Traduzione del titolo aramaico Rēsh gālūtā (ebr. Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt) che significa «capo dell’esilio», dato al capo supremo degli Ebrei rimasti in Babilonia dopo l’esilio. La carica è attestata almeno [...] , aveva il diritto di nominare i giudici locali e di esigere tasse per il mantenimento della propria corte sfarzosa.
L’ esilarcato trasse vantaggio dalla conquista araba, quando l’autorità dell’e. si estese agli Ebrei di tutti i paesi sottoposti al ...
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Esilarca ebreo a Baghdād dal 920 al 940 circa, è noto per la sua controversia con Sa'adyāh, da lui nominato (928) capo dell'accademia di Sūrā in Mesopotamia, poi deposto perché rifiutatosi di sottoscrivere [...] una sentenza di D. in un processo di eredità; ma si riconciliarono nel 937 ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] (in aramaico Rēsh gālūtā), carica di cui si hanno testimonianze storiche a partire dal II secolo. A differenza del nāsī' l'esilarca non era un rabbi, ma per un certo periodo ebbe ampi poteri politici.
L'esistenza dei due centri di Palestina e di ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] talmudiche di Nehardea, Pumbadita e Babilonia, città quest’ultima dove dal V secolo si impone l’autorità dell’esilarca o resh galuta8.
Altre comunità ebraiche della diaspora orientale di antichissima origine sono quelle di lingua greca in Egitto ...
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esilarca
eṡilarca s. m. [comp. di esil(io) e -arca, traduz. moderna del titolo aramaico Rēsh gālūtā (ebr. Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt), che significa «capo dell’esilio»] (pl. -chi). – Il capo supremo degli Ebrei rimasti in Babilonia dopo l’esilio,...