CAMOZZI VERTOVA, Gabriele
Giuseppe Scichilone
Nacque a Bergamo il 24 apr. 1823 da Andrea e dalla contessa Elisabetta Vertova. Compì i primi studi nel collegio dei barnabiti di Monza, li continuò nel [...] azione con i movimenti dell'ala sinistra dell'esercitopiemontese, organizzare la guerriglia nelle retrovie austriache e far A Bergamo il C. assunse la dittatura in nome del governo sardo, formò un Comitato di difesa, che assunse i pubblici poteri, ...
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CASTAGNETTO, Cesare Giambattista Trabucco conte di
Maria Grazia Gajo
Nacque a Torino il 1° giugno 1802 dal conte Carlo Giuseppe e Teresa Luisa Caccia di Romentino. Conseguita la laurea utriusque iuris [...] sardo, inviato presso il governo provvisorio, il quale fece da intermediario tra lui, G. Casati e il ministero piemontese, progetto di legge sull'asse ecclesiastico.
Dopo l'entrata dell'esercito italiano in Roma (20 sett. 1870), il suo impegno ...
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ALFIERI DI SOSTEGNO, Cesare
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Nato a Torino il 13 ag. 1799 dal marchese Carlo Emanuele e da Carlotta Melania Duchi, studiò in Francia, nel collegio di Belley, poi a Torino sotto la guida dell'insigne [...] conclusione della rivoluzione piemontese. Nel 1822 accompagnò al congresso di Verona il nuovo ministro degli Esteri sardo conte de La e Casati, con il programma del riordinamento dell'esercito, del rispetto dell'armistizio, dell'accettazione della ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] Italia prima che la sconfitta militare dell’esercitopiemontese rendesse la questione inopinatamente obsoleta. Il padre da loro avuta nell’imprimere allo Stato liberale, prima nel Regno sardo e più tardi nel Regno d’Italia, alcuni dei suoi tratti ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] si può leggere in esso a proposito del governo piemontese e di casa Savoia come dei «soli a all’art. 2 della convenzione segreta franco-sarda del gennaio 1859, in cui si che, nonostante la sconfitta dell’esercito italiano a Custoza (24 giugno ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] attenta agli umori dell'alleato piemontese e della diplomazia europea, e della previdenza. All'esercito dei quasi centomila operai in , 127, 132, 136 s.; I rapporti fra governo sardo e governo provvisorio di Lombardia durante la guerra del 1848. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e Risorgimento nazionale
Marco Ciardi
Lo sviluppo della cultura scientifica nell’età del Risorgimento costituì un importante elemento del processo che portò all’unità nazionale, contribuendo [...] 539).
Oltre che con gli scienziati e intellettuali piemontesi, gli uomini de «Il Conciliatore» erano in Alberto a Custoza per mano dell’esercito austriaco, nella notte del 25 caso probabile come pare, che il Sardo colla Lombardia possa attuarsi in un ...
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BOGINO, Giovanni Battista Lorenzo
Guido Quazza
Nacque a Torino il 21 luglio 1701 da Giovanni Francesco, notaio collegiato e commissario alle ricognizioni, e da Giulia Petronilla Cacciardi. Negli anni [...] , l'onnipotente dominatore della politica piemontese. Il 21 ott. 1733, di pace gli organici dell'esercito, egli progetta, nel 1757 Settecento, Modena 1957, ad Indicem; L. Bufferetti, Le miniere sarde alla metà del secolo XVIII, in Studi stor. in onore ...
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BREME, Ludovico Giuseppe Arborio Gattinara conte di Sartirana marchese di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Parigi il 28 ag. 1754 da Ferdinando. ambasciatore del re di Sardegna presso la corte di Francia [...] marchesato di Pregola.
Inviando a Vienna il B., il sovrano sardo non coltivava tuttavia illusioni. "Nous nous sommes fixés - gli esercito invasore. Alcuni mesi dopo, inoltre, fu, con una quarantina di esponenti delle principali famiglie piemontesi, ...
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FENZI, Carlo
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 24 nov. 1823, terzogenito del banchiere Emanuele e di Ernesta Lamberti, come d'uso nelle ricche famiglie nobili fu inviato all'estero per compiere [...] con i resti del suo battaglione, si unì all'esercitopiemontese, fiancheggiandone l'azione fino al momento dell'armistizio firmato fusione fra la Banca nazionale toscana e la Banca nazionale sarda, redatto insieme con B. Briganti Bellini nel 1867 e ...
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