Nella Grecia antica, chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla (sophistès). In questo senso venivano chiamati s. i Sette saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. [...] È soltanto nel corso del 5° sec. a.C. che il termine assunse un significato specifico, andando a indicare coloro i quali insegnavano - a pagamento - l'arte della retorica. Accusati di essere interessati ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] Saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. Ma nel corso del 5° secolo a.C. il termine finì per indicare quel gruppo di filosofi che – giunti ad Atene da altre città – vi insegnavano, a pagamento, la retorica, ossia l’arte della ...
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Letterato e filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della corte di Tolomeo I Sotere re d'Egitto, fu scolaro di Pirrone, ma pose a base della sua morale l'autarchia (αὐτάρκεια), non l'atarassia pirroniana. È [...] ricordata una sua opera grammaticale sulla poesia di Omero e di Esiodo. Sono più note, perché sfruttate da Diodoro e da lui ricostruibili, due opere romanzesche: una sull'Egitto, in cui E. vuol dimostrare la dipendenza dall'Egitto di tutta la cultura ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] al rapimento da parte di alcune dee. Si realizzano in questo modo le condizioni per questo colloquio con la divinità, in cui, secondo Esiodo (Theogonia, 32 e 38) ed Empedocle (DK 31 B 21, 9), sono rivelate ai mortali le cose che per i mortali furono ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] di conoscere il giorno e la notte, che infatti sono uno" (DK 22 B 57). Qui Eraclito non contesta il fatto che Esiodo abbia appreso una molteplicità di cose, quanto la sua incapacità di cogliere l'unità di ciò che in questo presunto molteplice sapere ...
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Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] linguistico-figurali. Già nel 6° sec. a.C. il filosofo greco Senofane di Colofone critica l’a. di Omero e di Esiodo, responsabili di aver attribuito agli dei tutto ciò che per gli uomini è obbrobrio e vergogna; dopo di lui altri filosofi polemizzano ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] (Voluspa 9 e seg.). Talora come enunciato positivo sono usate espressioni che si possono rendere con «abisso», «voragine»: per es., Esiodo (Theog. 116): «al principio vi fu Chaos». Da questo tipo di espressioni trae origine l’uso del concetto di v ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] inizi dell’età moderna, mentre il mondo classico appare piuttosto legato da un lato alla dottrina della mitica età dell’oro (Esiodo, Platone), in confronto alla quale tutta la storia successiva si configura come un processo di decadenza, dall’altro a ...
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APOLLONIO di Tiana (᾿Απολλώνιος)
G. Sena Chiesa
Filosofo neopitagorico vissuto a Roma nella seconda metà del I sec. d. C. Ci è noto da una biografia scritta, per incarico di Giulia Domna, da Filostrato [...] , quindi, della nascita di Apollonio. In questo tipo si suole riconoscere un ritratto ideale ellenistico rappresentante Omero o Esiodo.
Bibl: J. J. Bernoulli; Griechische Ikonographie, II, Monaco 1901, p. 198; Muenztaf., II, 22; L. Laurenzi, Ritratti ...
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Poeta e filosofo greco (1a metà sec. 6º - 1a metà sec. 5º a. C.). Lasciò presto la nativa città dell'Asia Minore e passò la maggior parte della vita errando per il mondo greco e recitando versi, secondo [...] anche sul piano del sapere. La polemica antiomerica si svolge precipuamente nei Σίλλοι; e al pari di Omero è falso maestro Esiodo, appaiato al primo così come più tardi, verso la fine del secolo, sarà per Eraclito, che per tale aspetto continua la ...
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titanomachia
titanomachìa s. f. [dal gr. Τιτανομαχία, comp. di Τιτᾶνες, i titani, e -μαχία «-machia»]. – Nella mitologia greca, la lotta di Zeus e degli altri dèi dell’Olimpo contro i titani per la conquista del trono celeste, narrata da Esiodo...
georgico
geòrgico agg. [dal lat. georgĭcus, gr. γεωργικός «agricolo», comp. di γῆ «terra» e ἔργον «opera»] (pl. m. -ci). – Relativo alla vita dei campi o alla coltivazione della terra: lavori g.; strumenti georgici. Poema g., poema didascalico...