Locuzione con cui si fa riferimento ai crimini di guerra compiuti dalle truppe nipponiche tra il dicembre 1937 e il gennaio 1938 nella città di Nanchino - all’epoca capitale della Cina -, durante la seconda [...] la caduta di Shanghai del novembre successivo. L’avanzata dell'esercito nipponico proseguì fino alla presa di Nanchino, dove furono perpetrati l'imperatore Hirohito e i membri della famiglia imperiale in virtù di patti stipulati con il generale ...
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Medicina
Nelle indagini epidemiologiche, gruppo di individui portatori di una caratteristica comune (per es., c. di nascita, di nati in uno stesso anno; c. rurale, di abitanti di un comune rurale; c. lavorativa, [...] con le ali di cavalleria ausiliaria e le legioni gli eserciti provinciali. C. era anche un distaccamento di truppe di guardia: cohortes praetoriae, costituenti la guardia imperiale; cohortes urbanae, costituenti la guarnigione di Roma, e cohortes ...
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Generale svevo (m. 472). Al servizio dell'imperatore d'Occidente Avito, col titolo di magister militum (455), gli si ribellò (456), temendo un suo accordo con Marciano, imperatore di Oriente, che avrebbe [...] limitato il prepotere dell'esercito barbarico e, vintolo, rimase padrone dell'Impero d'Occidente. Tenendo per sé il titolo di patricius (457) e di console (459), pose sul trono imperiale l'amico Maggioriano, poi (461-64) il debole Libio Severo. Nella ...
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Figlio (Vincennes 1338 - Beauté-sur-Marne 1380) di Giovanni II, nel 1349 ebbe il titolo di delfino e il governo del Delfinato, ma più comunemente fu chiamato duca di Normandia. Dal 1356 al 1360 governò [...] 1364, fu un abile riorganizzatore della finanza e dell'esercito, per cui riuscì, ripresa (1369) la guerra contro fortezze costiere. Ottenne nel 1378 dall'imperatore Carlo IV il vicariato imperiale dell'antico regno di Arles per suo figlio Carlo; ma ...
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Giurista e uomo politico (Bausset, Tolone, 1746 - Parigi 1807). Dal 1765 esercitò l'avvocatura nel parlamento di Aix, che abbandonò nel 1790 per rifugiarsi a Lione e a Parigi. Chiamato (1800) da Napoleone [...] nello stesso periodo formulava un piano di articoli organici del culto cattolico, che fu preso a base di una legge imperiale e servì a modificare sensibilmente, in senso gallicano, il concordato del 1802; divenne poi ministro dei Culti (1804); membro ...
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Scrittore latino di cose militari (sec. 4º-5º d. C.); di lui si sa pochissimo: fu alto funzionario imperiale, e cristiano. Nella sua Epitome de re militari o Epithoma institutorum rei militaris (pubbl. [...] dal 1473 circa), in 4 libri, V., convinto che la decadenza dell'Impero avesse come causa principale la decadenza dell'esercito, si propone di studiare le antiche istituzioni militari (considera tali quelle anteriori al sec. 3º d. C.) e di esporre ...
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Imperatore romano dal 238 al 244
d. C. Nacque da una figlia di Gordiano I. Dopo la morte del nonno e dello zio, fu eletto, tredicenne appena, Cesare per volere del popolo e dell'esercito contro Pupieno [...] , rioccupata Nisibi. La capitale nemica Ctesifonte non poté essere occupata per la morte di Timesiteo a cui successe, come prefetto del pretorio, l'arabo Filippo che, desideroso di succedere a G. nella dignità imperiale, spinse i soldati a ucciderlo. ...
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Generale tedesco (Weimar 1604 - Neuenburg sul Reno 1639). Servì prima nell'esercito danese, poi in quello imperiale; schieratosi nel 1630 dalla parte di Gustavo Adolfo di Svezia, ebbe il comando, dopo [...] perdé quella regione. Passato quindi al servizio della Francia, con la promessa dell'Alsazia, dopo varî scontri vittoriosi contro gli imperiali, in Alsazia e Lorena, occupò Breisach (1638), che conservò per sé, come centro d'un suo stato. Ma il piano ...
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Condottiero e costruttore militare (Arezzo 1600 - Corfù 1656). Su invito imperiale collaborò alla costruzione delle fortificazioni di Nassau, Holstein e Vienna e partecipò alle battaglie di Lützen e di [...] Nordlingen. Giunse a grande fama per il suo intervento, risolutivo, nell'assedio di Ratisbona (1634). Fu successivamente a capo dell'esercito toscano nella guerra di Castro (1641-43), poi al servizio di Filippo IV di Spagna, che nel 1646 lo nominò ...
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FRANCIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Bruno Tobia
Jacqueline Risset
Eugenia Equini Schneider
Marina Righetti Tosti-Croce
Jean-Louis Froment
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XV, [...] polilinguismo di Rabelais e quello di Artaud): la violenza che si esercita, contro il linguaggio stesso, nei testi di C. Prigent il lavoro nei campi, di epoca galloromana e tardo imperiale provenienti da Bliesbruck e Sarreinsming (Mosella), la grande ...
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coorte
coòrte s. f. [dal lat. cohors -rtis, in origine «recinto» (v. corte), poi con gli altri sign.]. – 1. In età romana: a. Suddivisione della legione dell’esercito romano, in origine formata di tre manipoli, in seguito di tre manipoli e...
attuario2
attüàrio2 s. m. [dal lat. actuarius «scritturale1»; nel sign. 2, sul modello dell’ingl. actuary]. – 1. a. Ufficiale dell’esercito imperiale romano incaricato dell’approvvigionamento e della distribuzione dei viveri alle truppe e...