Setta segreta democratica di origine massonica sorta in Francia alla fine del 18° sec. e diffusasi in Italia nel periodo napoleonico; vi confluirono tutte le ‘fratellanze’ antibonapartiste formatesi specialmente [...] nell’esercito. Il suo probabile fondatore fu il generale J.-J. Oudet e centro irradiatore fu Besançon. D’accordo con la similare setta degli Adelfi, ebbe peso nei complotti militari contro l’Impero. Influenza notevole sui F. ebbe F. Buonarroti, che ...
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Agitatore politico francese di famiglia belga (Parigi 1797 - Coye, Oise, 1863). Ufficiale napoleonico nel 1815, rifugiatosi (1820) a Ginevra per debiti contratti in Francia, divenne amico di F. Buonarroti, [...] accoppiato a quello di F. Confalonieri e fu condannato a morte (pena commutata nel 1824 in carcere duro a vita allo Spielberg). Graziato nel 1832, tornò in Italia nel 1859 e fu noninato da Napoleone III commissario generale dell'esercito francese. ...
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RIO DE JANEIRO (A. T., 155-156)
Emilio MALESANI
Angelo RIBEIRO
Città capitale del Brasile, che costituisce col suo territorio (kmq. 1167) il distretto federale, sede del governo federale degli Stati [...] Rio de Janeiro divenne capitale del Brasile e residenza dei viceré; là si stabilì la famiglia reale quando nel 1808 sfuggì all'esercitonapoleonico che invase il Portogallo, e là, dopo la morte di Maria I, fu proclamato re Giovanni VI (1816), il cui ...
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GUIDOTTI, Alessandro
Cesare Cesari
Nacque a Bologna nel 1790. Giovanissimo ancora, entrò al servizio del Regno Italico, e passato subito dopo nell'esercitonapoleonico destinato in Spagna, fece la campagna [...] guardia civica e poi di un gruppo di volontarî romagnoli col quale prese parte alla campagna di quell'anno con l'esercito pontificio comandato dal Durando (v.). Accusato di imperizia nel fatto d'armi di Cornuda (v.), si dimise da ufficiale e continuò ...
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Topografo e pittore. Nato a Torino nel 1764, si diede allo studio dell'architettura e della pittura con l'acquerellista Pietro Palmieri. Nel 1807 si recò a Parigi e v'ebbe l'incarico di seguire l'esercito [...] napoleonico, fino nella campagna di Russia, per celebrarne le vittorie. In otto anni condusse a termine un'ottantina di dipinti di battaglie, e una gigantesca veduta panoramica d'Italia, pure all'acquerello. Osteggiato poi come straniero, nel 1815 ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] era annientata in un sol giorno, a Jena e ad Auerstädt), ben diversa resistenza offrivano, all'avanzata dell'esercitonapoleonico, i Russi: a Eylau (8 febbraio 1807) le sorti della sanguinosissima battaglia rimanevano indecise. Solo a Friedland (14 ...
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Città del Piemonre, nel tavoliere compreso tra le colline delle Langhe e del Monferrato, sul Tanaro, poco a monte della confluenza con la Bormida. È il più popoloso centro abitato del Piemonte, dopo Torino, [...] , in un fabbricato del fondo detto "la Colonna" di proprietà Cataldi, esiste un'interessante collezione di cimelî dell'esercitonapoleonico, raccolti sul campo di battaglia di Marengo.
Delle raccolte d'arte, la Pinacoteca Viecha fu fondata nel 1854 ...
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Nato a Tours il 20 maggio 1799, morto a Parigi il 18 agosto 1850. Di famiglia borghese, originaria del Mezzogiorno, fu allevato modestamente; fra il 1807 e il 1813, nel collegio degli Oratoriani a Vendôme, [...] dal signor di Balzac, perché questi, nelle Marana, aveva rappresentato il personaggio di Montefiore, capitano italiano nell'esercitonapoleonico, come un tipo spregevole d'avventuriero. Ma il proposito del B. non era ingiurioso; dal complesso de ...
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Alexandre Davy de la Pailleterie Dumas, drammaturgo e romanziere, nacque il 24 luglio 1803 a Villers-Cotterets (Aisne), e morì il 6 dicembre 1870 a Puys (presso Dieppe). A quattro anni perdette il padre, [...] che era stato generale nell'esercitonapoleonico. Ebbe a precettori due sacerdoti; ma agli studî preferì i giuochi duelli; del resto Dumas stesso usava dire "d'avoir des collaborateurs comme Napoléon a eu des généraux".
Bibl.: J. Janin, A. D., Parigi ...
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GÉRICAULT, Jean-Louis-Théodore
Louis Gillet
Pittore ed incisore nato a Rouen il 26 settembre 1791, morto a Parigi per una caduta da cavallo il 26 gennaio 1824. Allievo di C. Vernet, imparò da lui l'amore [...] del Guérin, allora ritrovo dei Jeune France. L'influenza del Gros e del Rubens, l'entusiasmo per le vittorie dell'esercitonapoleonico determinarono l'indirizzo epico del G. Il suo primo quadro, Officiale dei cacciatori a cavallo (Louvre), opera d'un ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
veterano
s. m. [dal lat. veteranus, der. di vetus -tĕris «vecchio»]. – 1. a. In Roma antica, soldato che, dopo avere militato per un determinato numero di anni, veniva onorevolmente congedato ma per qualche anno ancora trattenuto in un reparto...