BRAMBILLA, Giovanni Alessandro
Ugo Baldini
Nato il 15 apr. 1728 a San Zenone al Po (Pavia) da famiglia appartenente alla classe media, compì i primi studi nel villaggio natale sotto la guida di un sacerdote; [...] la chirurgia. Terminati gli studi, entrò come chirurgo nell'esercito imperiale austriaco, presso il quale svolse un duro e ), e poi ancora nel 1775 con una lettera al medico napoletano Vivenzio, pubblicata a Milano unitamente a studi sull'uso della ...
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AVERSA, Tommaso
Anna Migliori
Nato a Mistretta (Messina) nel 1623, Compì gli studi letterari a Palermo, dove trascorse buona parte della sua vita, legato da amicizia con alcuni personaggi fra i più [...] secentesca indirizzandoli ad una maggiore semplicità. Esercitò la sua attività teatrale cimentandosi nella ,stampata a Roma nel 1656, con due parti (quella del napoletano Nardillo e quella del siciliano Stefano) scritte ancora in dialetto.
Come ...
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ASTESANO, Antonio
Lodovico Vergano
Nacque, nel 1412, a Villanova d'Asti, dove i suoi antenati si erano rifugiati quando erano stati mandati in esilio dalla città, perché partigiani dei Solaro, di parte [...] si recò in questa città e vi aprì una scuola nella quale esercitò, per breve tempo, l'ufficio di rettore. Negli anni 1433, .
Si possono ancora ricordare dell'A. una cantica sul terremoto napoletano dell'anno 1456, che fu inviata al duca d'Orléans con ...
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ABBAMONTI (Abamonti, Abbamonte, Abamonte), Giuseppe
Pasquale Villani
Nacque a Caggiano (Salerno) il 21 genn. 1759; si laureò in giurisprudenza a Napoli. Fu tra i primi fautori della rivoluzione francese [...] Oneglia, occupata nell'aprile dall'esercito francese. Accolto con simpatia da Faure, Souvenirs du gén. Championnet, 1792-1800,Paris s.d., p. 324; C. De Nicola, Diario napoletano, 1798-1825,Napoli 1906, I, pp. 42, 108, 286, 327, 351; II, pp. 79 ...
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DE BLASIIS (de Blasiis, De Blasis, Blasiis), Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nacque a Sulmona (L'Aquila) il 5 aprile del 1832, primogenito di Michele, che era giudice istruttore, e di Elisabetta Fawals, [...] comando di una banda di "bascibozúk" (truppe irregolari volontarie ottomane), cadde prigioniero dell'esercito russo. Pur avendo dichiarato di essere un medico napoletano in viaggio verso la Persia, fu trattenuto due mesi in carcere a Erivan, condotto ...
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ALFIERI DI SOSTEGNO, Cesare
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Nato a Torino il 13 ag. 1799 dal marchese Carlo Emanuele e da Carlotta Melania Duchi, studiò in Francia, nel collegio di Belley, poi a Torino sotto la guida dell'insigne [...] politica, soppressa dopo i moti del 1821, affidandola al napoletano A. Scialoja, e istitui quelle di storia del diritto, Balbo e Casati, con il programma del riordinamento dell'esercito, del rispetto dell'armistizio, dell'accettazione della mediazione ...
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ALINOVI, Giuseppe
Riccardo Allorto
Musicista, compositore, insegnante, nato a Parma il 27 sett. 1790. Dopo aver compiuto gli studi letterari, si dedicò alla musica, sotto la guida del conterraneo maestro [...] eseguiti, insieme con la Pietra simpatica dell'operista napoletano Silvestro Palma, nel teatro di S. Caterina, fu nominato organista al servizio della cappella ducale. Successivamente esercitò anche, nella stessa chiesa, le funzioni di sostituto del ...
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Nipote di Urbano VIII (Roma 1603 - Parigi 1647), fratello dei card. Francesco e Antonio. Unico laico dei tre fratelli, alla morte del padre Carlo (1630) divenne il capo della famiglia ereditandone beni, [...] fratelli, al fasto della famiglia ed estese le proprie mire, con l'appoggio della corte di Torino, fin sul Napoletano. Nel 1641, a capo dell'esercito pontificio, invase Castro; dopo la morte dello zio e l'elezione di Innocenzo X si rifugiò, con i ...
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Maresciallo di Francia (Toul 1764 - Hyères 1830). Si distinse durante le guerre napoleoniche: nel 1798 comandò l'esercito contro Roma; alla battaglia di Novi (1799) impedì il disastro completo; nel 1800 [...] contribuì alla vittoria del Moreau a Hohenlinden; nel 1803 comandò l'esercito inviato nel napoletano. Durante la campagna di Russia, per la vittoria di Polock, ottenne il bastone di maresciallo; nel 1814 difese Dresda, pur dovendo infine capitolare. ...
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Generale napoletano (Napoli 1770 - Capua 1837). Partecipò con gli Inglesi alla campagna di Tolone contro i Francesi (1794); tornato in patria, dopo alcuni anni di carcere per le sue idee liberali, entrò [...] repubblicano di Roma, segnalandosi alla difesa di Ancona. Arruolatosi poi nell'esercito della Repubblica cisalpina, divenne gen. d'artiglieria durante la campagna del 1814. Seguì G. Murat ed ebbe il comando della piazza di Gaeta, che difese per ...
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rivendicare
v. tr. [comp. di ri- e vendicare; nel sign. giur. è tratto da rivendicazione] (io rivéndico, tu rivéndichi, ecc.). – 1. Come intr. pron., rivendicarsi, vendicarsi di nuovo: dopo essersi vendicato sul suo nemico, si rivendicò sui...
territorio
territòrio s. m. [dal lat. territorium, der. di terra]. – 1. a. Regione o zona geografica, porzione di terra o di terreno d’una certa estensione: un grande t.; una striscia di t.; i t. montani, costieri. In partic., estensione di...