ANNICHIARICO, Ciro
Giosuè Musca
Nato a Grottaglie (Taranto) da Vincenzo e da Ippazia d'Alò il 16 dic. 1775, a 25 anni era sacerdote e maestro di canto gregoriano. Nel 1803, accusato dell'assassinio [...] . Datosi alla macchia, fondò nel 1813 con il fratello Salvatore, con Michele Marseglia e Gennaro Annese, disertori dell'esercitonapoleonico, una banda di ventiquattro persone e giurò lo sterminio dei persecutori. Il 16 ag. 1814 il governo di Murat ...
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Carlo Alberto, re di Sardegna
Guido Pescosolido
Il sogno dell'unità d'Italia
Carlo Alberto di Savoia-Carignano racchiuse in sé in modo drammatico il dilemma, proprio di fine Settecento-inizio Ottocento, [...] nella formazione del giovane principe i primi studi effettuati a Parigi e a Ginevra, la sua milizia nell'esercitonapoleonico, le sue frequentazioni degli ambienti liberal-rivoluzionari piemontesi.
Assunta la reggenza, si lasciò indurre dai circoli ...
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Luigi I di Wittelsbach Re di Baviera
Luigi I di Wittelsbach
Re di Baviera (Strasburgo 1786-Nizza 1868). Figlio di re Massimiliano I Giuseppe; dapprima combatté nell’esercitonapoleonico; contrario [...] all’egemonia francese, si schierò poi nella coalizione (1813), entrando a Parigi con il suo esercito. Protettore di artisti e appassionato d’arte, fondò la glittoteca di Monaco e soggiornò a lungo in Italia. Diventato re (1825), fece costruire a ...
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Generale napoleonico (Roma 1774 - Sassonia 1850). Dalla Repubblica cispadana passò (1799) al servizio della Repubblica romana e si distinse nell'assedio di Ancona e nella presa di Fano; quindi partecipò [...] poi combatté (1809-11) nelle campagne di Spagna. Nel 1813, il viceré Eugenio Beauharnais lo richiamò in Italia contro L. Nugent; disciolto l'esercito italo-napoleonico, l'Austria, per il suo valore militare, gli offrì il grado di tenente maresciallo. ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] di generale e quindi il comando dell'artiglieria dell'esercito d'Italia. Sospettato di giacobinismo per l'amicizia con 1811) del "re di Roma". La Russia, allarmata per le mire napoleoniche, aderisce alla 6ª coalizione: N. la invade (24 giugno 1812), ...
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Fratello (Aiaccio 1775 - Viterbo 1840) di Napoleone I; fatti gli studi in Francia, ritornato in Corsica nel 1789, vi divenne uno dei più calorosi giacobini, in amicizia con F. Buonarroti e ben presto con [...] , fu partigiano di Robespierre, poi commissario di guerra presso l'esercito del Reno (1795) e in Corsica (1796). Deputato del Fu il maggiore collezionista di opere d'arte del periodo napoleonico. Raccolse a Roma nel suo palazzo (già Núñez, poi ...
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Patriota italiano (Savigliano 1783 - Sfacteria 1825); alfiere (1796), seguì il padre, colonnello dell'esercito sardo, nella campagna contro i Francesi. Durante il dominio napoleonico fu sindaco di Savigliano [...] (1808) e sottoprefetto della Spezia (1812). Entrato alla Restaurazione nell'esercito sardo come capitano dei granatieri, si batté a Grenoble (1815), e l'anno dopo passò nell'amministrazione come capodivisione al ministero della Guerra. Fu l'anima ...
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Nome di numerosi personaggi della storia turca, il più celebre dei quali è l'albanese ῾Alī Tepedelenlī, pascià di Giannina (1742-1822). Nominato nel 1788 pascià di questa città col titolo di visir, si [...] parte della Grecia settentrionale e la Tessaglia. Nel periodo napoleonico, ῾Alī Pascià seppe destreggiarsi tra la Porta e Alī, il governo di Costantinopoli spedì contro di lui un esercito per ridurlo all'obbedienza. ῾Alī Pascià sostenne in Giannina un ...
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Agitatore politico francese di famiglia belga (Parigi 1797 - Coye, Oise, 1863). Ufficiale napoleonico nel 1815, rifugiatosi (1820) a Ginevra per debiti contratti in Francia, divenne amico di F. Buonarroti, [...] accoppiato a quello di F. Confalonieri e fu condannato a morte (pena commutata nel 1824 in carcere duro a vita allo Spielberg). Graziato nel 1832, tornò in Italia nel 1859 e fu noninato da Napoleone III commissario generale dell'esercito francese. ...
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Generale francese (Nancy 1773 - Parigi 1828). Dopo aver militato nell'esercito repubblicano e napoleonico, seguì Giuseppe Bonaparte a Napoli, dove distrusse la banda di Fra Diavolo e fu fatto generale. [...] Seguì il re Giuseppe in Spagna (1809) e batté più volte l'Empecinado. Ritiratosi a vita privata dopo la seconda Restaurazione, scrisse un romanzo, un'opera di storia militare sull'assedio di Thionville ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine n., peculiari di Napoleone o di suoi...
veterano
s. m. [dal lat. veteranus, der. di vetus -tĕris «vecchio»]. – 1. a. In Roma antica, soldato che, dopo avere militato per un determinato numero di anni, veniva onorevolmente congedato ma per qualche anno ancora trattenuto in un reparto...