Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e Risorgimento nazionale
Marco Ciardi
Lo sviluppo della cultura scientifica nell’età del Risorgimento costituì un importante elemento del processo che portò all’unità nazionale, contribuendo [...] 1966, p. 539).
Oltre che con gli scienziati e intellettuali piemontesi, gli uomini de «Il Conciliatore» erano in stretti rapporti con truppe di Carlo Alberto a Custoza per mano dell’esercito austriaco, nella notte del 25 luglio Selmi si rifugiò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La politica e l’istituzionalizzazione della scienza nell’età delle riforme
Calogero Farinella
Nei Primi disegni della repubblica letteraria d’Italia (1703), manifesto del rinnovamento culturale italiano, [...] forti resistenze dei quadri dell’esercito borbonico alla professionalizzazione tecnico-scientifica primi secoli della Accademia delle scienze di Torino. Realtà accademica piemontese dal Settecento allo Stato unitario, Atti del Convegno, Torino (10 ...
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MASSARI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Taranto l’11 ag. 1821 da Marino, barese, e dalla tarantina Maria Saveria Fedele.
Aveva solo sette anni quando il padre, ingegnere civile e ispettore [...] , né la risollevava l’avvento di Gioberti al governo piemontese. Il M., che a ottobre aveva preso parte a «il pappagallo di Gioberti») approvandone il progetto di impiegare l’esercito per restaurare il granduca in Toscana, con conseguente rottura con ...
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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Fulvio De Giorgi
– Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto, secondogenito di Pier Modesto (1745-1820), patrizio tirolese e nobile del Sacro Romano Impero, e di Giovanna dei conti [...] nel segno di S. Filippo Neri. Ma chi soprattutto esercitò una forte influenza intellettuale sul giovane Rosmini fu lo zio il principale obiettivo sabaudo. In effetti, il governo piemontese non accolse il progetto di Rosmini, temendo una diminuzione ...
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BOGINO, Giovanni Battista Lorenzo
Guido Quazza
Nacque a Torino il 21 luglio 1701 da Giovanni Francesco, notaio collegiato e commissario alle ricognizioni, e da Giulia Petronilla Cacciardi. Negli anni [...] nuovo re Carlo Emanuele III, l'onnipotente dominatore della politica piemontese. Il 21 ott. 1733, quando era alle sue prime battute . Mentre riconduce sul piede di pace gli organici dell'esercito, egli progetta, nel 1757, di istituire scuole di ...
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GRIMALDI, Girolamo
Filippo Crucitti
Nacque a Genova il 20 ag. 1597 da Gian Giacomo, della famiglia dei Grimaldi-Cavalleroni, barone di San Felice nel Regno di Napoli, senatore di Genova nel 1606, e [...] non era disposta a mettere in discussione la piazzaforte piemontese, rivendicava l'annessione di Metz, Toul e il 10 maggio 1646, diede appoggio organizzativo e logistico all'esercito francese, inviò all'assedio di Orbetello soldati reclutati da ...
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RIVETTI
Riccardo Martelli*
– Famiglia che ha dato vita a una delle più longeve dinastie dell’imprenditoria italiana, tuttora in attività.
Il primo di cui si ha notizia è Bartolomeo Rivetto (1743-1815), [...] del podere che aveva ereditato dal padre, [chi,GBD ?] prima esercitò il mestiere di fabbro ferraio e poi, nel 1825, entrò aveva prima della guerra: controllava infatti la Finanziaria piemontese-lombarda, il Gruppo finanziario tessile di Torino, la ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] un anti-Lamartine, una serie di articoli sulla Gazzetta piemontese che lo segnalavano come poeta e storico sensibile al fatto penale […], Moltke ci mostra come dobbiamo ordinare l'esercito e preparare le nostre fortificazioni, Gregorovius viene a ...
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BREME, Ludovico Giuseppe Arborio Gattinara conte di Sartirana marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Parigi il 28 ag. 1754 da Ferdinando. ambasciatore del re di Sardegna presso la corte di Francia [...] spoliazioni di bestiame e di quant'altro poteva servire al bisognoso esercito invasore. Alcuni mesi dopo, inoltre, fu, con una quarantina di esponenti delle principali famiglie piemontesi, tradotto a Grenoble e poi a Digione e ivi trattenuto come ...
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GRILLO, Giacomo
Marco Bocci
Nacque a Genova il 4 dic. 1830 da Agostino, medico, e da Angela Maria Capurro.
Scarse le informazioni sulla sua giovinezza: proveniente da famiglia di condizioni non particolarmente [...] e vizio cardiaco".
Il ruolo del G. non si esercitò esclusivamente all'interno dell'istituto di appartenenza. Con r.d di azionisti, riconducibili soprattutto all'area della finanza genovese e piemontese, in seno al consiglio superiore.
Il G., d' ...
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spiemontizzare
spiemontiżżare v. tr. [der. di Piemonte, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Far divenire non piemontese, meno piemontese (con riferimento, in passato, alle condizioni politico-amministrative del regno d’Italia subito dopo l’unità):...
capotamburo
s. m. [comp. di capo e tamburo] (pl. capotamburi o capitamburi). – Nell’antico esercito piemontese, dal 1832 in poi, sottufficiale (detto anche tamburo maggiore) che dirigeva i tamburini: portava una divisa speciale e una mazza...