Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] della politica dell’imperatore nei confronti degli edifici sacri dell’antica religio.
Distruzioni di templi: i casi diGerusalemme, Mambre, Aphaka, Aigai ed Heliopolis
La distruzione di un tempio – sia essa intesa come la sua mera demolizione o come ...
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Agiografia e culto costantiniano delle Chiese d’Oriente
La figura di Costantino tra l’invasione araba e la quarta crociata
Thomas Pratsch
In epoca mediobizantina, tra il VII e il XII secolo1, quando [...] Certo non fece solo questo; inviò anche sua madre Elena a Gerusalemme alla ricerca dei sacri legni a cui Cristo, nostro Dio in carne .
L’opera storica di un altro autore che, nel VI libro, cita Costantino il Grande – Esichiodi Mileto o Illustrio – ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] cristiano medievale il mondo era concepito come una serie di zone concentriche e Gerusalemme stessa era raffigurata come città ideale, di forma circolare con al centro il tempio di Salomone, pure a pianta circolare.
Infine lo schema radiocentrico ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] trasportare con una processione solenne a Gerusalemme (II Re [Sam.], VI, (κονίσαλος; cfr. il lessicografo Esichio s. v.); d) spinta della one-step si presenta quasi come una marcia cadenzata, di una semplicità che ne spiega il successo.
Il valzer ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] sette vite, le sei corredate di nome di autore (Pseudo-Plutarco, Proclo, Esichio) o anonime (Scorialensis, Romana di un secolo prima intorno alla legittimità della Gerusalemme, dall'altra trasportano nel campo letterario la ribellione al principio di ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte (v. vol. V, p. 319)
M. Gawlikowski
G. Lacerenza
Con arte n. si intende la produzione artistica del regno costituito nel II sec. a.C. e annesso [...] , Gothenburg 1973; Y. Meshorer, Nabataean Coins, Gerusalemme 1975; A. Negev, The Nabateans and the Provincia Esichio), è da accostare a raffigurazioni eterogenee, spesso vicine a Dioniso, ma anche a Zeus o a Helios, sia in forma di fanciullo che di ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] Gerusalemme su tutte le nazioni. Particolare importanza assume, in questo contesto politico-nazionalistico, la «visione» contenuta nel 7° cap. del Libro didi Cristo nella Chiesa. La parusia non è negata, ché anzi Agostino, nella lettera a Esichio, ...
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