OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] Olanda agì nella seconda parte della guerra nordica contro le pretese svedesi. Carlo X di Svezia volle costringere il già vinto re il potere dei genitori, ma durante il matrimonio il padre esercita la patria potestà, a meno che non ne sia privato ...
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GUERRA MONDIALE, SECONDA
Mentre il conflitto si estendeva così al Pacifico ed all’Indiano, l’anno 1941 si chiudeva con una serie di importanti manifestazioni diplomatiche. Tra il 3 e il 5 dicembre il [...] ben presto sul terreno la tenaglia alle spalle di quasi tutto l’esercito polacco. Alla fine della prima fase, cioè il 9 settembre, a Berlino, specie per la sicurezza della via del ferro svedese e per l’addestramento dei suoi Unterseeboote. La flotta ...
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GUERRA MONDIALE, SECONDA.
Sommario. - Storia diplomatica (p. 1103); Le operazioni militari (p. 1130); Danni di guerra (p. 1169); Legislazione italiana di guerra (p. 1172).
Storia diplomatica.
1. Dopo [...] aveva proprio allora inviato a Londra il suo amico svedese Birger Dahlerus per cercare di staccare la Gran Bretagna dalla poteva produrre in qualsiasi momento un'esplosione da parte degli eserciti contrapposti. Alle 21,15, 21,30 e 21,45 Henderson ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
*
. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] oggi la potenza di suggestione che tale "quieta luce" esercitò sugli animi, bisogna pensare alla "tremante ansia" di 24), fu spirito vivificatore, accanto a P. H. Ling, padre della ginnastica svedese, e ad A. H. Afzelius, E. G. Geijer: essi volsero ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] da parte dell'elemento romano di combattere la preponderanza dei Germani nell'esercito e nello stato; ma il sacco di Roma nel 410 per opera età seguente, fra un nordico orientale (danese e svedese) e un nordico occidentale (norvegese e islandese). Le ...
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TIBET (A. T., 97-98)
Aldo SESTINI
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Alberto BALDINI
A. SeS. Giuseppe TUCCI
L'altipiano del Tibet è il più imponente sistema di alte [...] l'alto corso. D'importanza capitale furono i viaggi dello svedese Sven Hedin (1899-1902, 1905-1908), che scoprì la catena indipendenza del Tibet. Egli cercò di organizzare un piccolo esercito che praticamente è poco più di una guardia personale ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] quindi nelle formazioni paramilitari e ausiliarie, nell'esercito infine, ai cittadini di Gran Bretagna e ai , armi, e un elmo che mostra analogia con i trovamenti del cimitero svedese di Vendel, e monete merovinge che ci riportano a circa il 650 d ...
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SUCCESSIONE, GUERRE DI
Ettore ROTA
Ettore ROTA
Francesco COGNASSO
*
. Sotto il nome di guerre di successione s'intende generalmente parlare delle tre guerre di successione spagnola, polacca e austriaca, [...] , e che questi poi, vincitore a Poltava del re Svedese, aveva detronizzato (1709). Stanislao Leszczyński era suocero di Luigi grazie alla battaglia di Parma del 29 giugno, in cui l'esercito imperiale subì una piena sconfitta, e perdette il Mercy.
A ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] Bienaimé, Pietro Galli, i danesi Bissen e Jerichau, lo svedese Giovanni Byström, il tedesco Emilio Wolff, l'inglese Alfredo fu dunque sconosciuta al decoratore inglese, ma essa tuttavia esercitò una più decisiva influenza su Robert Adam. Costui, ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] non essere stata coordinata e data alle stampe, non esercitò sui contemporanei e sui posteri immediati quasi alcuna influenza, diversa misura, a preparare i materiali su cui il grande svedese doveva costruire; ne ricordiamo alcuni. M. Lister (1638 ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo kadry]. – 1. Spazio, comparto, oggetto...