È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] di Costantinopoli (sec. VI) vi era un secondo nartece, cioè un primo luogo di sosta a contatto della via (esonartece). Nel mezzo dell'atrio una fontana per le abluzioni purificatrici o cantharus, talvolta (come nell'esempio dell'antico S. Pietro ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] abbazie conservate, una delle quali (Dafni) riutilizza le strutture di un convento bizantino del sec. 11° ricostruendovi l'esonartece in forma di semplice portico archiacuto.Al di fuori dell'Europa l'architettura cistercense si trovò a influenzare ...
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L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] navatelle sono frequenti due lunghi corridoi, comunicanti con l'aula di culto e presumibilmente utilizzati come kathecumena; esonartece e atrio precedono la facciata. Il battistero, qualora presente, è un edificio autonomo, con accesso diretto dall ...
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Le espressioni d'arte: le sculture
Chiara Frugoni
Intanto il corpo del santo giaceva qui, composto in pace: e questo suo requiem sulla filattera dorata era già scritto sin da allora in ebraico, in [...] sole, continuando la tradizione che traeva origine proprio dall'identificazione di Alessandro con Hèlios. In un angolo dell'esonartece della chiesa di S. Sofia a Costantinopoli si trova un rilievo dove riconosciamo il nostro episodio: Alessandro ...
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ARCHITETTURA - Area bizantina
A. Iacobini
Nella storia dell'a. di Costantinopoli e del Mediterraneo orientale il sec. 6° segna il momento di più netta rottura con la tradizione tardoantica e paleocristiana, [...] emergono interessanti particolarità tipologiche. Il primo - che è il risultato di una diffusa modalità di intervento - è l'esonartece della Kilise Cami, aggiunto con andamento avvolgente a una chiesa a quattro colonne dell'11° secolo. Qui la facciata ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] da creare movimenti di piani, secondo modi compositivi già realizzati in altre fabbriche dell'Italia meridionale. Un breve esonartece, coperto a crociera e fiancheggiato da due torri scalari, prepara l'ingresso all'interno dell'edificio, diviso in ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] simile, ma distinto dal punto di vista icnografico, è il nartece, ambiente trasversale posto immediatamente all'esterno (esonartece) o all'interno (endonartece) della facciata, semplice o doppio (come a Tigzirt in Algeria), nato per accogliere ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] fasi romane databili nel corso del IV sec. d.C. Sul sito sorse nel VI sec. d.C. una basilica a tre navate, con esonartece trivelo e sintrono, distrutta tra il 615 e il 620 d.C.
Per quanto concerne la tarda antichità, il fenomeno più importante è ...
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esonartece
eṡonartèce s. m. [comp. di eso-2 e nartece]. – In architettura, il vestibolo più esterno di alcune basiliche protocristiane, corrispondente al braccio anteriore dell’atrio a quadriportico.