla proclamazione dell’Impero (1804); in seguito Napoleone ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] americana (1861-65), sia dell’opera di H.K. von Moltke, che si rifece agli insegnamenti napoleonici sull’impiego delle grandi masse di combattenti. Sul piano operativo egli avvertì come gli eserciti fossero diventati ormai così numerosi da rendere ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] la sua missione speciale a Parigi. La campagna di Russia, iniziata da Napoleone nel 1812, segnò l'inizio della riscossa austriaca. Dapprima M. acconsentì alla partecipazione di un esercito austriaco di trentamila uomini contro la Russia (che però non ...
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asbùrgico, Impèro Con la denominazione I.a. si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che la dinastia degli Asburgo esercitò per secoli in Europa, dapprima alla guida del Sacro romano [...] , Francesco I come imperatore d'Austria.
Dalla restaurazione alla dissoluzione
Dopo la caduta diNapoleone e il Congresso di Vienna (1814-15) l'I.a., sotto l'energica guida del cancelliere K.W.L. von Metternich-Winneburg, divenne uno dei principali ...
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Generale e uomo politico (Saint-Roch de Chavagnac, Alvernia, 1757 - Parigi 1834). Deputato della nobiltà agli Stati generali (1789), cercò un accordo con il Terzo Stato. Scoppiata la rivoluzione, ebbe [...] . Lasciata la Francia (1792), vi tornò all'avvento diNapoleone ma non ricoprì incarichi politici. Dopo la Restaurazione fu a La F. una grande popolarità e un notevole grado di potenza, che egli esercitò mercé la Societé de 1789 (poi Club dei ...
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Scrittore politico (Piła 1755 - Varsavia 1826). Studioso di scienze naturali, e particolarmente di geologia, ebbe sin da giovane interesse anche per le cose pubbliche; e alla riforma dello stato polacco, [...] veto" e della "libera elezione", la costituzione di un forte esercito, l'estensione delle tasse alla nobiltà e il miglioramento delle condizioni dei contadini. Già oppositore diNapoleone e sostenitore della riconciliazione fra la nazione polacca e ...
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Generale russo (Pietroburgo 1745 - Bunzlau, Slesia, 1813); si segnalò nelle campagne contro i Polacchi (1764-69), e in quelle contro i Turchi (1770 e 1784); fu quindi ambasciatore a Costantinopoli (1793), [...] in seguito comandante dell'Ucraina e governatore di Pietroburgo; poi (1809-12) fu a capo degli eserciti in guerra contro la Turchia con la quale concluse la pace (1812) in vista dell'invasione napoleonica. Nella grande campagna del 1812, succeduto a ...
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Figlio (Chantilly 1772 - Vincennes 1804) di Louis-Henri e di Luisa d'Orléans, emigrò durante la rivoluzione e, dopo lo scioglimento dell'esercito antirivoluzionario, si ritirò a Ettenheim (Baden), ove [...] i motivi dell'assassinio: forse errate informazioni della polizia o forse, piuttosto, il desiderio diNapoleone, quasi certamente consigliato dal Talleyrand, di dare un segno, alla vigilia dell'instaurazione dell'Impero, che scoraggiasse i tentativi ...
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Generale (Hayange, Mosella, 1770 - Parigi 1849). Generale nel 1799, combatté in Svizzera sotto A. Massena e con l'esercito del Reno sotto J.-V.-M. Moreau; nel 1805 fu nell'esercito del principe Eugenio [...] della Dalmazia. Poi (1809) si distinse a Essling e a Wagram; governatore generale dell'Olanda, la difese energicamente (1813). Dopo l'abdicazione diNapoleone si accostò a Luigi XVIII, ma fu richiamato in servizio solo nel 1818; nella spedizione ...
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Generale (Milano 1777 - ivi 1843); dopo aver militato nell'esercito austriaco, passò nelle file di quello cisalpino e (1807) fu aiutante di campo del viceré Eugenio. Fu poi per due anni (1808-10) alla [...] Spagna; promosso generale, prese parte alla spedizione di Russia (1812), al comando dei cavalleggeri della guardia. Alla Austriaci, segnalandosi a Guastalla. Dopo l'abdicazione diNapoleone divenne generale di cavalleria nell'esercito austriaco. ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...