Generale e patriota (S. Giovanni a Carbonara 1810 - Firenze 1891). Alfiere d'artiglieria, venne implicato (1833) col fratello Antonio (1807-1889) nella congiura di C. Rosaroll; assolto, fu riammesso nell'esercito [...] andò in esilio a Parigi. Rientrato in Italia (1859), fu comandante in capo dell'esercito toscano; ma sospettato di favorire le aspirazioni di Girolamo Napoleone al trono di Toscana, fu costretto ad abbandonare il comando. Tornato a Napoli, seguì poi ...
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Maresciallo di Francia (Versailles 1811 - Madrid 1888); nel 1835 combatté in Spagna contro i carlisti, quindi in Algeria, in Crimea e nel 1859 in Italia al seguito del maresciallo MacMahon. Passò poi (1862) [...] (1867) da Napoleone III, durante la guerra del 1870 ebbe anche il comando supremo dell'esercito francese; a Metz di MacMahon a Sedan. Processato, fu condannato a morte: ma il MacMahon, presidente della repubblica, commutò la pena in 20 anni di ...
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Generale polacco (Cracovia 1788 - Parigi 1861). Frequentò la scuola militare di Varsavia e combatté sotto Napoleone (1812-15), entrando poi nello stato maggiore russo. Durante la rivoluzione (1830-31) [...] apprezzati), fu invitato da Carlo Alberto a riorganizzare l'esercito sardo, che poi comandò durante la campagna del 1849. fiducia dei suoi subordinati: fu questo uno degli elementi che condussero al disastro di Novara. Si ritirò quindi in Francia. ...
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Generale (Digione 1790 - Parigi 1872). Ufficiale, combatté nelle campagne napoleoniche, partecipando più tardi (1830) alla presa di Algeri. Maresciallo di campo (1838), direttore della scuola politecnica [...] Roma come comandante del genio. Nominato maresciallo di Francia (1851), sostenne il colpo di stato di Luigi Napoleone, divenendo poi (1854-59) ministro della Guerra. Nel 1859 come comandante dell'esercito francese firmò col maresciallo austriaco H. H ...
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Letterato (Piacenza 1774 - Parma 1848). Benedettino nel 1797, abbandonò nel 1800 il monastero prima dell'ordinazione, e conservò dell'episodio un ricordo che contribuì a rendere più acceso il suo costante [...] in sostanza poco e cose di breve respiro: orazioni, elogi (Panegirico a Napoleone, 1807; Elogio di A. Canova, del quale ammirate iscrizioni e lettere: specialmente grazie a queste esercitò, riconosciuto capo dei classicisti, una vera dittatura ...
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Poeta e naturalista (castello di Boncourt, Champagne, 1781 - Berlino 1838). Per sfuggire alla Rivoluzione, la sua famiglia nel 1790 emigrò dalla Francia in Germania, e Ch. entrò nell'esercito prussiano. [...] il quale redasse un Musenalmanach (1804-1806); quando scoppiò la guerra contro Napoleone si congedò e si trasferì (1809) a Parigi, dove attese alla versione in francese delle Vorlesungen di A. W. Schlegel. In questi anni si delineò il dissidio fra le ...
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Giurista e uomo politico (Bausset, Tolone, 1746 - Parigi 1807). Dal 1765 esercitò l'avvocatura nel parlamento di Aix, che abbandonò nel 1790 per rifugiarsi a Lione e a Parigi. Chiamato (1800) da Napoleone [...] (1804); membro dell'Académie française dal 1806. Con Tronchet fu il vero ispiratore del codice civile, ma a differenza di questo adoperò tutta la sua influenza per far trionfare, quanto più possibile, le soluzioni del diritto romano. La sua opera ...
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Maresciallo di Francia (Annoux, Yonne, 1770 - Parigi 1823). Nell'esercito dal 1788, aderì alla Rivoluzione; generale di brigata (1793), combatté nell'armata del Reno e in Italia sotto Bonaparte (1796), [...] . Combatté con valore ad Austerlitz, ma più importante fu la sua vittoria ad Auerstedt, che consentì a Napoleone il successo di Jena. Nel 1809 vinse la battaglia di Eggmühl. Nel 1812 si distinse alla Moscova e l'anno dopo, quando non gli fu possibile ...
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Uomo politico (Rivarolo Canavese 1776 - Pireo, Grecia, 1851). Emigrato in Francia (1799) per motivi politici, combatté nell'esercito francese a Rivoli; sotto Napoleone, fu commissario straordinario a Vercelli [...] aderì alla Restaurazione e, durante il moto del 1821, resse il governo della città di Ivrea. Esule, combatté in Spagna, fu poi a Londra, dove a richiesta di G. Canning pubblicò nel 1826 una Difesa della Grecia e una Difesa dei Piemontesi inquisiti ...
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Generale e uomo politico olandese (Hattem, Gheldria, 1762 - San Giorgio d'Elmina, Guinea, 1818). Comandante della legione batava, che combatté a fianco dei Francesi sotto il comando di Dumouriez, fu poi [...] (1799) a capo dell'esercito della Repubblica batava; fu costretto dagli invasori anglo-russi alla capitolazione. Nel Europa da Napoleone (1810), partecipò, al comando di una divisione, alla campagna di Russia e si distinse nella difesa di Molin. Nel ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...