ALFIERI DI SOSTEGNO, Cesare
**
Nato a Torino il 13 ag. 1799 dal marchese Carlo Emanuele e da Carlotta Melania Duchi, studiò in Francia, nel collegio di Belley, poi a Torino sotto la guida dell'insigne [...] anno fu ancora al congresso di Aquisgrana, al seguito dell'osservatore piemontese marchese Grimaldi, nel 1820 a Troppau, nel 1821 a Lubiana Casati, con il programma del riordinamento dell'esercito, del rispetto dell'armistizio, dell'accettazione della ...
Leggi Tutto
ANSALDI, Guglielmo
Livia Bargilli Moscone
Nacque a Cervere (Cuneo) il 4 sett. 1776 da Andrea e Clara Marino. Nel 1793 entrò nell'esercito sardo partecipando alle sue campagne sino a che, annesso il [...] stato di guerra con l'Austria e la mobilitazione dell'esercito "italiano".
Dopo gli scarsi successi della rivoluzione a Roma-Milano 1907, pp. 53 s., 59 s., 99; C. Torta, La rivoluzione piemontese del 1821, Roma 1908, pp. 88, 95-97, 99, 189; A. Segre ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lazzaro Papi
Gian Paolo Romagnani
Coetaneo di Carlo Botta è il toscano Lazzaro Papi (Pontito 1763-Lucca 1834) il cui itinerario di vita e storiografico può essere, per certi versi, affiancato a quello [...] del piemontese. Entrambi medici, entrambi interessati ai mondi extraeuropei (uno all’America e l’altro all’ suoi meriti militari, nel 1798, viene promosso colonnello dell’esercito britannico al comando di quattromila lancieri.
Deciso a ritornare in ...
Leggi Tutto
Generale piemontese (Nizza 1725 - Cagliari 1807); comandante della contea di Nizza (1781), viceré di Sardegna (1787) e comandante dell'esercito delle Alpi Marittime (1793-94); riportò la vittoria dell'Authion. [...] Francesi, ma, liberato dagli abitanti della valle di Susa, poté unirsi ad A. V. Suvorov, prendere il comando dell'esercito sardo e, per incarico del sovrano, esule in Sardegna, assumere la luogotenenza generale degli stati di terraferma (1799). Dopo ...
Leggi Tutto
Generale (Modena 1779 - Nizza Marittima 1849). Prestò servizio negli esercitipiemontese, austriaco e russo; alle dipendenze dello zar fece le campagne contro i Turchi e gli Svedesi; capo di stato maggiore [...] di Georgia (1809-10), sconfisse i Turchi e i Persiani. Tenente generale, poi (1811) governatore e comandante in capo dell'esercito di Georgia, e (1812) aiutante di campo gen. dell'imperatore. Tornato (1830) in Piemonte col grado di generale d'armata ...
Leggi Tutto
Scrittore (Torino 1649 - ivi 1713). Di nobile famiglia, dal 1669 nell'esercito regolare del Ducato di Savoia, ebbe cariche prestigiose (fu tra l'altro ambasciatore a Madrid, Lisbona e Milano, luogotenente [...] Chambéry e gran maestro della Casa di Madama Reale Maria Giovanna Battista); è ricordato per 'L cont Piolet (pubblicato solo nel 1784), briosa commedia in lingua e dialetto piemontese, tra le più riuscite del nostro teatro fra Seicento e Settecento. ...
Leggi Tutto
Medico e giacobino piemontese (Giaveno 1751 - Spigno 1821). Membro attivo nella cospirazione repubblicana del 1794, che secondo B. doveva uccidere tutti i membri della famiglia reale, schivò la pena capitale [...] denunciando ogni cosa; nel 1800 fu liberato dal carcere di Ivrea dal compagno di cospirazione, Carlo Botta. Emigrò a Tunisi, ove esercitò la medicina; rimpatriato, ottenne il posto di medico dei servi della corte reale. ...
Leggi Tutto
Generale (Laupheim, Württemberg, 1782 - Graz 1853). A servizio dell'Austria dal 1802, nel 1848, durante la guerra austro-piemontese, quale comandante generale del Tirolo, assicurò le comunicazioni di Radetzky [...] con l'Austria. Partecipò al blocco di Venezia, e nell'estate del 1849 ebbe il comando dell'esercito austriaco in Ungheria. ...
Leggi Tutto
Mazzini, Giuseppe
Patriota e uomo politico (Genova 1805 - Pisa 1872). L’ambiente familiare contribuì a dare al giovane Mazzini una formazione severa sulla quale ebbero indubbi riflessi gli ideali democratici [...] a Londra, dal suo periodico «Pensiero ed Azione» deprecò l’alleanza franco-piemontese, ma spronò i suoi seguaci a combattere contro l’Austria insieme con l’esercito regio. Dopo Villafranca, tentò inutilmente di promuovere, da Firenze, un’iniziativa ...
Leggi Tutto
La Farina, Giuseppe
Uomo politico e storico (Messina 1815 - Torino 1863). Repubblicano, prese parte ai moti siciliani del 1837. Costretto all’esilio, si trasferì in Toscana, dove si dedicò agli studi [...] con il compito di organizzare la resistenza all’esercito borbonico e combatté egli stesso al comando di spedizione di Garibaldi in Sicilia, prima adoperandosi presso il governo piemontese e poi, a spedizione avvenuta, facilitando l’invio di uomini ...
Leggi Tutto
spiemontizzare
spiemontiżżare v. tr. [der. di Piemonte, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Far divenire non piemontese, meno piemontese (con riferimento, in passato, alle condizioni politico-amministrative del regno d’Italia subito dopo l’unità):...
capotamburo
s. m. [comp. di capo e tamburo] (pl. capotamburi o capitamburi). – Nell’antico esercito piemontese, dal 1832 in poi, sottufficiale (detto anche tamburo maggiore) che dirigeva i tamburini: portava una divisa speciale e una mazza...